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La nuova Audi TT

A ottobre in concessionaria la terza generazione delle compatte e scattanti coupé e roadster dei quattro anelli

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Dopo la prima presentazione al Salone dell’auto di Ginevra e pressoché terminata la fase di prevendita, la rinnovata TT arriva – sia in versione chiusa che aperta – negli show room Audi che inizieranno le prime consegne nel corso di ottobre.

In casa Audi le attese sono alte dopo il fisiologico calo delle immatricolazioni dovuto ovviamente alla crisi di mercato ma anche al fatto che la seconda generazione, lanciata nel 2006, non presentava più appeal per i potenziali acquirenti in attesa, oramai da almeno un paio di anni, del nuovo modello.

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La conferma ci arriva dalla sottostante segmentazione di mercato riferita allo specifico segmento (D premium) che la TT, condivide, fra gli altri, con BMW Z4 e Mercedes-Benz SLK, suoi principali competitors:

Totale Mercato  Totale Segmento D Totale Segmento D Premium

Audi 

TT Coupé

BMWZ4 Mercedes-BenzSLK
1999  2.331.676    301.229 73.894  (3,17%)  3.989  –  3.688
2005  2.268.366   242.087      93.554  (4,12%)           311     1.282      4.227
2006  2.364.112      265.700         93.218  (3,94%)         822       1.337         3.356
2007  2.517.705       256.459         99.525  (3,95%)      3.009   1.230       2.179
2013 1.313.120   95.940   60.902  (4,64%)        146      323       600
2014 *  931.812      63.091       40.158  (4,31%)         71    194        156

[ (*) dati immatricolato gennaio-agosto 2014; estratto da tabella elaborata e fornita dalla stessa Audi su dati UNRAE ]

Come si può notare la TT, dall’ottimo risultato d’esordio (3.989 vetture immatricolate nel 1.999) scendeva a 311 nel 2005 per risalire a 3.009 nel 2007 (anno successivo al lancio della seconda generazione – che distanziava nettamente le sue concorrenti) e scendere alle 71 del primo semestre di quest’anno complici, come già sottolineato, crisi ed attesa di questa terza generazione.

Linea

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Linee tese addolcite da fiancate e passaruota arrotondati, le nuove TT e TTS rimangono inconfondibilmente legate alla prima TT del 1998, grazie al profilo, inconfondibile, del padiglione ed alle dimensioni che restano sempre molto contenute (lunghezza 4,18 metri, larghezza con specchietti esterni chiusi/aperti 1,83/1,96 metri, altezza 1,35, passo 2,51 metri); come sempre contribuiscono alla compattezza visiva dell’auto i ridotti sbalzi sia anteriore che posteriore.

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Il muso è caratterizzato, ormai è il family feeling Audi, dalla calandra larga e piatta la cui sottile cornice cromata ospita un’aggressiva griglia nera a listelli. I Gruppi ottici anteriori presentano anch’essi dei divisori verticali che ospitano le luci diurne e riprendono, se si guarda verso il basso, i listelli verticali inseriti all’interno dell’apertura a tutta larghezza che corre nel fascione al di sotto della calandra (disponibili a richiesta i fari a Led o – nuovi – a Matrix Led, i cui abbaglianti sono piccoli diodi luminosi singoli regolabili).

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Linee orizzontali presenti anche in coda in modo da accentuare la larghezza del corpo vettura (un tempo si diceva affettuosamente «effetto papera» per sottolineare una coda raso terra o quasi.) ulteriormente sottolineata dalla forma schiacciata e moderatamente trapezoidale dei gruppi ottici posteriori i cui listelli interni a Led riprendono il motivo dei fari anteriori; del tutto particolare, ci ha impressionato favorevolmente, la terza luce freno che, costituita da una fascia piatta inserita immediatamente al di sotto dello spigolo del cofano posteriore, non solo crea un collegamento luminoso tra i gruppi ottici posteriori (motivo di sicurezza in più sia per la TT che per le auto che la seguono) ma, quando non illuminata, sembra una modanatura scura che «allarga» e dona ulteriore sportività all’insieme.

