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Ancora più economico il GPL per autotrazione

Continua il trend al ribasso di questo carburante: a 0,62 centesimi/litro il GPL pulisce l’ambiente ma non il portafoglio!

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Nell’ultima settimana la rilevazione prezzi del Ministero dello Sviluppo economico ha evidenziato l’ulteriore ribasso di benzina e gasolio (rispettivamente 1,445 e 1,356 €/litro) ma, ancora più consistente, del prezzo del GPL che «sta» ora a 0,62 cent/litro, una quotazione che, a parte confermare il trend al ribasso, evidenzia l’economicità del GPL.

Rispetto allo scorso anno il prezzo del GPL è sceso di circa il 30% mentre continua ad essere percentualmente superiore il risparmio rispetto ai carburanti tradizionali (circa il 50 e 25% su benzina e gasolio). Questo favorevole trend è iniziato a giugno 2014 in conseguenza dell’abbassamento del prezzo del greggio che da allora ad oggi si è dimezzato con ovvie ripercussioni sui suoi derivati. Il fenomeno non tocca ovviamente il metano il cui prezzo rimane invece stabile pur confermandosi ancora come il carburante più economico anche se la forbice con la quotazione del GPL si sta sensibilmente assottigliando.

ASSOGASLIQUIDIIl GPL è ideale per una circolazione economica e rispettosa dell’ambiente” – ha dichiarato Francesco Franchi, Presidente di Assogasliquidi, Associazione di Federchimica che rappresenta il settore del GPL e del GNL. Un comparto quello dei carburanti gassosi che, come ha dimostrato recentemente uno studio della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha un grande potenziale di sviluppo, anche in termini di occupazione. Secondo lo studio le auto a gas potrebbero creare 66.000 posti di lavoro in più nel 2030. “Un risultato significativo – ha proseguito Franchiche l’Italia può conseguire se sostiene con politiche adeguate lo sviluppo dei carburanti gassosi, così come sta facendo l’Europa con la Direttiva per lo sviluppo dei carburanti alternativi”.

A fine gennaio 2015 le immatricolazioni di veicoli a GPL e metano in Italia hanno fatto registrare rispettivamente + 22,7% e + 9,5% (nuovo record) arrivando a rappresentare circa il 15% del totale immatricolato mentre i veicoli circolanti sono 1.943.000 a GPL e 773.000 a metano (in totale oltre 2,5 milioni), serviti da una rete di distribuzione su tutto il territorio nazionale formata da 3.500 stazioni GPL e 1.050 per il metano.

Significativi anche i dati delle conversioni a gas (400mila a metano e ben 2 milioni a GPL negli ultimi 15 anni) effettuate su veicoli ma di classe «Euro» non più adeguata ma comunque ancora validi i cui proprietari hanno in tal modo evitato la rottamazione, hanno risparmiato notevolmente rispetto all’acquisto di un veicolo nuovo ed hanno in tal modo potuto continuare a circolare senza inquinare.

In sintesi negli ultimi 15 anni i due mercati (immatricolato e convertito) insieme hanno raggiunto il traguardo di 3,2 milioni di vetture a GPL e oltre 1 milione di vetture a metano; vale a questo punto ricordare che questi due carburanti azzerano le emissioni di polveri sottili e altri inquinanti e hanno emissioni di CO2 tanto ridotte da indurre molte Regioni, a promuoverne lo sviluppo: è il caso, come sottolinea il comunicato di Assogasliquidi Federchimica, di Lombardia, Piemonte, Puglia e Toscana che hanno concesso l’esenzione dal pagamento del bollo per le autovetture a gas ed introdotto l’obbligo di costruire nuovi punti di rifornimento provvisti di colonnine per GPL e metano. “L’Italia è leader nel settore delle auto a gas – ha concluso FranchiÈ quindi necessario cogliere questa importante opportunità di sviluppo, se vogliamo che il Paese persegua una reale green economy”.

[ Giovanni Notaro ]