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Ironman Challenge Warrior

Equipaggi di 3 nazioni sul podio della sempre entusiasmante gara X-Trem di Montmorin, nella regione delle Hautes-Alpes francesi


L’X-Trem Challenge Montmorin, già dalla scorsa edizione Ironman Challenge Warrior, è conosciuta in tutta Europa come una tra le gare 4×4 Extrem più impegnative. Questa 8ª edizione non ha deluso le aspettative, anzi ha superato la sua fama per le avversità meteorologiche che si sono accanite nei 4 giorni di gara.

Condizioni meteo estreme…

Per ragioni di sicurezza, gli organizzatori sono stati costretti a sopprimere 6 dei 25 tracciati (Zone), tra verdi, rossi e neri, a seconda della difficoltà e distribuiti in 4 Settori. Il terreno intriso d’acqua aveva infatti creato uno spesso strato di fango appiccicoso e scivoloso soprattutto nei tracciati a valle con i corsi d’acqua diventati impetuosi torrenti. Annullate per le stesse ragioni anche le intriganti prove notturne nei boschi di Maraysse.

I concorrenti, giunti da Inghilterra, Olanda, Svizzera e naturalmente Francia, non si sono comunque preoccupati più di tanto di questa “cornice” particolarmente avversa. I fuoristradisti in fondo sanno chi continua a giocare quando il gioco si fa duro…

Grandi assenti quest’anno gli italiani che nelle scorse edizioni hanno ben figurato, anche con la vittoria di Mirco Spighi/Gianluca Caldini nel 2008 e il 4° posto di Giorgio Igliozzi/Marco Fanella nel 2012.

 

Dopo le verifiche tecniche di giovedì, il proto degli olandesi Jaap Betsem/Argan Van Tiel e la Jeep degli svizzeri Stephan Zosso/Bernard Nanken sembrano favoriti, se non altro per le caratteristiche delle loro vetture, ma azzardare previsioni sul risultato finale è sempre contro indicato, specie con un terreno così infido. I mezzi sono sempre di alto livello, con preparazioni specifiche per questo tipo di gare, ovvero: motori super potenti e pneumatici di grosse dimensioni. Purtroppo già dopo le prime prove del pomeriggio, ambedue hanno dovuto smentire le previsioni della vigilia, il primo a causa dell’alternatore e problemi elettrici, l’altro per la rottura del verricello. Stessa sorte per i francesi Stephan Passebois/Pierre Dortindeguey che in una Zona “nera” hanno irrimediabilmente danneggiato l’impianto frenante del loro Tomcat. Fatta questa prima selezione naturale, nella giornata di venerdì i concorrenti hanno dovuto dare il meglio per accumulare punti. Un qualsiasi imprevisto nell’ultimo giorno può ritardare la tabella di marcia, mentre avere qualche punto di vantaggio può essere determinante.

A fine giornata prevalgono gli inglesi Peter Whitman/Adrien Turner con il loro potente proto spinto da un motore Corvette da 550 cavalli. A soli 7 punti i francesi, anzi bretoni, Cédric Porcher e Damien Kermorvant, sempre molto bravi e competitivi con la loro Toyota. Al terzo posto l’altro team inglese di Barrie Gee/Jonathan Wood con una Tomcat. Quinta la Nissan degli svizzeri Raoul Schmid/Benoit Dagan. Tra i ritirati, le Toyota della coppia Yann e Marie Delarche per problemi alla trasmissione e quella di Syre Aymeric e Jean Charles (padre e figlio) per la rottura del motore.

Il secondo giorno delineate le prime due posizioni

Nella giornata di sabato, i due equipaggi di testa accumulano un sufficiente margine di vantaggio sugli inseguitori da non preoccupare più di tanto. Devono solo cercare di non rompere, mentre la lotta per la terza posizione si decide domenica. Alle 13.50 prevalgono di poco gli svizzeri Raoul Schmid/Benoit Dagan sugli inglesi Barrie Gee/Jonathan Wood, ma gli inglesi non mollano. Mancano solo 10 minuti prima che vengano chiusi gli ingressi alle Zone, la gara termina ufficialmente alle ore 14.00. Per guadagnare più punti bisogna entrare in una Zona nera, la 21 o la 23, entro le 14.00. Gli svizzeri scelgono la 23, agli inglesi non resta che la 21, ma la 21 è occupata da un altro concorrente e per Regolamento non è possibile entrare in una Zona se non è libera. Passano preziosi minuti e gli inglesi non riescono ad entrare entro le 14.00. Il giudice di gara dice Stop. Gli inglesi protestano, ma regolamento alla mano devono accettare il 4° posto e per soli 144 punti devono cedere il 3° posto agli svizzeri, che da veri Warriors hanno meritatamente guadagnato l’ultimo gradino del podio. Al 2° posto i francesi Porcher Cedric/Kermorvant Damien e con largo margine la vittoria è andata agli inglesi Peter Whitman/Adrien Turner che hanno evidenziato una indiscutibile superiorità.


Nel corso della premiazione gli organizzatori Gilles Girousse e Jeff Larpin hanno rivolto un affettuoso saluto a Tony Baskill, grande appassionato inglese di gare Extrem e valente pilota nonostante i quasi 80 anni di età. Ha partecipato a molte edizioni con il suo proto, purtroppo quest’anno non ha potuto prendere il Via e sta lottando contro la malattia. Auguri Tony.

Paolo Pauletta, Maria Rosaria Pizzo

 

 

CLASSIFICA

 

1° – WHITMAN Peter/TURNER Adrian (GB) – BIG BUGGY  – punti 6.577

2° – PORCHER Cedric/KERMORVANT Damien (F) – TOYOTA – 6.062

3° – SCHMID Raoul/DAGAN Benoit (CH) – NISSAN – 3.720

4° – GEE Barrie/WOOD Jonathan (GB)  – TOMCAT – 3.576

5° – MONCHY Johann/MONCHY Aymerick (F) – SUZUKI- 2.939

6° – GRISCI Lauret/DELUCA Jonathan (F) – DEFENDER – 2.223

7° – SYRE Aymeric/SYRE Jean Charles (F) – TOYOTA  – 2.014

8° – BETSEM Jaap/VAN TIEL Argan (NL) – CHEVROLET – 1.731

9° – PASSEBOIS Stephan/DORTINDEGUEY Pierre (F) – TOMCAT – 1.383

10°- DUREAU Kevin/DONAT Maxime (F) – SUZUKI – 1.078