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Tecnica

La TT terza generazione, è disponibile al momento in 3 motorizzazioni, una diesel e due benzina, tutte Euro6 e tutte caratterizzate da start&stop, sovralimentazione ed iniezione diretta (minori consumi, maggiore efficienza). Nel dettaglio:

  • La TT 2.0 TDI ultra con cambio manuale e trazione anteriore ha 184 cv (135 kW) e 380 Nm di coppia, con un consumo medio di 4,2 litri/100 km ed emissioni di CO2, nuovo record del segmento, pari a 110 g/km.
  • La TT il 2.0 TFSI eroga 230 cv (169 kW) di potenza e sviluppa 370 Nm di coppia;
  • La TTS, invece, 310 cv (228 kW) e 380 Nm. Il modello di punta scatta da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi. 

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Tanto la TT, quanto la TTS di serie abbinano il motore 2.0 TFSI ad un cambio manuale a sei marce con nuova frizione a lamelle mentre il cambio S tronic, sempre a 6 rapporti, è disponibile a richiesta; questo cambio a doppia frizione funziona ovviamente sia come manuale (tramite bilancieri al volante) che automatico; in questa modalità cambia, secondo le dichiarazione della Casa, “in modo fulmineo e senza che siano percepibili interruzioni nel flusso di potenza”; inoltre, quando il sistema «Audi drive select» è in modalità «efficiency», il cambio S tronic passa automaticamente in folle ogni qualvolta si solleva il piede dall’acceleratore.

Vale ancora rilevare che il sistema «Audi drive select» (a richiesta per la TT, di serie per la TTS):

  • integra la gestione del cambio con le modalità «comfort», «auto», «dynamic», «efficiency» e «individual»;
  • controlla inoltre il funzionamento dell’acceleratore e del servosterzo;
  • comprende anche molti altri moduli a richiesta, ivi compresi gli ammortizzatori adattivi «Audi magnetic ride» (di serie nella TTS);
  • è abbinato ad un intensificatore che assicura una diversa e più sportiva sonorità allo scarico. 

media-TTS140063_mediumLa trazione integrale permanente quattro (ottenibile a richiesta sulla nuova Audi TT 2.0 TFSI, di serie sulla TTS) è stata completamente rinnovata: in condizioni di marcia normali la frizione a lamelle a gestione elettroidraulica invia la coppia alle sole ruote anteriori, mentre in caso di bisogno può rapidamente ridistribuirla anche su quelle posteriori, questo tipo di regolazione elettronica è stato tarato in modo da conciliare divertimento e sicurezza: ad andature sportive trasferisce coppia alle ruote posteriori più rapidamente rispetto a prima, e quindi, di fatto, «spinge» TT e TTS nella traiettoria di curva impostata al volante. Su fondo stradale a basso coefficiente di attrito la trazione quattro permette di controllare la derapata in modo sicuro.

Le sospensioni anteriori a schema McPherson di questa nuova berlinetta adottano ora componenti in alluminio che riducono il peso delle masse non sospese lo sterzo, con servosterzo elettromeccanico di serie, aziona una cremagliera realizzata in modo da rendere il rapporto di trasmissione sempre più diretto con l’aumentare dei movimenti dello sterzo e la struttura a quattro bracci può assorbire separatamente le forze longitudinali e trasversali.

Grazie alla più rigida taratura delle sospensioni, l’handling della nuova Audi TT ha guadagnato in dinamismo e precisione, comportamento ancora più accentuato nella TTS, oppure in combinazione con il pacchetto sportivo S line o con l’«Audi magnetic ride», che offrono un assetto più basso di un centimetro rispetto al normale.

■ Freni / cerchi / gomme: la TTS presenta all’avantreno dischi freno alleggeriti di nuovo tipo a pinza fissa in alluminio auto ventilanti che, a seconda della motorizzazione, hanno diametri da 312 a 338 millimetri; il nuovo freno di stazionamento elettromeccanico agisce sulle ruote posteriori.

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La TT 2.0 TFSI e la TT 2.0 TDI montano di serie cerchi da 17”, ora da 8,7 chilogrammi, che montano pneumatici 225/50. La TTS «base» ha cerchi da 18” e pneumatici 245/40 ma, per una personalizzazione più spinta, la gamma include la fornitura, come optional, di formati fino ai 20 pollici.

Sicurezza

La scocca a struttura mista della TT e della TTS è una logica evoluzione dell’ASF (Audi Space Frame) basato sulla piattaforma modulare trasversale (MQB) che utilizza per la parte anteriore della vettura ed il pianale della cellula dell’abitacolo molti componenti in acciaio formato a caldo mentre la struttura della cellula passeggeri e tutti i componenti del rivestimento esterno sono in alluminio. La TT 2.0 TFSI con cambio manuale è dimagrita, rispetto alla serie precedente, di 50 kg ed ha ora una massa a vuoto (senza conducente) di soli 1.230 chilogrammi ed è questa la seconda volta consecutiva che la TT perde peso nel cambio generazionale.

