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Mitsubishi Pajero elaborazione Carraccini

Grazie ai nuovi pneumatici da 33 pollici questo Pajero è ora davvero inarrestabile

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Sin dal suo esordio sul mercato il Pajero, in tutte le sue varianti, è stato da subito apprezzato dai tanti fan del fuoristrada, per le sue indubbie doti di grande viaggiatore ma anche di 4×4 dalla grande affidabilità, virtù che tra l’altro si riscontra in molte auto prodotte nel lontano Giappone. Le terza serie, qui presa in esame, uscì sul mercato nel 1999 e a differenza delle due versioni precedenti era caratterizzata da nuove sospensioni indipendenti e telaio a scocca portante. Scelte progettuali che di fatto la avvicinavano al mondo delle sport utility, anche se i suoi continui successi nelle maggiori competizioni off-road mondiali (vedi Parigi-Dakar) non lasciavano spazio a dubbi, il Pajero era ancora un fuoristrada duro e puro. Questo modello sapientemente allestito da Fabrizio Carraccini di Sulmona, ne è un classico esempio. Per eliminare i difetti tipici dell’auto, ossia la scarsa luce a terra, dovuta dal particolare sistema sospensivo, Carraccini ha deciso di installare pneumatici dal diametro di 33 pollici. Ma vediamo nel dettaglio i lavori eseguiti.

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Motore

Gli interventi effettuati sul motore sono stati pochi ma mirati. La prima cosa che nota un’ occhio attento è la nuova posizione dell’intercooler sulla testa del motore (in origine posizionato in basso, quindi a rischio rotture). Per consentirne il corretto raffreddamento si è reso necessario forare il cofano e applicare una presa d’aria. Nuovo è anche il sistema di scarico, realizzato in maniera artigianale, adesso più corto e a voce libera, quindi in grado di garantire più coppia in basso al motore. Gli ultimi due interventi riguardano la valvola EGR, che è stata tappata con un’apposita piastrina in metallo e il filtro dell’aria, sostituito con un modello sportivo della BMC lavabile che è collegato allo Snorkel prodotto dall’azienda australiana Safari. Per quel che riguarda la trasmissione, non sono stati fatti interventi di rilievo, solamente sostituita la frizione con un modello rinforzato e il volano, adesso monomassa, entrambi acquistati in un kit presso la Off Quattro.

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Sospensioni

Come spesso accade sui fuoristrada uno dei primi componenti ad essere sostituito è l’assetto, in modo da poter ottenere un’altezza maggiore dell’auto e quindi riuscire a superare con più facilità anche i percorsi più sconnessi. Carraccini per il suo Pajero ha scelto un kit base proposto dalla Off Quattro in grado di garantire un rialzo di 4 cm. Il Raw Nitro 4×4 by Powerdown è costituito dalle sole molle più ammortizzatori, in quanto per la sua installazione son serve la sostituzione di altri componenti. Anche i freni sono stati modificati con l’adozione di dischi sportivi della BCA e pasticche dalla mescola più morbida.

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Corpo vettura

Le modifiche esterne all’auto sono mirate per l’utilizzo estremo in fuoristrada. Come detto in apertura uno degli interventi più invasivi, ma che alla fine ha portato i risultati migliori, è stato il taglio della carrozzeria per permettere l’istallazione dei pneumatici con diametro 285/70/16, più precisamente dei Cooper Discoverer STT. Entrambi i paraurti sono stati sostituiti con elementi di fabbricazione artigianale rivestiti con vernice Protecta Kote. All’anteriore è presente il verricello, un Lianda da 12.000 libbre, mentre inferiormente non mancano le piastre di protezione in acciaio, sempre acquistate presso la Off Quattro. Altri piccoli dettagli riguardano i fari di profondità (quelli anteriori della Vision X sono a Led), e le luci posteriori del V80, che risolvono il problema degli indicatori di direzione bassi, spesso a rischio rottura nei parcheggi.

Lorenzo Gentile