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Airbus per 15 Eurofighter EK tedeschi che vanno a sostituire i Tornado ECR

L’ultima importante iniziativa annunciata a Monaco dopo il via libera da parte della Commissione Bilancio tedesca per acquisire i nuovi velivoli equipaggiati al combattimento elettronico 

A seguito della recente approvazione parlamentare da parte della Commissione tedesca per il Bilancio, Airbus equipaggerà 15 Eurofighter tedeschi per il combattimento elettronico – e li doterà di un sistema di localizzazione e autoprotezione dei trasmettitori di Saab, nonché di missili anti-radar «AARGM» dell’americana Northrop Grumman.

L’Eurofighter EK dovrà essere «certificato» dalla NATO entro il 2030 per poi sostituire il Tornado nel ruolo SEAD (Suppression of Enemy Air Defence).

Le parole di Michael Schöllhorn

“La guerra elettronica e la ricognizione sono un importante requisito della NATO: i conflitti in corso e l’attuale situazione della sicurezza dimostrano quanto queste due capacità siano importanti”, ha dichiarato Michael Schöllhorn, CEO di Airbus Defence and Space. “In questo contesto, la decisione del governo tedesco di includere una capacità così importante come la guerra elettronica nel portafoglio di capacità dell’Eurofighter è una misura di grande importanza. L’EK aggiungerà questa importante capacità al già ampio spettro operativo dell’Eurofighter, rafforzando al contempo la sovranità e l’autonomia europea”.

L’approvazione parlamentare

Con l’approvazione parlamentare da parte della Commissione Bilancio, l’Eurofighter è ufficialmente il successore del Tornado ECR (Electronic Combat/Reconnaissance). Airbus attende ora l’ordine ufficiale di integrare le soluzioni tecniche selezionate nell’Eurofighter. Si prevede che relativo contratto tra Eurofighter GmbH, in qualità di prime contractor, e NETMA (NATO Eurofighter and Tornado Management Agency) sia firmato entro la fine dell’anno.

Localizzazione dei trasmettitori

Con il sistema di localizzazione dei trasmettitori di Saab e il missile guidato anti radiazioni (AARGM) di Northrop Grumman, l’Eurofighter EK sarà in grado di rilevare, localizzare e disattivare i radar antiaerei. Inoltre, la soluzione Saab è dotata di jammer che migliorano l’autoprotezione dell’Eurofighter.

A bordo, l’Eurofighter EK dispone anche delle tecnologie sviluppate da piccole e medie imprese e da una start-up. Tra queste, una soluzione di intelligenza artificiale che consente di analizzare i dati radar a bordo e di determinare rapidamente misure precise di autoprotezione. Airbus sta attualmente lavorando con l’ufficio acquisti del BAAINBw, l’Aeronautica militare tedesca e l’ufficio aeronautico della Bundeswehr su un programma dettagliato per l’implementazione delle soluzioni EK selezionate in 15 Eurofighter.

[ Marino Collacciani ]

 

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Aviazione civile Cielo

ITA Airways e il suo primo Airbus A321neo

La presa di consegna presso il sito di produzione Airbus di Amburgo del primo A321neo che va ad aggiungersi alla flotta di 81 aeromobili composta dai modelli di Airbus A220, A320neo, A330neo e A350 di ultima generazione

 

ITA Airways ha preso in consegna il suo primo A321neo in leasing da Air Lease corporation (NYSE: AL) presso il sito di produzione di Airbus di Amburgo. L’aggiunta di questo aeromobile consolida ulteriormente la strategia della flotta interamente Airbus di ITA Airways, che conta attualmente 81 aeromobili e comprende A220, A320neo, A330neo e A350 di ultima generazione.

Rotte di medio raggio

L’A321neo di ITA Airways, che servirà le rotte di medio raggio del vettore, ha una configurazione a tre classi, con 12 letti full flat di Business Class con accesso diretto al corridoio, 12 poltrone di Premium Economy 4 abreast e 141 di Economy, di cui 12 dedicate alla Comfort Economy.

