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Nuova smart forfour 90 cv: Classe A in scala ridotta

Lunga solo 3,49 metri, larga 1,66 e alta 1,55 smart forfour attualizza molti dei temi che hanno fatto amare la prima generazione della Classe A da tantissime italiane

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Della smart si può dire di tutto ma non che non abbia rivoluzionato il concetto di mobilità urbana e questo sin dal 1998. Oggi 2015 – a distanza quindi di poco più di 16 anni – ecco arrivare la nuova generazione di forfour, una quattro posti a vocazione cittadina ma non solo, lunga meno di 3 metri e mezzo.

È ovvio – e positivo – che molti elementi di questa nuova forfour (proiettori e calandra ma soprattutto la cellula di sicurezza tridion, un po’ più lunga in questa versione 4P) sono condivisi con con la più piccola fortwo esattamente come la collocazione del motore, posteriore in modo da aumentare lo spazio a bordo.

Esterni

Sbalzi anteriori-posteriori assai ridotti: vista lateralmente smart forfour è – letteralmente – una fortwo allungata con porta aggiuntiva, la cui linea del tetto scende nella parte posteriore in stile coupé.

Simpatico il frontale, caratterizzato dalla mascherina rientrante con griglia a nido d’ape e logo smart centrale rivisitato (che si può avere in tinta o a contrasto con i pannelli della carrozzeria) e dalla seconda griglia raffreddamento black incorporata al paraurti e sempre a nido d’ape. La carreggiata anteriore ampliata di ben 10 cm conferisce maggiore grinta al muso ma, soprattutto, maggiori tenuta e maneggevolezza

I proiettori anteriori romboidali, leggermente smussati verso l’alto, ben si raccordano con il cofano, che dal parabrezza scende verso il basso incuneandosi fra loro; i gruppi ottici posteriori romboidali, direttamente inseriti nella cellula tridion, ricordano la prima generazione smart e, insieme alla carreggiata maggiorata dell’asse posteriore, accentuano lo sviluppo in larghezza della coda mentre il portellone posteriore monoblocco con apertura verso l’alto permette di caricare con maggiore comodità il profondo bagagliaio della forfour.

Circa 40, infine, sono le combinazioni cromatiche possibili tra bodypanel e cellula tridion, grazie anche a nuovi colori quali moon white (opaco), lava orange (metallizzato) e hazel brown (metallizzato), da abbinare a contrasto con le nuove colorazioni della cellula tridion cool silver (metallizzato) e lava orange (metallizzato). 

Interni

La plancia si compone di una sezione esterna che, a richiesta, può essere rivestita in tessuto e da un’ampia parte concava all’interno mentre la strumentazione e l’unità di infotainment con autoradio/ navigatore sono state collocate in posizione avanzata, come sospesi.

Il look della strumentazione reinterpreta quella della precedente generazione smart: nuovo il design sia delle bocchette sferiche di aerazione e sia della particolare unità di comando della climatizzazione che, collocata in posizione centrale, consta di una scala al centro sulla quale può impostare la temperatura desiderata mediante una lente traslabile.

Anche il centro di infotainment appare come sospeso ed è caratterizzato da un design che si richiama allo stile tipico dei moderni dispositivi elettronici di consumo mentre il volante a tre razze consente – nella versione multifunzione a richiesta – di comandare l’unità che racchiude autoradio e navigatore al centro della plancia portastrumenti.

La scelta di colori e materiali, e le scelte relative agli equipaggiamenti ed alle personalizzazioni, sottolineano il carattere giovanile e sbarazzino di questa nuova generazione smart. I sedili anteriori sportivi, dai profili accentuati, sono realizzati in versione integrale.

