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Mark Webber, 40 anni e una vita nei Gran Premi, appende il casco al chiodo e diventa Ambasciatore Porsche

40 anni e una vita nei Gran Premi (217 Gran Premi disputati, 9 vittorie, 42 podi, 13 Pole positions, 19 giri veloci), una forma fisica perfetta e tempi sul giro ancora fra i migliori: avere la forza di lasciare così non è poi male se la decisione è stata presa. Come è dato capire, con serenità; superata la bandiera a scacchi alle Sei Ore del Bahrein, sua ultima gara da professionista, Webber dovrà rappresentare la Porsche in occasione di eventi internazionali e si occuperà, in qualità di consulente, dei programmi Motorsport della Casa di Stoccarda compresi lo scouting di nuovi talenti e la formazione dei nuovi piloti professionisti e dei numerosi piloti amatoriali Porsche in tutto il mondo.

Porsche Team: Mark Webber

Porsche Team: Mark Webber

Webber affianca, in questo ruolo «diplomatico» il leggendario Walter Röhrl (69), Webber è ora il secondo ambasciatore del Marchio. Entrambi i piloti vantano una carriera agonistica di successo, oltre che una grande affinità con Porsche.

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Le dichiarazioni

Oliver Blume, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche: “Mark Webber incarna perfettamente i valori Porsche: sportività, capacità di resistenza, semplicità e duro lavoro, tutto focalizzato sul successo. È pieno di entusiasmo ed energia ed è sempre disposto all’ascolto. Desidero ringraziare Mark per la sua grande prestazione nel Campionato Mondiale Endurance e sono lieto che rimanga strettamente legato a Porsche anche in futuro”.

Fritz Enzinger, vice-Presidente LMP1: “Già nel periodo cruciale della realizzazione del programma, Mark ci ha sostenuto con tutta la sua esperienza integrandosi perfettamente nel team. Dietro al volante è un combattente leale, non si è mai tirato indietro nei duelli ruota a ruota più accesi. Allo stesso tempo, ha capacità strategiche e sa relazionarsi con la squadra, caratteristiche che lo rendono un prezioso pilota nelle gare di Endurance. Vincere il Campionato del mondo piloti 2015 insieme a Timo Bernhard e Brendon Hartley è sembrata quasi una conseguenza logica. Anche grazie alla sua prestazione, speriamo di vincere di nuovo nel 2016 i titoli mondiali piloti e costruttori”.

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Mark Webber:Sono arrivato dove dovevo; Porsche è il marchio che ho sempre amato ed è anche quello che più si adatta a me. La 911 è un’icona di eleganza, prestazioni e understatement, senza essere mai eccessiva. È proprio la vettura giusta per qualsiasi situazione. Mi mancheranno velocità pura, il carico aerodinamico e la competizione, ma voglio ritirarmi finché sono ad alto livello e non vedo l’ora di affrontare i miei nuovi incarichi.   Il passaggio dalla Formula Uno alla classe LMP1 è stato un grande cambiamento ed un’esperienza totalmente nuova. Ma è arrivato al momento giusto per me. Mi è piaciuto poter condividere la vettura con Timo e Brendon e per me è stata un’esperienza speciale che ricorderò sempre. Mi farà un certo effetto salire sulla vettura da corsa per l’ultima volta in Bahrain, ma per ora voglio godermi ogni istante delle gare che ancora ci attendono”.