Comfort all’avanguardia

L’A321neo di ITA Airways è dotato del design di cabina «Airspace» di Airbus, che comprende nuove cappelliere XL e un’illuminazione interna personalizzata basata sulle più recenti tecnologie full-LED che contribuiscono a ridurre il jet lag. Per migliorare l’esperienza dei passeggeri, inoltre, ogni poltrona è dotata di un sistema di intrattenimento in volo di ultima generazione con contenuti on-demand.

Il velivolo più grande di Airbus

L’A321neo è l’aeromobile più grande della Famiglia A320neo di Airbus e offre un’autonomia e prestazioni senza precedenti. Grazie all’integrazione di propulsori di nuova generazione e di Sharklet, l’A321neo consente una riduzione del 50% del rumore e risparmi di carburante e di CO₂ di oltre il 20% rispetto alla precedente generazione di aeromobili a corridoio singolo. Con la cabina a corridoio singolo più ampia disponibile, è l’aeromobile perfetto per garantire i massimi livelli di comfort. Ad oggi sono più di 5.500 gli A321neo ordinati da clienti di tutto il mondo.

[ Marino Collacciani ]

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Aeronautica Cielo

Ordinati da SMBC Aviation Capital 60 aeromobili della Famiglia A320neo

Prosegue la collaborazione con Airbus, l’annuncio a Tolosa

 

SMBC Aviation Capital, una fra le più importanti società di leasing aeronautico al mondo, ha ordinato 60 ulteriori aeromobili della Famiglia A320neo, portando il totale per questa tipologia di aeromobili a quasi 340 acquistati direttamente da Airbus. Aggiunto agli ordini già esistenti per la Famiglia A320neo, questo nuovo ordine assicura a SMBC Aviation Capital un flusso continuo di consegne fino alla fine del decennio, approfondendo la partnership strategica di lunga data tra Airbus e SMBC Aviation Capital sul programma della Famiglia A320neo.

Tecnologia all’avanguardia

Grazie all’imbattibile costo posto/miglio, la Famiglia A320neo di Airbus offre ai vettori la flessibilità di espandere il proprio network su nuove rotte a lungo raggio, cosa che in precedenza non era possibile, con un aeromobile a corridoio singolo.

La Famiglia A320neo integra le tecnologie più recenti, tra cui motori di nuova generazione, Sharklet e dispositivi finalizzati a migliorare l’efficienza della cabina, che insieme consentono di ridurre i consumi di carburante del 20%.

Con oltre 6.500 ordini ricevuti da oltre 100 clienti dal suo lancio, avvenuto nel 2010, la Famiglia A320neo ha conquistato circa il 60% del mercato.

[ Marino Collacciani ]

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Aviazione civile Cielo

Flydubai ordina 30 Boeing 787 Dreamliner

Un investimento da 11 miliardi di dollari, l’annuncio al Dubai Airshow da parte dello sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, Presidente di Flydubai, per dotarsi degli aeromobili americani nella configurazione 787-9 wide-body

 

La compagnia aerea, con sede a Dubai, effettua il suo primo ordine per 30 Boeing 787-9 wide-body al Dubai Airshow, diversificando la sua attuale flotta di aerei interamente costituita da Boeing 737. Si tratta del quarto ordine di aerei effettuato dalla compagnia aerea Flydubai da quando è stata fondata nel 2008, basato sul successo del proprio modello di business.

Cerimonia al Dubai Airshow

Alla cerimonia, tenutasi nel giorno di apertura del Dubai Airshow 2023, hanno partecipato Sua Altezza lo sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Principe ereditario di Dubai e Chairman dell’Executive Council of Dubai; Sua Altezza Sheikh Maktoum bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Primo Vice Sovrano di Dubai e Vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti; Sua Altezza lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, Presidente di Flydubai; Il Presidente e CEO di Boeing Commercial Airplanes, Stan Deal, e Ghaith Al Ghaith, CEO di Flydubai.