 

Ma smart forfour si distingue per lo studio nella gestione degli spazi: a dispetto delle ridotte dimensioni esterne, forfour è in grado di ospitare comodamente fino a quattro passeggeri e relativi bagagli con volumi e flessibilità di carico mai visti prima nel segmento; ad esempio lo schienale del sedile lato passeggero è ribaltabile (di serie anche su fortwo) e questo permette di disporre di un piano di carico lungo 2,22 metri (non poco su una vettura da 3,49 m); il bagagliaio ha una capacità standard di 315 litri che, reclinando il divano posteriore, arriva sino a 975 litri (superficie di carico 1.285 x 996 mm) ulteriormente ampliabile in altezza di ben 12 cm grazie all’abbassamento del divano posteriore (sedili ready space disponibili a richiesta). Le porte posteriori, con un raggio di apertura di quasi 90°, favoriscono l’accesso e l’uscita dall’abitacolo, facilitano il carico di oggetti ingombranti e agevolano le operazioni di montaggio dei seggiolini per bambini. 

Versioni

Sul nostro mercato smart forfour Italia è disponibile in cinque versioni che, già dall’entrylevel, presentano interessanti dotazioni ovviamente sempre più complete man mano che si sale di livello (i prezzi della nuova forfour partono da 12.640 euro della 60 Youngster).

● Youngster: come sottolineato dal nome, si rivolge ai più giovani che potranno ascoltare la musica dal proprio smartphone e comunicare, grazie al vivavoce Bluetooth, senza mai staccare le mani dal volante. Cinque airbag, ESP, Crosswind, Hill Start e speed limit assist contribuiscono a garantire livelli di sicurezza unici nel segmento. Cerchi in lega e aria condizionata completano questo primo pacchetto.

● Sport edition #1: aggiunge agli equipaggiamenti della Youngster, volante e leva del cambio meccanico in pelle, tetto trasparente, cerchi da 16” Black, assetto e scarico cromato sportivo; dinamiche anche le colorazioni: tridion orange, i bodypanel Graphite Grey Metallic e gli interni bicolori Black/Orange.

● Passion: è dedicata alle signore. Colorata, glamour ed elegante, all’interno aggiunge agli equipaggiamenti già presenti sulla Youngster, volante e leva cambio in pelle, sedili Black/Orange e schermo multifunzione a colori con trip computer ma la lista è un po’ più lunga… Gli esterni offrono il tetto trasparente, i cerchi in lega Bicolor da 15” con finitura a specchio, il tridion silver.

● Proxy: arricchisce gli equipaggiamenti della sport edition #1 con interni in pelle eco e tessuto bianco/blue marine e smartphone integration. Lo sport pack comprende cerchi in lega Bicolor da 16” con finitura a specchio, l’assetto sport e il tetto trasparente ai quali si aggiunge il Lane keeping assist che avvisa del superamento della linea di mezzeria.

● Prime: e qui siamo arrivati al top. Mentre all’esterno si notano i cerchi in lega bicolore con finitura a specchio ed i fari C-Led, classe e sostanza si trovano all’interno: agli equipaggiamenti della versione passion si aggiungono i pratici sensori posteriori per facilitare i parcheggi, e l’interazione di radar e telecamere per allertare il guidatore in caso di rischio di collisione con il veicolo che precede o transita nell’altra corsia. All’interno troviamo in più i sedili riscaldabili in pelle, il color display, lo smartphone integration, la navigazione in tempo reale e i comandi intuitivi del touchscreen. Smart offre inoltre per la prima volta il JBL Soundsystem, che grazie ad un amplificatore DSP a 8 canali (da 320 W) e 12 altoparlanti ad elevate prestazioni, genera un suono di grande intensità. Inoltre, smart offre gratuitamente la app «smart cross connect», ricca di funzioni da utilizzare durante il viaggio e fuori dalle vetture. 

Tecnica

Tre i propulsori disponibili:

45 kW/ 61 cv: è un aspirato da 999 cc, pensato per i neopatentati. Disponibile unicamente con il cambio manuale e nelle versioni Youngster e – in esclusiva – black passion.

52 kW/ 71 cv: anche questo aspirato, grazie ad una coppia (91 Nm a 2.850 giri/min) già rispondente dai 1.000 giri/min consente una guida in marcia alta, anche nel traffico urbano, conseguendo consumi estremamente contenuti.

