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Ford e Volkswagen alleanza da 2,6 miliardi di dollari: per guida autonoma e accordo sull’elettrico

Il Costruttore tedesco entra alla pari della start-up Argo Ai di Ford mentre l’Ovale Blu accede alla piattaforma Meb di Volkswagen

Sin dallo scorso gennaio si dava già per scontato ed imminente, dopo l’intesa sui veicoli commerciali, il matrimonio Ford-VW su piattaforme modulari ed elettrico: c’è voluto qualche mese ma eccoci al dunque, un dunque che vede il Gruppo Volkswagen investire in Argo-Ai, start-up di Ford sull’auto autonoma e Ford avere accesso alla piattaforma Meb di Volkswagen per lo sviluppo di veicoli elettrici: ieri a New York la stretta di mano fra i CEO di Volkswagen Herbert Diess e di Ford Jim Hackett.

La divisione Autonomous intelligent driving di Audi si fonderà con Argo Ai di Ford ad un costo complessivo di 2,6 miliardi di euro rappresentati da 1 miliardo di investimento effettivo più 1,6 miliardi di valore di fusione concordemente attribuito alla divisione tedesca; una volta perfezionata l’operazione VW sarà socia alla pari di questa divisione attualmente Ford il cui valore complessivo è stato valutato in 7 miliardi; una nota congiunta sottolinea che questo accordo permetterà ai due costruttori di “integrare in modo indipendente il sistema self-driving in Argo Ai nei loro rispettivi modelli, ottenendo economie di scala uniche”; il comunicato prosegue sottolineando che grazie a tale collaborazione, il sistema per la guida autonoma (Sds) di Argo Ai è il primo di questo tipo a prevedere uno sbocco commerciale sulle due sponde dell’Atlantico. Da notare che la Casa americana sta inoltre trattando circa la possibilità di utilizzare la piattaforma Meb per un secondo veicolo anch’esso destinato al mercato europeo.

Con l’attuale accordo Ford avrà intanto la possibilità di accedere all’architettura Modular Electric Toolkit (Meb) e sfruttare così il know-how della partner tedesca in tema di veicoli elettrici, circostanza che permetterà al costruttore statunitense di produrre dal 2023 in Europa e relativo mercato locale almeno un modello di auto elettrica con prospettive di qui a 6 anni di distribuire nel nostro continente oltre 600mila vetture.

Da parte sua la Volkswagen grazie all’accordo con Ford, potrà siglare un primo accordo di condivisione della sua architettura con la tedesca e.Go Mobile e cercare di dare sostanza, come ammesso dall’AD Herbert Diess, a discussioni tenute con produttori cinesi. Il tutto per poter generare le economie di scala necessarie per un veloce recupero degli specifici investimenti sinora effettuati e poter così spingere sullo sviluppo di veicoli allineati alle regole europee sulle emissioni evitando così – come accaduto negli USA – di incorrere nelle salate sanzioni dell’Unione Europea, qualora non riesca ad adeguarsi ai nuovi limiti.

Volkswagen ha iniziato lo sviluppo della piattaforma Meb nel 2016 investendo sinora circa 7 miliardi di dollari. Il costruttore tedesco – che già utilizza il sistema per il veicolo ID3 – ha in progetto di impiegarlo per costruire circa 15 milioni di auto nei prossimi dieci anni mentre per Ford l’uso di questa piattaforma si inserisce nel Piano di investimento globale per i veicoli elettrici da 11,5 miliardi di dollari.

Su Meb, Herbert Diess ha sottolineato che lo sfruttamento di questa piattaforma permette a costruttori come Ford di “ridurre i costi di sviluppo di veicoli a zero emissioni accelerando l’adozione di veicoli elettrici nel mondo”. L’alleanza globale con Ford “sta iniziando a mostrare promesse ancora maggiori e noi continuiamo a guardare ad altre aree nelle quali potremmo collaborare”.

L’Alleanza, che esclude esplicitamente partecipazioni incrociate tra le capogruppo, riguarda, come detto, anche veicoli commerciali e pickup di taglia media, ma al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli.

Nessuna indicazione, quindi, è stata fornita su quali impianti saranno condivisi mentre è stato comunque confermato il progetto affidato alla Ford per la produzione di un pick-up medio da commercializzare a partire dal 2022 in tutto il mondo con caratteristiche distintive per ciascun marchio.

L’Alleanza, infine, esclude esplicitamente partecipazioni incrociate tra le capogruppo e quindi i due gruppi, per quanto attiene al mercato delle auto, proseguiranno ad essere concorrenti.

[ Redazione Motori360 ]