Le parole dello sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum

Commentando questo importante annuncio, Sua Altezza lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, Presidente di Flydubai, ha affermato: “Nel 2008, quando abbiamo effettuato il nostro primo ordine in assoluto per 50 aerei Boeing 737, eravamo fiduciosi del ruolo vitale che Flydubai avrebbe svolto nel sostenere l’aeroporto di Dubai. Oggi sono orgoglioso di osservare l’ulteriore evoluzione di Flydubai, superando le etichette e sfidando le tradizionali convenzioni sui viaggi. L’ordine effettuato oggi riafferma l’impegno di Flydubai nel consentire a più persone di viaggiare attraverso la sua rete in espansione. Il Boeing 787 Dreamliner ad alta efficienza nei consumi consentirà a Flydubai di espandere i propri orizzonti e soddisfare la crescente domanda sulle rotte esistenti”.

E quelle di Ghaith Al Ghaith

Commentando la scelta di questa tipologia di aereo, Ghaith Al Ghaith, Chief Executive officer di flydubai, dichiara: “L’innovazione è al centro di tutto ciò che facciamo a flydubai. Ci impegniamo a offrire il prodotto giusto al momento giusto per soddisfare le mutevoli esigenze del mercato e dei clienti. Il Boeing 787 Dreamliner offre una perfetta combinazione di eccellenza operativa, efficienza nei consumi e attrattiva per i passeggeri”.

Il commento del CEO di Boeing Stan Deal

Flydubai sta attualmente valutando le opzioni del motore per il suo primo ordine di Dreamliner. Stan Deal, Presidente e CEO di Boeing Commercial Airplanes, ha dichiarato: “Il 787-9 è perfettamente adatto alle esigenze di Flydubai poiché la compagnia cerca di aprire nuove rotte a lungo raggio e di aggiungere capacità alla sua rete. I passeggeri di Flydubai potranno godere dell’effetto Dreamliner, un’esperienza come nessun’altra nei cieli, volando con più comfort e arrivando a destinazione sentendosi più riposati. Siamo orgogliosi della fiducia che Flydubai continua a riporre nei nostri prodotti con una flotta interamente costituita da Boeing. Non vediamo l’ora di rafforzare ulteriormente questa partnership e di vedere i nostri 787-9 Dreamliner svolgere un ruolo centrale nei piani strategici di espansione di Flydubai”.

Investimenti colossali negli ultimi 15 anni

Ecco gli ordini di aerei Flydubai dal 2008 al 2023

  • Farnborough Airshow luglio 2008: effettuato il primo ordine di 50 Boeing 737 di nuova generazione, per un valore di 3,74 miliardi di dollari:
  • Dubai Airshow novembre 2013: effettuato il secondo ordine per 75 Boeing 737 MAX e 11 aerei Next-Generation 737-800, per un valore di 11,4 miliardi di dollari;
  • Dubai Airshow novembre 2017: terzo ordine per 225 aerei Boeing 737 MAX, per un valore di 27 miliardi di dollari; rappresenta il più grande ordine di aeromobili a corridoio singolo nel Medio Oriente;
  • Dubai Airshow novembre 2023: effettua il quarto ordine per 30 Boeing 787 Dreamliner, il suo primo ordine di aeromobili wide-body, con consegna a partire dal 2026 e per un valore di 11 miliardi di dollari.

Boeing 787-9, velivolo versatile

L’aereo Boeing 787-9 può offrire posti a sedere a oltre 290 passeggeri e ha un’autonomia di 14.010 km (7.565 miglia nautiche) oltre alla capacità di carico aggiuntiva. Da quando è iniziato il servizio revenue nel 2011, la famiglia 787 ha operato su più di 380 nuove rotte non-stop in tutto il mondo. La metà di tutti i voli programmati per il 787 Dreamliner sono operati in mercati a corto e medio raggio inferiori a 5.000 km (2.700 miglia nautiche), dimostrando la sua versatilità ed efficienza in tutti i segmenti della rete.

