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Il “Motore del Futuro” UIGA lo fa raccontare agli italiani

L’indagine, aperta a chiunque voglia esprimere la propria opinione, vuole delineare le aspettative degli italiani e aumentarne la sensibilità verso le nuove offerte di mobilità. La ricetta dell’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive per gli anni che verranno…

Come si immagina sarà la mobilità dei prossimi anni? A formulare la domanda è la UIGA (l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive) che, attraverso l’edizione 2024 del sondaggio «Il motore del futuro», interroga gli italiani sulla complessa questione.

L’obiettivo è delineare le aspettative ma anche offrire un’occasione di riflessione e di sensibilizzazione nei confronti del ventaglio di possibilità che offre oggi il capitolo mobilità.

Diverse le possibilità di aderire all’iniziativa: al sondaggio si può rispondere collegandosi al sito UIGA, alla pagina web dedicata, (http://www.ilmotoredelfuturo.it).

Al Salone Auto Torino 2024 i visitatori hanno già iniziato ad esprimere la propria opinione inquadrando facilmente un QR-Code su una serie di totem appositamente predisposti e sistemati lungo le vie e le piazze centrali della città, dove sono visibili le vetture in esposizione.

Tre di questi totem sono a disposizione nelle piazze Carlo Felice, San Carlo e Castello, luoghi iconici della città e centri nevralgici del salone.

Eppur… ci muoveremo

Per la mobilità quello che stiamo vivendo è un momento storico. Pesa all’orizzonte la data 2035 quando è prevista la fine della vendita dei motori a combustione, fatte salve alcune eccezioni, come le auto di grandi prestazioni prodotte in meno di 10 mila esemplari all’anno. L’indagine della UIGA intende quindi fotografare il parere della gente e degli automobilisti sui differenti motori in vendita nei prossimi dieci anni e su quelli che continueranno a essere venduti anche dopo il 2035.

Al momento sembrerebbe che il motore del futuro sarà elettrico, alimentato da fonti rinnovabili e dall’idrogeno, ma la UIGA è favorevole alla promozione di tutti i mezzi per ridurre l’inquinamento. Una presa di posizione dettata da considerazioni oggettive, quali:

  • il mix di combustibili utilizzati per produrre l’energia elettrica nell’Europa non è prodotto da fonti riciclabili ma spesso da carbone, gas e petrolio;
  • per produrre le auto elettriche e le loro batterie è necessaria molta più energia rispetto a una vettura a combustione;
  • alcuni studi indipendenti sostengono che auto elettriche e auto endotermiche hanno pari emissioni fino a 80 mila chilometri. Con l’uso del carbone per produrre energia elettrica questa soglia sale fino a 200 mila chilometri;
  • se si rispettassero i limiti di velocità e si rendesse più fluido il traffico, i gas dell’effetto serra prodotti dai motori endotermici si ridurrebbero del 20%.

     

    Chi parteciperà al sondaggio potrà mettere in ordine di preferenza i diversi sistemi di alimentazione scegliendo tra i numerosi elencati.

    Elettrico
    L’auto è spinta da uno o più motori elettrici alimentati da una batteria (sistema presente nella gamma di quasi tutte le case automobilistiche).

    Ibrido
    Il motore termico è supportato da un motore elettrico che si ricarica in decelerazione e frenata per migliorare le prestazioni. Nei modelli più evoluti è possibile percorrere brevi tratti in modalità completamente elettrica (sistema presente nella gamma di tutte le case automobilistiche).

    Ibrido ricaricabile
    Il motore a combustione è supportato da un motore elettrico che può essere ricaricato sia sfruttando l’energia cinetica prodotta durante la marcia, sia con un’apposita presa di ricarica (sistema presente nella gamma di molte case automobilistiche).

    e-Power – R-EV
    Un motore elettrico provvede al moto dell’auto mentre un motore termico – che non è collegato alle ruote – viene utilizzato come generatore di corrente per ricaricare il pacco batteria (sistema presente nella gamma Mazda e Nissan).

    GPL / Metano
    L’auto è spinta da un motore termico che può essere alimentato da carburanti alternativi contenuti in serbatoi diversi (sistema presente nella gamma di molte case automobilistiche).

    Trifuel GPL
    L’auto utilizza un gruppo propulsore ibrido in cui il motore termico può essere alimentato indifferentemente a benzina o a GPL (sistema presente nella gamma Kia).

    Idrogeno
    L’auto è spinta da un motore elettrico che utilizza le fuel cell per trasformare l’idrogeno in energia (sistema presente nella gamma Hyundai, Opel e Toyota).

    Con questa indagine UIGA intende sondare le conoscenze degli automobilisti e informarli sulle nuove tecnologie e sui propulsori di nuova generazione, nel rispetto dello spirito con cui l’unione è nata.

    Per votare è sufficiente collegarsi fino al 30 settembre al sito internet dedicato www.ilmotoredelfuturo.it

( TC )