Speedback GT, mix tra Aston Martin e Jaguar…

World Preview a Londra per questa sportiva con meccanica Jaguar  prodotta a mano in tipico english old style

Mancano pochi giorni al Top Marques nel Principato di Monaco, il salone del lusso, spesso esagerato, che si svolge dal 17 al 20 aprile nei saloni del Grimaldi Forum.

Tra i gioielli a 4 ruote presenti nel Principato, la Speedback GT è probabilmente quella meno esagerata, la sua linea ricorda l’Aston Martin DB5, ma la meccanica è quella della Jaguar XKR.

L’idea di questa Gran Turismo old time è venuta all’imprenditore inglese David Brown che ha voluto realizzare l’auto dei suoi sogni e condividerla con altri appassionati che ricordano con nostalgia le auto anni ’60. Pur avendo lo stesso Nome e Cognome, è solo un omonimo di quel David Brown che prese il controllo della prestigioso Marchio alato inglese dopo la II Guerra Mondiale e ne risollevò le sorti e l’immagine. In suo onore ancora oggi i modelli Aston Martin vengono identificati con la sigla DB.

Per realizzare questo sogno o desiderio, David Brown si è affidato alla matita di Alan Mobberley, ex capo designer in Jaguar/Land Rover per 19 anni, sue sono tre generazioni della Discovery.

Cocktail vincente

L’ispirazione per questa vettura è arrivata mettendo insieme alcuni preziosi ingredienti, quali lo stile e le rifiniture inglesi, con la classe di alcune Gran Turismo italiane come Ferrari e Maserati, naturalmente degli anni ’60.

Il risultato è questa Speedback GT che si presenta con una linea che sembra un incrocio tra una Aston Martin e una Jaguar. Dalla DB5 ha ripreso in particolare la parte posteriore, il design dei gruppi ottici anteriori e la presa d’aria sul cofano motore, mentre per il pianale e la meccanica si è affidato totalmente alla Jaguar XKR. Sotto il cofano troviamo infatti il poderoso V8 turbocharged da 5 litri e 510 cv che consente alla Speedback GT di avere le stesse esaltanti prestazioni.

A proposito di questo motore, la David Brown Automotive ha voluto tranquillizzare i potenziali clienti riguardo la recente decisione di Jaguar di porre fine alla produzione degli attuali motori XK, in quanto questi propulsori e tutte le parti meccaniche resteranno a disposizione ancora per molto tempo.

Molto curati gli interni, rifiniti in tipico english style anni ’60 con abbondanza di pelle pregiata e legno. Singolare la panchetta estraibile dal vano bagagli, retaggio delle più radicate abitudini inglesi di assistere comodamente seduti alle partite di polo, manifestazioni equestri o semplicemente per un pic-nic all’aria aperta.

[ Paolo Pauletta ]