Il sistema elettronico di controllo della stabilizzazione ESC, che può essere disattivato in parte o in tot, comprende tra le sue altre funzioni il bloccaggio trasversale elettronico che, a seconda delle necessità, frena opportunamente la ruota interna alla curva trasferendo coppia motrice alla ruota esterna per compensarne la perdita di aderenza.

Nella TT quattro il torque vectoring assolve la stessa funzione, integrando anche le ruote posteriori.

Interni e dotazioni

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Ovviamente innovati anche gli interni: oltre all’innovativa strumentazione digitale Audi Virtual cockpit (è alla sua prima volta nella gamma dei quattro anelli), troviamo il volante sportivo multifunzione in pelle a 3 razze, sterzo progressivo, sistema Start & Stop e l’Audi active lane assist (per 2.0 TFSI 230 cv).

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La gamma colori e materiali é stata completamente rielaborata, i sedili sportivi – più bassi dei precedenti – sono stati anche loro totalmente rivisti ed ora pesano 5 kg meno dei vecchi; a richiesta (ma di serie nella TTS) sono disponibili sedili sportivi «S» con poggiatesta integrati e fianchetti avvolgenti a regolazione pneumatica.

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Nonostante la vocazione sportiva, la TT è formalmente una 2+2 (il + 2 vale solamente per bimbi o adolescenti non particolarmente sviluppati: sorte comune alla maggior parte dei coupé 2+2 sportivi compatti) ma, se utilizzata da due soli adulti, ben si adatta all’uso quotidiano. Il vano bagagli ha un volume di 305 litri (13 in più rispetto a quello del modello precedente), che salgono a 712 a schienali posteriori abbassati.

L’abitacolo ruota attorno al pilota, che di fronte ed alla sua destra trova raggruppati strumenti e comandi parte su una plancia di sapore vagamente aeronautico e parte sul tunnel central; in particolare le bocchette di ventilazione celano nei loro perni centrali i comandi del climatizzatore e quelli delle funzioni di riscaldamento dei sedili.

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Tre le versioni disponibili per l’Italia: la Base, la S line e la Design, i cui equipaggiamenti fra l’altro comprendono.

Versione Base

■ Esterni: Cerchi in lega d’alluminio fucinato a 5 razze 8Jx17, con pneumatici 225/50 R17; Gruppi ottici posteriori a Led con luci freno adattive; proiettori Xeno plus con luci diurne a Led e «all weather lights»; spoiler posteriore estraibile manualmente tramite pulsante o automaticamente a partire da 120 km/h; terminali di scarico cromati.

■ Interni: appoggia braccia centrale anteriore regolabile in inclinazione e scorrevole in senso longitudinale, con portabicchiere ribaltabile; inserti in vernice grigio metallizzato alla consolle centrale e alle maniglie interne delle portiere; listelli sottoporta con inserti in alluminio; look alluminio ampliato nell’abitacolo con pedaliera e appoggiapiedi in acciaio inox; elementi in look alluminio all’interruttore di regolazione alzacristalli e specchietti; Sedili anteriori sportivi, in tessuto; Volante sportivo multifunzionale in pelle a 3 razze di nuova generazione; Audi virtual cockpit; Radio MMI; Sistema di controllo pressione pneumatici.

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Versione S line (+ € 3.000)

■ Esterni: assetto sportivo S line e cerchi in lega a 10 razze a V e parzialmente lucidi 8,5 Jx18 con pneumatici 245/40 R18.

■ Interni: listelli sottoporta con logo S line, interni, cruscotto e cielo abitacolo di colore nero con cuciture in contrasto, inserti in alluminio opaco spazzolato, volante sportivo multifunzionale in pelle S line a 3 razze con cuciture in contrasto e logo S line, sedili sportivi anteriori con supporto lombare a 4 vie rivestiti in tessuto Sequenz/pelle; pomello leva del cambio in pelle traforata nera; pedaliera e appoggiapiedi in acciaio inox.