La flotta di Flydubai

Attualmente Flydubai gestisce un’efficiente flotta di 80 aeromobili Boeing 737, che comprende: 30 Boeing 737-800 di nuova generazione, 47 Boeing 737 MAX 8 e 3 Boeing 737 MAX 9. La compagnia aerea ha un portafoglio ordini di oltre 130 Boeing 737 MAX che saranno consegnati entro il 2035. Il vettore ha costruito una rete di oltre 120 destinazioni in 54 paesi che vanno dall’Europa al Sud-Est asiatico.

Secondo il Commercial Market Outlook di Boeing, si prevede che la flotta del Medio Oriente sarà più che raddoppiata nei prossimi 20 anni. Quasi la metà di queste consegne riguarderà velivoli wide-body, spinti dalla crescente posizione della regione come hub aeronautico globale.

A proposito di Flydubai

Dalla sua sede di Dubai, Flydubai ha creato una rete di oltre 115 destinazioni servite da una flotta di 79 aeromobili. Dall’inizio delle operazioni, nel giugno 2009, Flydubai si è impegnata a rimuovere le barriere, creando liberi flussi commerciali e turistici, e migliorando la connettività tra culture diverse attraverso la sua rete in continua espansione.

Flydubai ha inoltre segnato il suo percorso con una serie di pietre miliari. Una rete in espansione è stata creata una rete di 115 destinazioni in 54 paesi in Africa, Asia centrale, Caucaso, Europa centrale e sud-orientale, GCC e Medio Oriente, e subcontinente indiano. Tra gli obiettivi realizzati quello di servire i mercati sottoserviti: sono state aperte più di 75 nuove rotte che in precedenza non avevano collegamenti aerei diretti con Dubai o non erano servite da un vettore nazionale degli Emirati Arabi Uniti da Dubai. Quindi un miglioramento della connettività, che ha visto trasportare oltre 90 milioni di passeggeri da quando ha iniziato le operazioni nel 2009. Tutto ciò grazie a un’efficiente flotta con un singolo tipo di 79 aeromobili Boeing 737 che comprende 29 del tipo 737-800 Next-Generation, 47 del 737 MAX 8 e 3 del 737 MAX 9.

[ Marino Collacciani ]

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Aviazione civile Cielo

Emirates ordina 15 Airbus A350-900

L’annuncio del nuovo acquisto dell’A350, l’aeromobile widebody più moderno ed efficiente al mondo, in occasione del Dubai Airshow

 

In occasione del Dubai Airshow, Emirates ha firmato un ordine per 15 ulteriori A350-900, portando l’ordine totale a 65 aeromobili.

L’A350 è l’aeromobile widebody più moderno ed efficiente al mondo e il leader del lungo raggio nel segmento da 300-410 posti, in grado di volare in modo efficiente su qualsiasi tratta, dai voli a breve raggio all’ultra lungo raggio fino a 9.700 miglia nautiche

Tecnologie all’avanguardia

Il suo design innovativo comprende tecnologie all’avanguardia, aerodinamica, materiali leggeri e motori di ultima generazione che, insieme, consentono di ottenere una riduzione del 25% nei consumi di carburante, nei costi operativi e nelle emissioni di CO₂, oltre a una riduzione del rumore del 50% rispetto agli aeromobili concorrenti della generazione precedente.

A fine ottobre l’A350 aveva totalizzato oltre 1.000 ordini da vettori leader in tutto il mondo.

[ Marino Collacciani ]

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Cielo

Aviazione: Assistenti digitali e Sistemi di Intelligenza Artificiale pronti ad essere testati

Il progetto HAIKU, coordinato da Deep Blue, si propone di risolvere la sfida, quindici i partner europei

Il progetto HAIKU, finanziato nell’ambito di Horizon Europe – programma dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione – svilupperà e testerà prototipi di Assistenti digitali in diversi ambiti del settore dell’aviazione. Il consorzio, coordinato dalla PMI italiana Deep Blue  è composto da 15 partner europei e si concentrerà su sei casi applicativi:

  • due riguardano i piloti nelle cabine di pilotaggio;
  • uno è dedicato ai controllori del traffico aereo nelle torri di controllo remote o digitali;
  • uno riguarda i gestori del traffico dei droni;
  • uno è rivolto agli operatori che gestiscono le operazioni di rullaggio e parcheggio al gate degli aerei;
  • uno per i passeggeri in transito.

