Home > DueRuote > Un viaggio in sella ad un «Ciao» sui colli più alti d’Europa

Un viaggio in sella ad un «Ciao» sui colli più alti d’Europa

Nuova impresa per Henry Favre, che dopo aver girato l’Italia in motorino e raggiunto Capo Nord con un Ape Piaggio è salito sui passi più alti d’Europa superando 9.820 metri di dislivello. Non con una moto da viaggio ma un Ciao Piaggio

Il Cinquantino apertura

Dopo il grande seguito e successo del viaggio Aosta Capo Nord in Ape e del relativo documentario «cAPEnorth», Henry Favre ha pubblicato «Il Cinquantino», il cortometraggio della sua nuova avventura.
Henry, ragazzo ventenne con l’innata passione per i motori e per i viaggi, ha una convinzione incrollabile: si può viaggiare con qualsiasi mezzo si abbia a disposizione.

Forte di questa fede ha deciso di affrontare un viaggio di 9.820 metri di dislivello sui valichi di montagna più alti d’Europa, le tappe fisse più importanti per qualsiasi motociclista.
Non a bordo di una moto da strada o di una potente moto da viaggio. Bensì a bordo di un Ciao Piaggio.

Il Cinquantino 2 Ape

«Il Cinquantino», filmato nuovamente dalle videocamere di Grobeshaus proprio come lo era stato per cAPEnorth, è il primo video di introduzione di ciò che sarà la web series H-Ventura, una nuova ed avvincente web series dedicata ai viaggi di avventura nel mondo con i mezzi più scomodi e anomali che si possano immaginare.
Si tratterà di due viaggi all’anno e la prima grande impresa partirà a gennaio 2017, il sito web dedicato è il seguente: http://www.h-ventura.com/

Intanto, però, solo per dare un assaggio di ciò che si potrà vedere il prossimo anno, la produzione Grobeshaus insieme ad Henry Favre hanno dato vita a «Il Cinquantino».
Il video, realizzato interamente in formato 4K, è visionabile sulla pagina di Vimeo:

Il Cinquantino from Grobeshaus Productions on Vimeo.

Su e giù da alcuni dei colli più alti d’Europa Henry, in sella ad una delle «due ruote» italiane più icone – il Ciao Piaggio – ha valicato ben 8 colli, tra l’Italia e la Francia, in cinque giorni consecutivi di viaggio.

Il totale di metri di dislivello positivi è stato di 9.820 metri, mentre il totale di metri di dislivello negativi è nuovamente di 9.820 metri.

L’aspetto particolare è che il numero di dislivelli, positivi e negativi, è esattamente il medesimo, pur avendo percorso strade e valichi differenti, sia all’andata che al ritorno.

L’intera avventura è partita e si è conclusa in Valle Stretta (1.670 mslm), una valle franco-italiana nel Comune di Bardonecchia.

Il Cinquantino 3
Questi sono i colli che Henry Favre ha affrontato con il suo Ciao:

  • Partendo, come è stato detto, dalla Valle Stretta, si è raggiunto il Colle del Sommeiller (2.993 mslm), un colle con solo dei tratti iniziali di strada asfaltata, mentre la maggior parte del tracciato è a sfondo sterrato, con una pendenza del 13%.
  • Col de l’Echelle (1.762 mslm) colle che segna il confine tra Italia e Francia.
  • Col du Lautaret (2.058 mslm) sulle Alpi del delfinato.
  • Col du Galibier (2.646 mslm) il colle più alto che sia mai stato percorso dal Tour de France.
  • Colle delle Finestre (2.176 mslm) con una pendenza stradale del 12,5%.
  • Colle del Moncenisio (2.083 mslm) un colle lungo 40,5 chilometri che collega Susa a Lanslebourg.
  • Col de l’Iseran (2.770 mslm) il passo stradale più alto di tutta l’Europa, una tappa d’obbligo per tutti i motociclisti e gli amanti di motori.Sono state scelte queste specifiche mete perchè sono un punto fermo, la Mecca, se così possiamo dire, per tutti i motociclisti e per tutti gli appassionati di viaggi e motori.
    Valichi e colli che qualsiasi motociclista almeno una volta nella vita deve aver percorso.

L’idea di realizzare «Il Cinquantino» è mossa dal medesimo scopo che ha portato Grobeshaus a realizzare Aosta Capo Nord in Ape e il relativo documentario cAPEnorth, ovvero far capire quanto basti poco per poter viaggiare.

cAPEnorth from Grobeshaus Productions on Vimeo.

Il Cinquantino 1

Anche con un semplice Ciao, che spesso viene usato nelle strade di paese solo per andare a comperare il pane, è possibile andar per colli e valichi importanti, affrontati generalmente con moto da strada o da viaggio.
Anche con un Ciao, tutti questi metri di dislivello sono possibili da compiere, certo, però, in modo più lento e tranquillo.

Una delle cose che Henry ha apprezzato maggiormente, una volta arrivato in cima, è che moltissimi motociclisti erano decisamente affascinati nel vedere un Ciao, guidato da un ragazzo, arrivare a 2.000 e passa metri di altezza, proprio come lo erano arrivate le loro moto.

E lo scopo era proprio questo.
Far capire, nuovamente, quanto poco basti per poter viaggiare.

Con un viaggio di questo tipo non sono però mancati alcuni inconvenienti legati ad aspetti meteorologici, come pioggia, neve e grandine, trovati percorrendo alcuni valichi, e intoppi dovuti al funzionamento del Ciao, come la rottura della frizione, in particolare della bronzina dei correttori di coppia.

Il Cinquantino 1 Ciao

Piccola descrizione del Ciao utilizzato

Si tratta di un Ciao 50 cc a puntine, con 12/12 di carburatore. Variatore con i rulli alleggeriti, in modo da creare un mezzo più lento ma maggiormente adatto a percorrere salite impervie. Sella mono molla, probabilmente la versione più rigida e scomoda. Cerchi e raggi da ‘17, che comportano una certa instabilità oltre i 30 km/h. Un mezzo abbastanza lento e decisamente poco adatto a percorrere strade non asfaltate.

[ Andrea Tartaglia ]