66 kW/ 90 cv, turbo (nuovo). Questo propulsore turbo da 898 cc interamente in alluminio e caratterizzato dal rapporto alesaggio-corsa 1:1 (motore «quadro»), sviluppa una coppia massima di 135 Nm a 2.500 giri/min. Il nuovo turbocompressore dispone di una valvola wastegate controllata elettronicamente, che consente di aumentare la dinamica del motore e ridurre al tempo stesso i consumi, grazie anche al dispositivo automatico start/stop. Altre particolari soluzioni tecniche quali il controllo variabile della turbolenza e la regolazione variabile delle valvole di aspirazione concorrono all’abbattimento di consumi ed emissioni senza penalizzare il brio del mezzo.

Con la nuova motorizzazione da novanta cavalli torniamo a parlare alle tantissime donne che hanno amato la prima generazione di Classe A”, ha dichiarato Fabrizio Barra, Direttore smart in Mercedes-Benz ItaliaCompatta e spaziosa, divertente da guidare e attenta ai consumi: la nuova forfour sarà la scelta ideale per chi ha bisogno delle cinque porte in città e non vuole rinunciare ai valori che da sempre distinguono il marchio smart”.

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In attesa del cambio automatico a doppia frizione twinamic, in arrivo per la prossima estate, smart forfour è oggi disponibile con cambio manuale a cinque marce con differenziale integrato, ingranaggi ad attrito ottimizzato ed un sistema di comando mediante tiranti che consente innesti sportivi e precisi. Sotto il profilo della guidabilità e della maneggevolezza, va detto che con un diametro di volta di 8,65 metri la nuova smart forfour vanta una capacità di sterzata migliore di quella della precedente generazione di fortwo (8,75 metri).

Il team di progetto ha voluto anche questa nuova smart forfour lievemente sottosterzante mantenendo la differenza di dimensioni fra pneumatici posteriori ed anteriori che, più stretti degli altri e combinati a un elevato angolo di sterzata, concorrono al ridottissimo diametro di volta dell’auto. La dinamica di marcia è assistita e controllata da ABS, ASR, ESP sistema di ausilio alla partenza in salita e Brake Assist di serie. Nuove le sospensioni anteriori McPherson con un cuscinetto a tre vie. Le sospensioni Comfort e i cuscinetti guida dei bracci trasversali incrementano il comfort di marcia, proprio come l’escursione elastica complessiva, nettamente aumentata soprattutto in fase di compressione delle sospensioni. L’efficace disaccoppiamento acustico delle molle elicoidali tra la carrozzeria e l’asse posteriore è reso possibile dall’interposizione di due inserti in elastomero ma chi desidera un assetto più dinamico, può richiedere il pacchetto sportivo optional che ribassa la vettura di 10 mm.

Lo sterzo della versione base è meccanico a cremagliera meccanico ma è disponibile anche uno sterzo diretto con rapporto di trasmissione variabile e servoassistenza elettrica. 

Sicurezza attiva

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Da Mercedes-Benz a smart: ecco un virtuoso esempio di trasferimento di tecnologia dall’alto verso il «basso». I sistemi di assistenza alla guida, fino ad oggi appannaggio delle vetture Mercedes-Benz, debuttano su smart e tra questi figurano, ad esempio:

– il sistema di assistenza in presenza di vento laterale (di serie), che si attiva a partire da 80 km/h durante la marcia in rettilineo ed in leggera curva; quando il sistema interviene in modo percettibile, nella strumentazione si accende la spia ESP;

– la funzione di avvertimento della distanza (di serie su prime) che può fare evitare i tamponamenti quando, ad esempio, ci si avvicina all’ultima auto di una coda. Anche in situazioni di traffico pericolose in strade urbane il sistema può esortare tempestivamente all’azione ed evitare quindi un incidente. Mediante un radar a medio raggio sorveglia in modo permanente la distanza e la velocità di avvicinamento al veicolo che precede ed avvisa il guidatore con due diverse modalità: se viene rilevato che la distanza di sicurezza dal veicolo che precede è troppo ridotta, sulla strumentazione si accende (livello 1) una spia di avvertimento; se l’avvicinamento diventa critico con pericolo di collisione, si attiva (livello 2) anche un segnale acustico e questa è l’ultima occasione in cui il guidatore può evitare un tamponamento, effettuando una frenata d’emergenza o una manovra di scarto mirata. La segnalazione ottica e acustica combinata è attiva tra i 7 km/h e la velocità massima in presenza di vetture in movimento/in frenata, mentre i veicoli fermi vengono rilevati quando si viaggia dai 7 ai 90 km/h.

