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Stellantis: il progetto globale «DARE FORWARD 2030» per “non essere secondi a nessuno”

Il piano strategico punta sulla centralità del dipendente nella creazione di valore e sulle «zero emissioni» entro il 2038

►aggiornato al 6 marzo

Nell’illustrare «Dare Forward 2030», l’audace piano strategico per il prossimo decennio, Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha dichiarato:Dare Forward 2030 ci ispira a diventare molto di più di quanto siamo mai stati. Stiamo espandendo la nostra visione, superando i limiti e abbracciando una nuova mentalità, che cerca di trasformare tutti gli aspetti della mobilità per il miglioramento delle nostre famiglie, delle comunità e delle società in cui operiamo. Grazie alla diversità che ci alimenta, Stellantis guida il modo in cui il mondo si muove fornendo soluzioni di mobilità innovative, pulite, sicure ed economicamente accessibili. Stellantis sarà il campione del settore nella mitigazione del cambiamento climatico, raggiungendo le zero emissioni di carbonio entro il 2038, con una riduzione del 50% entro il 2030. Assumere un ruolo di leadership nella decarbonizzazione, così come un decisivo passo avanti nell’economia circolare, è il nostro contributo per un futuro sostenibile. Come parte di questa leadership, stiamo preparando la strada affinché il 100% delle vendite in Europa il 50% delle vendite negli Stati Uniti siano costituite da veicoli elettrici a batteria (BEV) entro la fine del decennio. Prevediamo di avere più di 75 BEV e di raggiungere vendite annuali globali di BEV di cinque milioni di veicoli entro il 2030.

Oggi, siamo entusiasti di presentare il primo SUV completamente elettrico del marchio Jeep® che sarà lanciato all’inizio del 2023 e un’anteprima del nuovo pick-up Ram 1500 BEV in arrivo nel 2024. Il nostro viaggio è sostenuto dall’innovazione e dall’eccellenza ingegneristica, che ci consentiranno di dotare delle tecnologie più recenti tutti i nostri veicoli, dai più economici a quelli di lusso e ad alte prestazioni presenti nella nostra incredibile offerta di marchi.

Il cliente è al centro di tutto ciò che facciamo. Puntiamo ad essere il numero 1 nella soddisfazione del cliente per i nostri prodotti e servizi in ogni mercato. Presteremo un’attenzione eccezionale all’esperienza completa end-to-end, lavorando per eliminare qualsiasi ostacolo in tutta la catena del valore. Guideremo il mercato dei veicoli commerciali con il più efficiente portafoglio di prodotti e servizi portando soluzioni eccezionali ai nostri clienti professionali.

Stiamo facendo di Stellantis un luogo straordinario di lavoro e capace di attrarre le persone con la voglia di rendere migliore la vita dei clienti, liberando tutto il nostro potenziale per il futuro digitale ed elettrificato. Stiamo aggiungendo motori più potenti alle nostre forti operazioni globali. L’eccellenza operativa, la velocità di esecuzione e un punto di pareggio inferiore al 50% delle consegne rimarranno le nostre caratteristiche.

Raddoppieremo i nostri ricavi netti entro il 2030 e sosterremo margini di reddito operativo rettificato a due cifre per tutto il decennio. Siamo orgogliosi della nostra ricca storia. Mostra la nostra grinta, perseveranza e agilità. A questo aggiungiamo la mentalità imprenditoriale per realizzare Dare Forward 2030

Carlos Tavares aveva anticipato parte della strategia del piano «Dare Forward 2030» nelle «giornate» dedicate alle piattaforme elettriche ed al relativo software, temi su cui verrà canalizzata la maggior parte degli investimenti futuri; adesso è stata la volta del piano appena citato, un programma world-wide valido per questo intero decennio che completa la filosofia che muoverà in questo lasso di tempo un Gruppo di cui fanno parte dipendenti di 170 nazionalità in 6 aree geografiche diverse e la cui forza è la diversità.