Tra i partner del progetto importanti realtà scientifiche, end users e player della trasformazione digitale tra i quali Engineering Digital Transformation Company che porta nel progetto le proprie competenze su IA e Data Analytics.

Le parole del CEO Simone Pozzi

Il valore di HAIKU è quello di esplorare «costi e benefici» dell’Intelligenza Artificiale in vari domini dell’aviazione, di studiare casi applicativi diversi e differenti end user, con un approccio che pone sempre al centro le persone e non la tecnologia: “L’approccio è human-centered. Mettere al centro della «costruzione» dell’Intelligenza Artificiale valori, motivazioni, abilità, limiti umani. In altre parole, lavoreremo a soluzioni di Intelligenza Artificiale partendo dagli operatori, cioè dalle persone che andranno a utilizzare questi strumenti – spiega Simone Pozzi, CEO di Deep Blue – questo significa che Aviazione, Intelligenza Artificiale e Fattori Umani, tre «comunità diverse per cultura e interessi», devono sedersi attorno allo stesso tavolo, discutere e mettersi d’accordo su cosa è accettabile e desiderabile. È una sfida ambiziosa, ma è anche la forza del progetto che fa dell’innovazione un processo sociale”.

Il lavoro di Deep Blue si concentrerà sullo Human-Artificial Intelligence teaming: indagherà su quali valori deve fondarsi la partnership, primi tra tutti la trasparenza, l’affidabilità, la reciprocità. Le risposte, a cui la ricerca sta lavorando, determineranno l’evoluzione stessa dell’Intelligenza Artificiale e le caratteristiche che questa dovrà incorporare. 

L’impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI) sul lavoro

Nei prossimi anni la tecnologia avrà un impatto sia sulla formazione sia sull’organizzazione del lavoro. In futuro alcune mansioni oggi affidate all’uomo saranno svolte da assistenti digitali; quindi, si modificheranno i ruoli (probabilmente quello umano da operativo diventerà più strategico) e serviranno nuove competenze. Un cambiamento che si rifletterà sia a livello organizzativo, per quanto riguarda le procedure, sia sul modo di lavorare. Un aspetto fondamentale, che dovrà essere studiato e risolto per ottimizzare la collaborazione uomo-macchine intelligenti.

I temi affrontati da HAIKU

Si possono racchiudere in 3 gruppi principali i temi di studio che HAIKU andrà ad affrontare: il futuro degli «assistenti digitali», ovvero il concetto di assistente digitale supera quello degli strumenti basati su algoritmi di apprendimento automatico che restituiscono dati e informazioni all’operatore umano. Piuttosto, si tratta di un vero e proprio «collega» in grado di interagire e dialogare in modo significativo con la sua controparte umana; il Machine Learning con l’apprendimento che avviene in condizioni estremamente controllate, senza la costante acquisizione di nuovi dati che caratterizza l’evoluzione dell’intelligenza artificiale poiché nell’ambito dell’aviazione tale processo, tipico dell’Intelligenza Artificiale, non è praticabile: infine, la personalizzazione e la previsione. Partendo dalle caratteristiche dei singoli casi studio, si punterà a sviluppare assistenti digitali personalizzati che restituiscano suggerimenti coerenti con il modo di lavorare del singolo pilota o operatore e che siano in grado di anticipare i bisogni in possibili situazioni critiche.

