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Mercato auto in Italia ad aprile: -4,6%, ma non è un’inversione di tendenza

Ad aprile il mercato auto italiano ha registrato una flessione dopo mesi di crescita costante: -4,6%, Secondo gli esperti però non si tratta di un’inversione di tendenza, il calo delle immatricolazioni è stato causato dai due giorni lavorativi in meno. Un’analisi del mercato e un focus sulle autoimmatricolazioni, che continuano a crescere

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È stato un aprile con il segno meno per il mercato auto italiano. Il mese che si è appena concluso ha registrato 160.359 immatricolazioni, il 4,6% in meno rispetto allo stesso mese del 2016. Secondo molti operatori del settore, la diminuzione del numero di immatricolazioni di automobili si spiega con le peculiarità del mese appena trascorso: due giorni lavorativi in meno rispetto ad aprile 2016 e i due ponti, 25 aprile e primo maggio, ravvicinati.

Tenendo presente che un giorno lavorativo in meno pesa circa 4 punti e mezzo sul totale mensile, senza le festività aprile avrebbe potuto raggiungere una crescita tra il 4 e il 5%, in linea con l’andamento di questa prima parte di 2017.

Auto a km zero falsano il mercato

C’è un dato – però – che deve far riflettere: come ha evidenziato il prof. Pier Luigi del Viscovo, in un aprile che ha perso 18.000 immatricolazioni a cliente privato rispetto allo stesso mese del 2016 (passate da 105.000 a 87.000), fanno da contraltare le 12.000 immatricolazioni in più di auto a km zero, che hanno raggiunto le 47.000 totali unità rispetto alle 35.000 di aprile 2016. È una distorsione che falsa il mercato, perché si tratta di auto immatricolate ai Concessionari o alle Case auto, dunque acquisti non reali.

Il dato negativo di aprile non pregiudica il trend del primo quadrimestre: da gennaio ad aprile le immatricolazioni sono comunque cresciute del 7,96% in Italia, a quota 743.321. Per la maggior parte degli analisti, nonostante lo stop di aprile, le stime di crescita per questo 2017 restano confermate.

I risultati del settore auto ad aprile seguono un primo trimestre dell’anno partito con piena accelerazione, con le immatricolazioni cresciute dell’11,93% rispetto allo stesso periodo del 2016 e un mese di marzo da record, con il mercato cresciuto di oltre il 18%.

Immatricolazioni autovetture in Italia (ANFIA)

Immatricolazioni autovetture in Italia (ANFIA)

Il Gruppo Fiat Chrysler accusa il colpo e segna un calo del 4,02%, da 48.846 a 46.88 immatricolazioni. Considerando l’intero periodo però FCA fa leggermente meglio del mercato e tra gennaio ed aprile cresce del 9,62%, a quota 219.232 immatricolazioni, con una quota di mercato al 29,49 per cento.
Tendenzialmente, quasi tutti i brand chiudono aprile con il segno negativo. Fanno eccezione Alfa Romeo (+46,63%) grazie a Giulia e Stelvio, Maserati che raddoppia le vendite, da 108 a 221 vetture per effetto delle vendite della Levante, Renault (+13,85%), Suzuki (+26,06%) che beneficia delle vendite della Ignis, e poi BMW, Citroën, Dacia e Skoda, con aumenti compresi tra il 7,22 e l’1,98%.

Volkswagen cala di quasi 13 punti con 11.063 auto immatricolate, Peugeot perde il 7,83%, Ford chiude il mese con il 4,07% di immatricolazioni in meno, Opel segna -10,68% e Mercedes lascia sul campo oltre 7 punti percentuali.

Tra le tendenze di mercato spicca il Noleggio a Lungo Termine, soluzione alternativa all’acquisto dell’auto molto in voga nelle flotte aziendali, che sta conquistando sempre più il mercato dei privati. Dalle rilevazioni condotte dal Centro Studi Promotor risulta – infatti – che sono passati dal 14,9% del 2015 al 30,7% del 2017 i concessionari che hanno venduto a società di noleggio vetture destinate al noleggio a lungo termine per privati.

[ Andrea Tartaglia ]