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Nissan e la guida autonoma

Come la Casa giapponese affronta le perplessità sollevate da questi sistemi

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Un recente studio di The Boston Consulting Group evidenzia che i veicoli a guida autonoma sollevano, nella percezione comune, dubbi circa la loro affidabilità, la cyber-sicurezza e la sicurezza su strada.

Su questi aspetti Tetsuya Iijima – General Manager di Autonomous Drive Technology Development di Nissan – ha un suo chiaro punto di vista in base al quale, immaginando le strade di domani, non pensa solo a come la guida autonoma cambierà l’esperienza «al volante», ma anche a come preparare la società a questa evoluzione.

Per integrare la guida autonoma nella vita quotidiana è fondamentale superare ostacoli di natura non solo tecnica, ma anche sociale poiché “Le persone devono avere una mente aperta e ottimista per accettare questa tecnologia” e l’approccio all’accettazione di nuove tecnologie ed a questa nuova modalità di guida sono condizionati dalla fiducia e dalla comprensione di come queste funzionino.

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Secondo Iijima, “se si vuole favorire un cambiamento nella società, bisogna trasmettere alle persone quali sono i vantaggi per il loro futuro. I clienti devono sapere che cosa offre la nostra tecnologia”. Questo concetto non è estraneo a Nissan che da sempre è impegnata nella promozione di sistemi di assistenza alla guida avanzati (ADAS – Advanced Driver Assistance Systems ) con un approccio graduale.

All’inizio della sua carriera in Nissan, Iijima si è occupato di sospensioni a controllo elettronico, che consentono alle auto di reagire più rapidamente alle sollecitazioni durante la marcia e di assorbirle meglio. Inoltre, ha partecipato allo sviluppo di sistemi pionieristici quali «cruise control» adattivo, avviso e prevenzione del cambio corsia involontario e frenata d’emergenza.

Tali tecnologie – sconosciute in un primo momento – sono ormai diventate una costante nel settore automobilistico e quindi Nissan, alla luce delle precedenti esperienze, ha scelto di adottare un approccio per fasi anche nell’introduzione sul mercato delle tecnologie di guida autonoma; secondo Iijima, il segreto è proprio questo: “Grazie a questa strategia educativa, garantiremo agli automobilisti di sperimentare le nuove tecnologie un passo alla volta e di toccare con mano i vantaggi che offrono.”

Sensibilizzare il pubblico è importante, ma non è l’unico obiettivo di Nissan i cui scenari futuri sperati vorrebbero tecnologie di guida autonoma accessibili a tutti, quindi ampiamente diffuse e che consentano di viaggiare in modo sicuro ed efficiente ovunque.

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Il lancio di Nissan Serena in Giappone negli scorsi mesi e la popolarità che ha conquistato sono un’anticipazione di questo futuro: Serena è già diventata uno dei modelli più venduti sul mercato giapponese ed è dotata di tecnologie – molto vicine a quelle delle concept cars – che possono essere utilizzate da molti.

Iijima è oggi pienamente coinvolto nella tecnologia di guida autonoma nota come «ProPILOT», che offre la possibilità di scegliere fra controllo manuale o automatico dei sistemi di bordo in determinate condizioni di guida.

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La prima di queste tecnologie, lanciata a luglio in Giappone su Serena, assiste il conducente regolando in modo del tutto autonomo e sicuro sterzo, freno e acceleratore in autostrada, all’interno della stessa corsia.

Nissan ha in programma di svelare nel 2018 l’evoluzione successiva, il «multiple-lane control», in grado di gestire i pericoli in totale autonomia e di cambiare corsia in autostrada e già nel 2020 i veicoli saranno in grado di orientarsi in città e agli incroci senza l’intervento del conducente.

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Prima di allora, l’Alleanza Renault-Nissan prevede di lanciare oltre 10 modelli dotati di queste importanti funzionalità di guida autonoma fra Stati Uniti, Giappone, Europa e Cina

[ Redazione Motori360 ]