Parole chiave: sicurezza e consapevolezza reciproca

 “Nella partnership uomo-intelligenza artificiale la consapevolezza reciproca, cioè la capacità di rendersi conto di come stanno gli altri membri del team, è un valore imprescindibile, insieme all’aspetto della fiducia. Tuttavia, la questione della sicurezza resta un aspetto prioritario nell’ambito dell’aviazione” spiega Vanessa Arrigoni, Lead Consultant per Deep Blue. Una cosa è certa: l’algoritmo non prenderà mai decisioni in autonomia, né sarà libero di «imparare» tutto ciò che vuole.

La scheda di Deep Blue

Deep Blue Srl è una PMI italiana con sede a Roma che affronta le più importanti sfide sociali e tecnologiche del presente attraverso attività di ricerca avanzata e consulenza. Dal 2001 l’azienda contribuisce allo sviluppo della ricerca in Europa, ottenendo finanziamenti dall’UE per oltre 110 progetti di cui 14 da coordinatore. È la prima PMI italiana e la terza in tutta Europa per progetti di «ricerca e innovazione» vinti e realizzati all’interno dei programma quadro Horizon (dal 2014 a oggi, fonte: European Commission).

[ Marino Collacciani ]

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Personale aeronautico: come migliorare il benessere psicologico e ridurre i rischi

MESAFE: progetto di ricerca coordinato da Deep Blu

Airplane model surrounded by hands in gesture of protection. Concept of aircraft industry, airline safety, security and insurance.

Miglioramento MESAFE (acronimo di Mental health for aviation SAfety) è un progetto di ricerca che mira ad aggiornare gli attuali standard europei relativi alla certificazione dell’idoneità psicologica dei piloti e controllori del traffico aereo.

Progetto di pubblica utilità

Deep Blu è stata selezionata da EASA (European Union Aviation Safety Agency) per il coordinamento di MESAFE, un progetto di ricerca della durata di due anni, volto a sviluppare delle linee guida europee aggiornate, a supporto dei medici aeronautici, per la certificazione dell’idoneità psicologica di piloti e controllori del traffico aereo. Con la supervisione di EASA, MESAFE proporrà dei metodi nuovi per la valutazione aero-medica del rischio di inabilità lavorativa, dovuta a fattori psicologici che possano anche proteggere la salute del personale aeronautico e, allo stesso tempo, la sicurezza dei passeggeri.

 Le parole di Paola Tomasello

“Solo nel 2015, anno del tragico incidente di Germanwings, la comunità aeronautica si è accorta che, così come accade per alcuni disturbi di natura fisica, anche le difficoltà di natura psicologica possono condizionare la prestazione dei piloti e dei controllori del traffico aereo, generando condizioni che possono erodere i margini di sicurezza in varie misure e vari modi”, afferma Paola Tomasello, psicologa dell’Aviazione accreditata dall’Associazione Europea degli Psicologi dell’Aviazione (EAAP) e Technical Lead del progetto MESAFE per Deep Blue.

 Sistemi di valutazione

Da poco il progetto ha superato il suo primo anno di vita durante il quale ha prodotto una serie di report volti a colmare il gap tra i metodi di valutazione e cura della salute mentale più avanzati derivati dalla recente letteratura scientifica e studi clinici, e le procedure attualmente utilizzate nel settore aeronautico. Queste ultime sono state descritte non solo a partire dalle linee guida delle organizzazioni nazionali e internazionali coinvolte nella valutazione aero-medica della salute mentale, ma anche a partire dai risultati di una ricerca online che MESAFE ha generato e indirizzato al gruppo Europeo di esperti in medicina aeronautica (Medical Expert Group – MEG). I dati raccolti hanno permesso di identificare i maggiori ambiti di criticità e le aree che richiedono interventi migliorativi.

 La coordinatrice Paola Lanzi

“Nell’ambito complesso dell’aviazione e del controllo del traffico aereo, il benessere mentale dell’individuo ha anche una dimensione sistemica e organizzativa rilevante. In questi domini in cui le persone interagiscono con una pluralità di sistemi, procedure e vari attori, è fondamentale considerare la salute mentale come una componente vitale per la sicurezza dell’intero sistema dell’aviazione e del controllo del traffico aereo”, afferma Paola Lanzi, coordinatrice del progetto e Head of Automated & Multimodal Transports di Deep Blue.

