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Il team Aruba.it Racing-Ducati, terminati i test a Portimão e va a Phillip Island

Dopo le due giornate di prova a Jerez de la Frontera (Spagna), il team Aruba.it Racing-Ducati ha proseguito il programma 2017 con Chaz Davies e Marco Melandri tornando in pista a Portimão (Portogallo) per due ulteriori giorni di test ad un mese dall’esordio in campionato a Phillip Island.

Entrambi i piloti hanno proseguito il programma di affinamento iniziato in Spagna sulla Panigale R, per valutare con numerose prove comparative la validità dei diversi aggiornamenti di motore, elettronica e ciclistica.

Il tutto su un tracciato che quest’anno tornerà a far parte del calendario, il che rappresenta un plus indubbio.

Motori360_team Aruba-Ducati

Al termine dei due giorni di prove, Davies e Melandri hanno fatto rispettivamente registrare il loro miglior tempo in 1’41.813 e 1’43.344.  Il 20 e 21 febbraio il team Aruba.it Racing-Ducati sarà a Phillip Island per i consueti test pre-campionato in vista della gara di apertura il week-end successivo.

Chaz Davies (Aruba.it Racing-Ducati #7) 1’41.813

Abbiamo lavorato tanto in questi due giorni, così come a Jerez, ed il bilancio è positivo. Abbiamo terminato un programma molto dettagliato per valutare tutti gli aggiornamenti tecnici, con un buon feedback. Siamo anche stati fortunati con le condizioni meteo, perché la pioggia ci ha tenuto ai box solo nelle prime ore di sabato. Nonostante alcuni punti siano stati riasfaltati, il circuito presenta comunque delle buche in più rispetto all’ultima volta che abbiamo corso qui, e di conseguenza non è stato facile trovare il giusto setup. Queste prove, dopo due mesi di pausa, sono state anche fondamentali per riprendere il feeling con la moto che avevo a fine 2016. Solo in Portogallo, abbiamo percorso più di 700 chilometri. La squadra ha lavorato molto bene, e guardiamo con ottimismo all’Australia, dove avremo altri due giorni per fare le ultime rifiniture”.

Marco Melandri (Aruba.it Racing – Ducati #33) 1’43.344

In questi test abbiamo focalizzato il lavoro sulla distanza di gara, ma abbiamo incontrato qualche difficoltà in più rispetto a Jerez, in parte a causa di alcuni esperimenti di setup che non si sono rivelati particolarmente azzeccati, in parte a causa delle condizioni della pista, che presenta davvero tante buche. Abbiamo anche fatto una simulazione gara, divisa in due parti a causa delle bandiere rosse. Ci è mancata un po’ di stabilità e grip al posteriore affinché potessi guidare al massimo della scioltezza, ma è stata comunque importante per verificare, con buoni riscontri, la tenuta a livello fisico. Il bilancio resta positivo, fino ad oggi era andato tutto alla perfezione ma è importante anche incontrare qualche ostacolo, perché naturalmente ce ne saranno anche durante il campionato. Ora faremo il punto con la squadra per stabilire la base in vista di Phillip Island”.