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Suzuki: salvaguardia dell’ambiente con il suo «Environmental & Social Report 2014»

La documentazione evidenzia un lavoro effettuato sull’intero processo costruttivo, dalle nuove tecnologie impiegate sui prodotti fino alle politiche che regolamentano le sedi produttive, oltre agli investimenti sulla sensibilizzazione dei giovani e della comunità.

Fin dal 2002, attraverso il Suzuki Environmental Committee (un Comitato interno ad hoc per i temi ambientali), il Gruppo ha stabilito delle linee guida sull’inquinamento riassunte nella «Carta mondiale per l’ambiente» e certificando le proprie strategie di business rivolte alla tutela della natura con il marchio Suzuki Green.

Questa iniziativa ha generato il Suzuki Environmental Plan 2015 e Suzuki Biodiversity Protection Guideline e la Suzuki Biodiversity Protection Guideline; il primo mira ad una significativa riduzione delle emissioni di CO2 attraverso la progettazione di veicoli sempre meno inquinanti, ad investire sull’energia rinnovabile per alimentare i propri stabilimenti ed a ricorrere in sempre maggiore misura a fonti alternative e azioni strutturate di riciclo dei materiali; il secondo ha invece tra i suoi principali scopi quello di preservare la biodiversità dell’habitat impegnandosi nella ricerca e nello sviluppo di mezzi eco-friendly. Il filo conduttore di queste iniziative si riassume in un concetto di mobilità che sia davvero sostenibile, in tutte le fasi della produzione.

L’Environmental&Social Report 2014 evidenzia quindi i risultati ottenuti lo scorso anno, le azioni e l’impegno della Casa in relazione alle emissioni di «gas serra» operate in tutta la filiera, dall’acquisto dei componenti e delle materie prime fino alla creazione ed al mantenimento degli stabilimenti produttivi nel mondo, con grande attenzione rivolta anche allo smaltimento dei rifiuti potenzialmente inquinanti ed al riciclo dei materiali.

Inoltre nel documento Suzuki Green Technology l’Azienda definisce i capisaldi dell’intero processo evolutivo delle sue auto, a partire dall’impiego di propulsori benzina e diesel di nuova concezione (obiettivo 2020 + 40% dell’efficienza termica) ed in parallelo un sempre maggior ricorso a sistemi di impiego dell’energia elettrica:

Il sistema Ene-Charge, che immagazzina l’energia prodotta in frenata e decelerazione, sarà impiegato sinergicamente alla tecnologia ISG (Integrated Starter Generator), capace di creare nell’immediato una «ibridazione» dei veicoli senza l’impiego di un vero e proprio motore elettrico.

L’evoluzione di questi sistemi e della tecnologia legata agli accumulatori di energia, porterà in futuro alla realizzazione di veicoli elettrici di dimensioni crescenti, di vetture plug-in e alimentate a celle a combustibile, fino ad arrivare così alla mobilità totalmente elettrica.