Versione Design (+ € 3.700)

■ Esterni: proiettori in tecnologia Led; cerchi in lega a 5 razze doppie 8,5Jx18 con pneumatici 245/40R18;

■ Interni: climatizzatore automatico comfort; Inseriti in alluminio Drift argento; Pacchetto luci; Pacchetto portaoggetti e vano bagagli; chiave comfort; specchietto retrovisivo interno schermabile automaticamente con sensore luci/pioggia.

A queste due versioni può essere abbinato il Pacchetto Tech (+ € 4.150), composto dal sistema di navigazione MMI plus con MMI touch, dal climatizzatore automatico comfort, dal volante sportivo multifunzionale sagomato in pelle TT plus, dal sistema Audi connect, dal regolatore di velocità e dal sistema di ausilio al parcheggio posteriore.

La TT dotata di propulsore 2.0 TDI ultra da 184 cv, abbinato alla trazione anteriore e al cambio manuale a 6 rapporti, parte da 40.990 euro.

Solamente 200 euro separano la TDI dalla TT con motore 2.0 TFSI da 230 cv abbinato alla trazione anteriore e al cambio manuale a 6 rapporti, che parte infatti da 41.190 euro mentre sono 5.000 gli euro che servono per mettere in garage la medesima auto ma con trazione integrale quattro e cambio S tronic, che ha quindi un listino che parte da 46.190 euro. Le combinazioni sono moltissime ed il prezzo finale può allontanarsi, e di molto, dal prezzo base, in funzione delle versioni e dei pacchetti scelti. 

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Infotainment e cockpit

Via gli strumenti analogici ed il monitor MMI della serie precedente, ora sostituiti dal digitale «Audi virtual cockpit», con il quale chi si trova al volante può scegliere tra due possibilità di visualizzazione del display digitale da 12,3 pollici; la visualizzazione classica pone in primo piano tachimetro e contagiri rimpiccioliti, se si opta per la modalità «Infotainment», si evidenziano elementi come ad esempio la mappa di navigazione.

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Se ci si siede nella TTS avremo la possibilità di visualizzare come elemento centrale del cruscotto, il contagiri accentuando così l’affinità quell’atmosfera racing tanto presente in casa Audi.

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foto 29L’elemento di comando del sistema MMI, è anch’esso nuovo, e materialmente dotato di sei pulsanti azionabili manualmente.

Il touchpad sul lato superiore della manopola di regolazione è abbinato al sistema di navigazione MMI plus e dotato di MMI smart touch wheel, grazie al quale il guidatore può ad esempio effettuare lo zoom delle mappe di navigazione o digitare lettere e cifre.

La struttura dei menu è simile a quella di uno smartphone, compresa la funzione di ricerca. Tutte le funzioni sono accessibili con pochi clic; dai tasti laterali si accede a funzioni e opzioni posizionate in modo intelligente.

Il programma di infotainment e modulare, e parte dal sistema di navigazione MMI plus con MMI touch.  Il modulo integrativo Audi connect importa i servizi Internet personalizzati del brand grazie allo standard veloce LTE (Long Term Evolution). L’«Audi phone box» permette di connettersi al proprio cellulare mentre, infine, il Sound System di Bang&Olufsen serve l’abitacolo attraverso dodici altoparlanti.

La Roadster: TT e TTS 

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Sono del tutto simili alle Coupé, nella linea bassa e nella tecnica come negli interni e nell’infotainment, le due nuove Roadster TT e TTS che debutteranno all’imminente Salone dell’Automobile di Parigi.

roadster TT 5Ulrich Hackenberg, membro del Consiglio del Board di AUDI AG per lo Sviluppo Tecnico, nell’illustrare l’attesa versione aperta di questa nuova TT ha dichiarato che l’idea di base è stata, intuibilmente, quella “di realizzare una roadster compatta secondo chiare regole geometriche ha costituito il concetto originale di sviluppo del modello Audi TT nell’autunno 1994. Già nella sua prima generazione era un’auto sportiva a tutti gli effetti, ma con un design autentico. Con la nuova TT Roadster abbiamo voluto rinnovare con coerenza questo concetto, introducendo diverse innovazioni come l’Audi virtual cockpit, che innalzano ulteriormente l’esperienza tecnologica a bordo della vettura”.

Come la Coupé anche la Roadster di terza generazione segue quindi la scia di una consolidata tradizione di design che sembra ai nostri occhi offrire il rovesciamento del concetto, di gattopardesca memoria: non cambiare (apparentemente) nulla per cambiare tutto.

A questo punto non resta che attendere la prova…

Giovanni Notaro