CorriDoor rappresenta un progetto di rottura in tema di autonomia dell’auto elettrica; sappiamo tutti che il primo fattore che inibisce la diffusione dell’auto elettrica è la scarsa autonomia e quindi i nostri cugini francesi hanno pensato bene di estendere l’autonomia che ancora non c’è moltiplicando capillarmente e molto rapidamente i punti di approvvigionamento dell’energia due dei quali CorriDoor sono state attivate nelle aree di sosta del gruppo SANEF: Bosgouet Nord (autostrada A13) e Tardenois Nord (autostrada A4).
Entro dicembre 2015 ben 200 nuovi punti di ricarica rapida saranno installati sulle principali direttrici delle reti autostradali dei gruppi SANEF (SANEF, SAPN), partner associato al progetto fin dall’inizio, APRR e Vinci Autoroutes (ASF, COFIROUTE, ESCOTA) e nei centri commerciali di prossimità.
Installate ogni 80 km, le colonnine CorriDoor rendono possibili gli spostamenti extraurbani, eliminando uno dei freni (attuali elevati costi di acquisto a parte) allo sviluppo della mobilità elettrica.
La ricarica all’80% con CorriDoor si esegue in meno di 30 minuti su qualsiasi tipo di auto elettrica grazie alla compatibilità delle colonnine con tutte le marche di veicoli elettrici presenti sul mercato.
Sodetrel, operatore di mobilità, propone la ricarica sulla rete CorriDoor grazie al suo Pass Sodetrel, un badge di accesso disponibile sul sito sodetrelmobilite. fr o nelle boutique delle stazioni di servizio attrezzate. Gli abbonati di altri operatori potranno, a loro volta, accedere alla rete CorriDoor e ricaricare la loro auto, poiché le colonnine sono interoperabili.
Grazie al feedback del progetto e agli studi realizzati da ParisTech, CorriDoor consentirà di maturare esperienza circa le attese dei clienti del servizio di ricarica, la fattibilità economica e i business model ed infine sulle condizioni di implementazione di una rete infrastrutturale di ricarica interconnessa ed interoperabile in Europa.
Cofinanziato al 50% dal programma della rete di trasporti transeuropea (RTET), CorriDoor è un progetto realizzato da un consorzio composto da 7 partner (EDF, S.A. e la sua filiale Sodetrel, Renault, Nissan, BMW, Volkswagen, ParisTech (dodici istituti universitari privati «Grande Ecole» di ingegneria e commercio).
Quand’è che potremo assistere in Italia alla «virtuosa» unione fra pubblico e privato ed al veloce attuarsi di progetti studiati bene ed a costi corretti? In Francia – ne siamo sicuri – questo progetto una volta a regime contribuirà sensibilmente, anche se in tempi medio/lunghi, allo sviluppo del mercato dell’auto elettrica; se poi – una volta a regime la rete distributiva – dovessero arrivare degli incentivi, ecco che Renault, Nissan, BMW e Volkswagen sarebbero le prime a rientrare degli investimenti e non solo.
E in Italia continuiamo con metano e GPL, continuando a legarci, malgrado gli ultimi ritrovamenti sul territorio nazionale, ad approvvigionamenti energetici dall’estero…