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Peugeot 2008 DKR destinazione Dakar

Un dream team in equilibrio fra passato, presente e futuro, contenuti tecnici da Leone… e piloti da urlo 

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Dopo aver abbandonato, a causa degli elevatissimi costi di gestione, l’endurance all’inizio del 2012, Peugeot ha deciso di mettersi in gioco in singoli eventi di grande contenuto tecnico-agonistico oltre che grande fascino e risonanza mediatica. Ecco quindi il ritorno vincente alla Pikes Peak con la 208 T16 guidata da Sébastien Loeb ed oggi alla Dakar 2015 assieme alla Red Bull ed alla Total, che già avevano affiancato la casa del Leone ne «la gara fra le nuvole».

Per la Dakar ci si giocherà tutto dal 4 al 17 gennaio 2015 fra Argentina, Bolivia e Cile, ma già alla fine di novembre i veicoli dovranno essere imbarcati alla volta di Buenos Aires: per allora tutto dovrà già essere stato testato e messo a punto. Tempo poco, pressione tanta, adrenalina a fiumi: così si lavora nel mondo delle corse (ancor di più per la Dakar) e la Peugeot lo sa bene da tempo.

Per la casa del Leone si tratta in realtà di un ritorno, dopo ben 27 anni dalla vittoria con la 205 Turbo 16 Grand Raid, per il quale è stato realizzato un mezzo del tutto particolare: il prototipo 2008 DKR a due ruote motrici, una scelta in controtendenza rispetto alle caratteristiche tecniche della maggior parte della concorrenza. 

Peugeot 2008 DKR and 205 T16

Ed ecco il filmato ufficiale realizzato dalla stessa Peugeot:

http://www.youtube.com/watch?v=o_o9RfvFj1g

La vettura

L’auto base individuata dal Marketing Peugeot e dal Team di progetto per questa nuova avventura è il crossover 2008, dal quale il prototipo «DKR», a parte un certo family feeling, si differenzia totalmente. In realtà siamo di fronte, secondo quanto dichiarato da Jean-Christophe Pailler, Capo progetto di Peugeot Sport, “ad una reinterpretazione della 2008 basata su un capitolato molto preciso che stabiliva le dimensioni fondamentali, il volume interno, la dimensione delle ruote, gli scuotimenti delle sospensioni e alcuni dati aerodinamici provenienti dalle simulazioni”; il tutto condizionato dai vincoli imposti dalla competizione.

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Non è stato facile far convivere i dogmi tecnici del regolamento con i codici stilistici Peugeot e per giungere a questo, continua Pailler “Abbiamo pesato i benefici ed i problemi delle diverse soluzioni e alla fine abbiamo optato per un approccio differente rispetto a quello della concorrenza. Le due ruote motrici, per esempio, ci hanno permesso di montare delle gomme più grandi (la 2008 DKR è equipaggiata con pneumatici Michelin di 37 pollici di diametro, ossia quasi 94 cm), ma anche di aumentare le possibilità di regolazione delle sospensioni”. 

pneu 1La scelta delle due ruote motrici deriva dalla capacità di questo tipo di trasmissione di galleggiare sulla sabbia, e di avanzare quindi velocemente, grazie anche alla possibilità di adottare ruote più grandi (da 37”) e sospensioni dall’escursione particolarmente ampia.

Tra settembre 2013 e gennaio 2014 il Centro Stile Peugeot e Peugeot Sport hanno lavorato in sinergia adattando per quanto possibile lo stile del prototipo al family feeling della 2008; certamente la versione DKR vista di fianco proprio non ricorda l’auto alla quale si ispira, prima di tutto per le due porte (Giovanni Rizzo, designer degli esterni della 2008 DKR, ha dichiarato che l’auto potrebbe prefigurare “….una possibile 2008 Coupé”), poi per la presenza dell’alettone posteriore in pieno stile 205 Turbo 16 Grand Raid ed infine per i diversi altezza da terra ed angolo d’attacco anteriore; in particolare molto si è studiato su quest’ultimo aspetto. Michaël Trouvé, responsabile della silhouette al Centro Stile Peugeot ha infatti sottolineato che “A causa delle capacità in fuoristrada dovute alle difficoltà che i nostri piloti devono affrontare nelle prove sportive, l’angolo di approccio è molto verticale. Questo comporta uno sbalzo molto ridotto e dunque linee del frontale molto diverse da quelle della versione di serie. L’équipe tecnica ha riposizionato alcuni elementi che potevano creare dei vincoli. Ci ha dunque lasciato un margine di libertà per disegnare un frontale che fosse, quanto più possibile, l’espressione della 2008″. 

I piloti

La Dakar è roba da veterani, gente pronta a battersi e che sa farlo con tattica, astuzia, esperienza e grinta, il tutto condito da forma fisica e mentale eccellenti; ed ecco quindi che Peugeot ha puntato su velocità, affidabilità ed esperienza, ovvero sull’ex motociclista francese Cyril Despres (Dakar: 5 vittorie in moto), Stéphane Peterhansel plurivittorioso, alla Dakar sia sulle 2 che sulle 4 ruote (6 e 5 vittorie) ed il non meno esperto Carlos Sainz, vincitore nel 2010 con la Volkswagen che, da profondo conoscitore della gara e di buggyes a due ruote motrici, ha commentato: “Dopo aver disputato le ultime due edizioni della Dakar con una vettura a due ruote motrici, sono convinto che sia la soluzione più adatta a vincere la gara”.

Una scherzosa anteprima

soap box 2

E domenica scorsa si è avuta una gustosa anticipazione, coincisa con la pratica ufficializzazione dell’ingaggio di Peterhansel, in occasione di una soap-box race organizzata dalla Red Bull, nella quale si è visto il pilota, oramai ex Mini dal 17 di questo mese, vestire i colori Peugeot assieme al compagno Cyril Despres che sul proprio sito ha pubblicato il seguente filmato: http://www.cyrildespres.com/web/en/news-en/first-taste-of-peugeot-machinery-with-2008-dkr-%E2%80%93-the-soapbox-edition-2-1916.

Giovanni Notaro