Metodologia innovativa

Il lavoro di analisi ha permesso lo sviluppo di una metodologia che include una serie di raccomandazioni a supporto dei medici aeronautici: identificare i piloti e i controllori del traffico aereo che presentano un rischio di inabilità lavorativa dovuto a fattori psicologici e quantificare tale rischio; definire i metodi diagnostici che possono essere utilizzati a fini di screening, di conferma e di monitoraggio; osservare come determinate condizioni organizzative possano costituirsi come fonti di stress, contribuendo così ad amplificare i fattori di rischio per la salute mentale dei lavoratori; collaborare con i professionisti della salute mentale e i gruppi di supporto alla pari per la prevenzione delle problematiche di tipo psicologico e la riduzione del danno in caso di rischio. 

Questa prospettiva non si limita ad applicare un protocollo standardizzato di valutazione del rischio, ma promuove un punto di vista proattivo e collaborativo, che pone l’attenzione  sull’individuo e sulle interazioni che egli/ella vive all’interno dell’organizzazione, secondo l’approccio caratteristico dei fattori umani.

Il commento di Vera Ferraiuolo 

“MESAFE è un progetto ambizioso e stimolante. Tuttavia, riconosciamo la delicatezza dell’argomento in questione. La salute mentale rimane un tema delicato, specialmente tra i gruppi sociali dove lo stigma e il pregiudizio sono più forti, presentando sfide legate all’età, al genere e a fattori socio-culturali. Riconosciamo che il pubblico di riferimento può essere meno propenso ad affrontare questi argomenti delicati, specialmente in ambito lavorativo. Pertanto, ci impegniamo ad affrontare questo tema con cura e sensibilità, mirando a facilitare cambiamenti positivi e alleviare le preoccupazioni anziché aggiungerne di nuove” – ha aggiunto Vera Ferraiuolo, responsabile della comunicazione del progetto per Deep Blue.

Stime preventive del rischio

L’aspetto innovativo di questo processo è che non si basa su diagnosi psicopatologiche, ma preventivamente valuta il rischio che si presentino condizioni psicologiche critiche per la sicurezza durante le ore di servizio ed elabora possibili strategie di prevenzione e riduzione del danno. Sfruttando i tanti anni di esperienza nella valutazione nelle organizzazioni a rischio calcolato, come quelle dell’aviazione, Deep Blue si impegna a fornire ai medici aeronautici e ai gruppi di supporto alla pari uno strumento standardizzato e mirato per la valutazione e il sostegno psicologico di piloti e controllori. 

Cambio di passo culturale

“Ci auguriamo che questo approccio promuova un cambiamento di cultura nei confronti delle problematiche di salute mentale, basato soprattutto sulla consapevolezza che queste ultime devono trovare una risposta di protezione e di cura esattamente come accade per le problematiche di natura fisica. Così come non colpevolizziamo o consideriamo debole un pilota che rischia di avere un attacco di cuore a bordo, allo stesso modo non dobbiamo colpevolizzare o considerare debole un pilota che rischia di avere un attacco di panico o dei pensieri intrusivi in servizio, ma prendercene cura” ha affermato Paola Tomasello.

[ Marino Collacciani ]

 

[ La scelta di Deep Blu ]

Deep Blu è una PMI italiana con sede a Roma che affronta le più importanti sfide sociali e tecnologiche del presente attraverso attività di ricerca avanzata e consulenza. Dal 2001 l’azienda contribuisce allo sviluppo della ricerca in Europa, ottenendo finanziamenti dall’UE per oltre 85 progetti di cui 14 da coordinatore. È la prima PMI italiana e la terza in tutta Europa per progetti di ricerca e innovazione vinti e realizzati all’interno dei programma quadro Horizon (dal 2014 a oggi, fonte European Commission).

 

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