– il lane keeping assist, (di serie su Proxy e Prime) ossia che previene i cambi involontari di corsia aiuta a evitare impatti di tale natura. Una videocamera scansiona ininterrottamente e in tempo reale le strisce di demarcazione della carreggiata ed è in grado di riconoscere le differenze di contrasto tra il manto stradale e le linee della corsia. La centralina di comando elabora i dati registrati dalla telecamera e il comportamento del guidatore, riconoscendo in tal modo se l’abbandono della carreggiata è stato volontario, ad esempio perché è stato attivato l’indicatore di direzione. Se invece si rileva un pericolo, viene emesso un avvertimento acustico e sulla strumentazione compare un simbolo ed il guidatore, preso da un attimo di distrazione o peggio da un subitaneo colpo di sonno, può recuperare la giusta direzione. 

Sicurezza passiva

In fase di simulazione, così come nei crash test reali, si è provveduto ad estendere le verifiche ben oltre i casi di collisione prescritti dalla normativa. La nuova cellula di sicurezza tridion, è stata perfezionata, insieme alla scocca, per adeguarla ai più stringenti requisiti di sicurezza dei crash test (vedi risultati di Euro NCAP) impiegando una maggiore percentuale di acciai ultraresistenti sottoposti a trattamento termico e di acciai multifase ad altissima resistenza. Questi trovano applicazione nella parete laterale e, in modo massiccio, nella sottostruttura.

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Per ottenere strutture ad alta deformazione – in grado cioè di assorbire l’energia d’urto nelle collisioni frontali – si è operato sul massimo ampliamento possibile delle zone di assorbimento e sulla maggiore efficacia nella dispersione di tali forze. Per minimizzare le conseguenze di un grave impatto frontale il nuovo supporto dell’asse anteriore è stato adeguato ai requisiti dei crash test arrivando a far intervenire anche la struttura posteriore nella fase di assorbimento dell’energia sprigionata dall’impatto in modo da convogliarne le forze nella cellula di sicurezza tridion le cui caratteristiche di resistenza impediscono deformazioni elevate mentre il serbatoio del carburante è stato collocato davanti all’asse posteriore in posizione protetta, fuori dalla zona di deformazione.

I poggiatesta lato guida e passeggero anteriore sono integrati negli schienali e, in caso di tamponamento, riducono il rischio di lesioni a carico delle vertebre cervicali; le cinture di sicurezza hanno il loro plus nel limitatore della forza di ritenuta e nel pretensionatore pirotecnico di solito appannaggio di vetture di classe superiore e sempre in tema di sistemi di ritenzione sul sedile lato passeggero e su quelli posteriori della forfour è presente il sistema di fissaggio ISOFIX del seggiolino per bambini.

Airbags: di serie lato guida e passeggero l’airbag mentre il kneebag va al guidatore come ulteriore potenziale di protezione in molte situazioni critiche; per lo stesso motivo il principio del piantone dello sterzo telescopico è stato mutuato direttamente da Mercedes-Benz. I sidebag per testa e torace, di serie, sono sistemati nello schienale del sedile lato guida e passeggero e proteggono lateralmente l’area della testa e del torace degli occupanti posteriori in caso di collisioni laterali (riduzione dell’impatto nell’area toracica e limitazione del rischio derivante dall’urto della testa contro i vetri laterali od oggetti esterni – quali pali, alberi o parti del veicolo – coinvolti nella collisione). Ed infine corpi di deformazione posizionati in modo mirato nel rivestimento delle porte proteggono il bacino.

[ Giovanni Notaro ]