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Jaguar ricostruirà in nove esemplari l’iconica XKSS

 Avranno tutti le specifiche del modello del 1957 versione stradale della D-Type vincitrice a Le Mans. Le prime consegne nei primi mesi del 2017 con un prezzo che supererà il milione di sterline

F1 XKSS 03 016

La XKSS è stata definita da molti esperti come la prima supercar al mondo, ed è proprio quest’auto che sarà nuovamente realizzata come allora a mano da Jaguar Classic che ne produrrà solamente nove esemplari con le stesse specifiche dell’epoca in una sorta di circolo virtuoso che oggi vede tornare in vita i modelli persi nel famoso incendio dello stabilimento produttivo di Browns Lane.

Tim Hannig, Jaguar Land Rover Classic Director, ha affermato: “La XKSS occupa un posto unico nella storia di Jaguar ed è una vettura ambita dai collezionisti di tutto il mondo per la sua esclusività e il suo inconfondibile design.    Un team altamente qualificato di ingegneri e tecnici della divisione Jaguar Classic ricorrerà alle conoscenze accumulate nel corso dei decenni per garantire che ognuna delle nove vetture sia autentica e realizzata secondo i più elevati standard qualitativi.    La costruzione di nuove XKSS incarna il nostro impegno nel coltivare la passione e l’entusiasmo per l’illustre passato di Jaguar, e la nostra determinazione nell’offrire automobili, servizi, componenti ed esperienze eccezionali”.

Delle vetture originali che avrebbero dovuto essere esportate negli Stati Uniti, solo 16 furono terminate prima dell’incendio dello stabilimento di Browns Lane ed ora, dopo 59 anni, Jaguar realizzerà le nove sportive XKSS “perdute” per un selezionatissimo gruppo di collezionisti e clienti.

F2 XKSS 03 016

In precedenza Jaguar aveva realizzato la famosa – e bellissima e grintosissima – Lightweight E-type e l’esperienza maturata in tale occasione torna ora utile per la costruzione di questi nove modelli ciascuno dei quali sarà realizzato a mano presso il nuovo «Experimental Shop» Jaguar di Warwick.

La storia della XKSS ebbe inizio dopo le tre vittorie consecutive della Jaguar D-type alla 24 Ore di Le Mans nel 1955, 1956 e 1957; dopo questa prestigiosa tripletta, il 14 gennaio 1957 Sir Williams Lyons decise di convertire le restanti 25 D-type in versioni da strada con l’apporto delle diverse modifiche esterne più avanti e scritte, realizzando così la prima supercar al mondo.

Le prime consegne della nuova Jaguar XKSS verranno effettuate nei primi mesi del 2017;

ogni singolo componente della vettura sarà certificato da Jaguar ed il prezzo supererà il milione di sterline.

Qualche notizia sull’originale

F3 XKSS 03 016

Dopo il suo ritiro dalle competizioni, la Jaguar riutilizzò le D-Type invendute – sia complete che ancora da completare – per convertirle all’utilizzo su strada in modo da ammortizzare in qualche modo gli investimenti effettuati; meta ideale di queste vetture stradali dovevano essere gli USA.

Tale riconversione richiese numerose modifiche quali l’aggiunta del sedile del passeggero e, necessariamente, la costruzione della relativa «portiera» e l’eliminazione del divisorio tra i due sedili (consistente in realtà una striscia di lamiera orizzontale sagomata cui, in taluni casi, veniva agganciata la copertura aerodinamica, sempre in lamiera, del posto del passeggero); altre modifiche, che alterarono la purezza della linea della «D», furono la sostituzione del parabrezza carenato monoposto con un altro meno inclinato, a tutta larghezza e con cornice cromata, integrato ai nuovi finestrini laterali, l’aggiunta dei piccoli paraurti cromati anteriori e posteriori e delle cornici cromate sulla carenatura dei fanali anteriori e di una capote ripiegabile in tessuto impermeabile. I gruppi ottici posteriori vennero ricollocati più in alto e sia la grande pinna posteriore collocata sul poggiatesta del pilota, sia il poggiatesta stesso vennero eliminati.

Il modello debuttò al Salone dell’automobile di New York del 1957 ma nel febbraio dello stesso anno un incendio negli stabilimenti di Browns Lane distrusse 9 dei 25 esemplari della XKSS; i 16 esemplari rimanenti vennero regolarmente venduti per la maggior parte negli USA ed uno di questi andò al grande e mai sufficientemente ricordato Steve McQueen; proprio l’esemplare dell’attore fa oggi parte dell’immensa collezione di Jay Leno  che vi consigliamo di vedere in https://www.youtube.com/watch?v=4Ai0uSj_OVE .

L’auto era mossa da un sei cilindri in linea montato anteriormente da 3,4 litri con rapporto di compressione 9:1. La testata bialbero a due valvole per cilindro era in lega d’alluminio, mentre il monoblocco era in ghisa. Una batteria di tre bellissimi carburatori orizzontali Weber 45 DCM alimentava gli assetati cilindri e contribuiva (non poco) al raggiungimento dei 250 cv di potenza massima a 7.200 giri al minuto (coppia: 325 Nm a 4.500 giri al minuto).

Il cambio era a quattro rapporti, mentre la trazione era posteriore; notevoli le prestazioni la velocità massima (penalizzata dal parabrezza, dai paraurti e dalla cappotte) era di 228 km/h mentre lo scatto sullo 0-97 km/h era di 5,2”.

 [ Giovanni Notaro ]

 

Dimensioni e pesi

AP XKSS 03 016

Lunghezza: 3,99 m

Larghezza: 1,12 m

Altezza: 1,66 m

Passo: 2,3 m

Massa 921 kg