L’obiettivo di «Dare Forward 2030? “Non essere secondi a nessuno” nel trasformare ogni aspetto della mobilità e nel raggiungere emissioni «Carbon Zero» entro il 2038, come obiettivo di medio termine, con una riduzione del 50% rispetto ad ora entro il 2030 anno in cui il listino Stellantis offrirà 75 veicoli elettrici per un totale di 5 milioni di vendite l’anno mentre il Nord America sarà nettamente in ritardo e le consegne di ZEV in quell’area si attesteranno al 50% del venduto. Stellantis punta sia alla massima soddisfazione del cliente e sia al raddoppio del fatturato veicoli commerciali (da 150 a 300 miliardi di euro) nel 2030 non solo attraverso l’aumento del numero di «pezzi» venduti ma soprattutto aumentando significativamente il valore medio delle auto. Entro il 2024 sarà raggiunto il target di 5 miliardi di sinergie l’anno con il punto di pareggio al 50% delle consegne consolidate (negli USA sarà realizzata una specifica gamma di BEV partendo nel 2023 con una Jeep e un Ram ProMaster) e la capacità delle batterie passerà da 140 a 400 GWh.

Per incrementare in modo significativo il business in Cina, che nei piani del Gruppo (Alfa Romeo inclusa) dovrebbe attestarsi sui 20 miliardi, si punterà all’incremento delle importazioni dall’estero mentre il fatturato al di fuori di Europa e Nord America salirà al 25% ed il giro d’affari dei brand Luxury (Maserati) e Premium (Alfa Romeo, Lancia e DS) quadruplicherà. Ben presente nel piano anche il Sud America, dove Stellantis intende rafforzare la gamma e lanciare 23 nuovi modelli entro il 2025″.

Il manager portoghese ha inoltre dichiarato che il 35% dei ruoli di responsabilità sarà delle donne ed ha infine accennato al mercato europeo ed alle fabbriche italiane: “Per gli stabilimenti italiani vale la stessa risposta che vale per quelli francesi, tedeschi, spagnoli. Noi siamo in una posizione offensiva per quanto riguarda i prodotti, le tecnologie, gli investimenti.

Il punto è la dimensione del mercato europeo, ora è di 15 milioni di unità, prima del Covid era a 18 milioni.

Se continua a scendere non è tanto un problema di Stellantis, quanto di tutta Europa”.

Altri punti toccati dal piano riguardano:

  • il problema del taglio dei costi richiesto dall’elettrificazione della produzione in Europa;
  • la riduzione del 50% dei costi di distribuzione delle vetture in Europa;
  • la richiesta all’Europa di indicare con chiarezza che tipo di mobilità intende sviluppare in modo da poter indirizzare senza sprechi le strategie del settore automotive;
  • la richiesta di riduzione dei dazi sull’acciaio.

Non vanno comunque taciute le difficoltà contingenti derivanti da Covid e, negli ultimi giorni, dalla guerra in Ucraina, a partire dal fatto che il taglio dei costi potrebbe tradursi in una generalizzata riduzione della forza lavoro: in Francia sarebbero a rischio i posti di lavoro nello stabilimento di Tremery, di 3.500 dipendenti e in Spagna sono state bloccate 600 nuove assunzioni  mentre la produzione si sta fermando in altri stabilimenti europei; quanto al nostro Paese, va registrata la difficile situazione dello stabilimento di Melfi ed in altri stabilimenti europei a causa della crisi dei chip e della carenza di semiconduttori che ha portato allo stop alla produzione dello stabilimento potentino. Infine le conseguenze della guerra in Ucraina in tema di rifornimenti di materie prime, interrotti a causa dell’ingresso nel paese delle truppe russe e dei bombardamenti di identica matrice; il problema di rilevanza tale da aver richiesto la costituzione di una specifica task-force; al tempo stesso Stellantis ha confermato che rispetterà le sanzioni contro la Russia.

[ Redazione Motori360 ]

Photo: Stephane Sby Balmy