La sospensione dal 1° agosto al 10 settembre degli esami per la patente nautica alla Capitaneria di Porto di Pescara, dovuto al maggior impiego del personale militare nelle attività di controllo in mare, sta provocando non pochi disagi alle scuole nautiche del territorio. Gli iscritti ai corsi, infatti, saranno costretti a sostenere gli esami in autunno, con proteste nei confronti dei titolari delle agenzie presso le quali si sono iscritti.
Un’interruzione dei servizi è inammissibile, secondo la Confarca, Confederazione che tutela gli interessi delle scuole nautiche italiane: “Questa situazione si registra non soltanto Pescara – denuncia il segretario nazionale della sezione nautica della Confarca, Adolfo D’Angelo – Il problema della sospensione agostana di alcune attività da parte delle Capitanerie è estremamente diffuso, arrecando non pochi problemi nello svolgimento delle attività amministrative che vengono spesso sospese per periodi inaccettabili”.
“Garantire la sicurezza in mare con un maggior numero di militari è sacrosanto – conclude D’Angelo – ma l’interruzione del servizio al cittadino è inammissibile. Ecco perché noi della Confarca da tempo auspichiamo che dal Comando Generale della Capitaneria vengano dirottate risorse umane per sopperire a tale mancanza, soprattutto nei distretti in cui vi è il maggior numero di richieste durante l’estate”.