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La Jaguar F-Type per… i rally

Deriva dalla F-Type Chequered Flag Limited Edition presentata pochi giorni fa per festeggiare il 70° compleanno della XK 120, ma non la vedremo mai in gara, è solo un omaggio al leggendario modello da parte del team di Jaguar SVO

 

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Alla fine di ottobre del 1948, Sir William Lyons, fondatore di Jaguar, presentava al British International Motor Show di Earls Court (Londra), la XK 120 in una splendida versione roadster. Era la prima vettura sportiva del «Giaguaro» del dopoguerra, aveva un motore a 6 cilindri in linea da 3,4 litri che erogava 190 cavalli e con una velocità di 193 km/h (120 mph da cui il nome del modello) poteva vantarsi di essere l’auto di serie più veloce del mondo.

 

La sua linea affascinante e le sue caratteristiche meccaniche attirarono da subito l’interesse della clientela sportiva di tutto il mondo e già nel 1949 arrivò la prima vittoria sul circuito di Silverstone nella categoria «vetture di serie». Seguirono altre numerose competizioni, sia su pista (24Ore LeMans, Silverstone) che su strada (Targa Florio, Mille Miglia), ma è nei rally che inaspettatamente si dimostrò molto competitiva, vincendo in Olanda nel 1951 il Tulip Rally, il RAC Rally nel ’51 e ’53 e per 3 anni consecutivi la Coupe des Alpes (’50, ’51 e ’52).

Al volante sempre il pilota Ian Appleyard con a fianco come navigatrice la moglie Pat, figlia di Sir William Lyons.

Le corse nel suo DNA

Per festeggiare il 70° compleanno di quel leggendario modello dal carattere sportivo, Jaguar ha presentato a fine ottobre la F-Type Chequered Flag (Bandiera a Scacchi) una Limited Edition, disponibile sia nella versione Convertibile che Coupé, che si differenzia dal modello di origine per la presenza dell’Exterior Black Design Pack inserito nella finitura R-Design che principalmente evidenzia gli esclusivi cerchi in lega GlossBlack da 20″ con finitura Diamond Turned e all’interno sedili in pelle Performance.  Per la motorizzazione si può scegliere tra il 4 cilindri 2 litri turbo Ingenium da 300 cv, oppure i V6 da 3 litri supercharged da 340 o 380 cv, abbinati ad un cambio automatico Quickshift a 8 rapporti.

Sulla base di questa Limited Edition, i «ragazzi» del Jaguar SVO (Special Vehicle Operations) guidati dal Direttore del design Ian Callum, hanno realizzato una speciale versione Rally per ricordare la XK 120 vincitrice nei rally negli anni ’50 e fin dal 1953 appartenente al Jaguar Heritage Trust Collection presso il British Motor Museum di Gaydon.

Un omaggio prestigioso

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I 2 esemplari cabriolet realizzati da Jaguar SVO sono equipaggiati con il motore a 4 cilindri da 2 litri e 300 cv con cambio automatico e trazione posteriore. Ovviamente tutti vari controlli di trazione e assistenze alla guida sono state eliminate per consentire una guida tipicamente da rally.

Le altre modifiche alla meccanica riguardano il differenziale posteriore di serie sostituito con il tipo LSD (Limited Slip Differential) del modello V6 e le sospensioni, per un corpo vettura alzato di +40 mm e specifici ammortizzatori per una escursione totale di 450 mm.

Altre modifiche riguardano la presenza di una piastra sottoscocca a protezione della meccanica, una doppia coppia di fari sul cofano motore, pannelli delle porte in carbonio, sedili Racing con cinture di sicurezza a 6 punti e naturalmente rollbar integrale.

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Pur essendo stata realizzata nel pieno rispetto delle norme FIA, purtroppo per questi 2 esemplari non è stata richiesta l’omologazione, a differenza di ciò che è stato fatto per la Porsche 911 GT3, perciò di fatto sono delle show car e non le vedremo mai né su strada né nei rally. D’altra parte avrebbero poche chance di vittoria dovendo confrontarsi con le altre WRC da 380 cv. Ma come ha dichiarato Jaguar, sono state fatte per…. divertimento.

[ Paolo Pauletta ]