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Toyota ci riprova con la terza serie Yaris: +bella, -consumi, -CO2


La terza serie di Yaris, invece, dovrà vedersela con un mercato pigro e malaticcio, e le previsioni di Toyota Italia sono di 35.000 unità l’anno, anche se la nuova Yaris di cose da raccontare ne ha molte.
Rivista profondamente nell’estetica, oggi ha una linea che non smentisce le prime due versioni, ma mostra una maggiore personalità grazie a pochi accorgimenti che la impreziosiscono. Diversa la parte frontale, con i proiettori allungati secondo le tendenze trendy più recenti, una calandra a “V” sottile che li raccorda e uno spoiler anteriore che ingloba una “bocca” per convogliare l’aria esterna nel vano motore.
Anche la coda ha ora un maggiore armonia di forme, con i gruppi ottici lineari e semplici, ma gradevoli e funzionali, e il vano bagagli (minimo 286 litri con i sedili in posizione verticale) che guadagna in volume sulla serie precedente, pur con un’auto che misura 3,88 metri fuori tutto.
All’interno l’abitabilità è migliorata grazie a nuove forme dei sedili, ma quello che ha guadagnato di più dalla terza edizione di Yaris è proprio il posto di guida: ergonomico, con un volante che si impugna facilmente e il cambio sempre a portata di mano. Curiosa l’adozione di un tergicristallo monospazzola, montato però su pantografo e in grado di pulire perfettamente un’ampia superficie di parabrezza.
Tre i motori a disposizione, un 1000 a benzina da 69 cavalli abbinato ad manuale a 5 marce, un 1300 da 99 Cv con un manuale 6 marce oppure un automatico e un diesel 1400 con 90 cavalli, ma senza dubbio con la coppia più pronta di tutti.
Bassi i consumi dichiarati dalla casa, sempre intorno ai 20 chilometri per litro, e contenute le emissioni, gradevole anche il comportamento su strada della Yaris 2012, che ha un assetto dalla giusta morbidezza per non dimenticare il comfort, ma impeccabile nelle traiettorie e pronto nelle risposte allo sterzo. Trattandosi poi di una cittadina l’assenza di una versione più potente non si nota troppo.
Yaris verrà commercializzata con un tradizionale porte aperte di metà ottobre a partire da 11.050 euro, con cui si comprerebbe (condizionale d’obbligo, visto che le versioni di attacco non esistono quasi mai nella realtà, servono solo a “fare il prezzo”) una 3 porte con il motore 1.000. Punto di forza per Toyota, invece, i 13.900 euro per la 5 porte con motore da un litro, esattamente come per la più simile versione disponibile oggi, quindi senza aumento di prezzo.
Un vantaggio di cui la casa delle tre ellissi potrà profittare in relazione a quante Yaris potranno arrivare in Italia, ma il terremoto in Giappone è già solo un ricordo…..