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Le stelle del NAIAS

Tra novità, concept e restyling, queste le auto più intriganti presenti al Salone di Detroit

Come tradizione il primo Salone dell’Auto del 2014 apre i suoi battenti in quella che era la Capitale mondiale dell’auto: Detroit. Purtroppo quegli anni del boom dell’automobile sono finiti, ma Detroit rimane e probabilmente sarà per sempre la città simbolo delle 4 ruote made in USA.

LOGO NAIAS

Se dal punto di vista economico l’Europa stenta a decollare, gli Stati Uniti sono già usciti dalla crisi ed è per questo che tutte le Case vedono nel NAIAS una importante vetrina per presentare i loro modelli. Non tutti sono delle novità assolute, alcuni modelli sono stati già visti al Salone di Los Angeles dello scorso novembre, altri sono dei restyling, altri ancora sono presentati come Concept.

Audi Allroad Shooting Brake

Audi allroad shooting brake

Anticipando i canoni stilistici che caratterizzeranno i prossimi modelli Audi, tra i quali la nuova TT che vedremo al prossimo Salone di Ginevra, la Casa dei 4 anelli ha presentato questo concept chiamato Allroad Shooting Brake (Audi allroad shooting brake). Il corpo vettura, realizzato utilizzando sia l’alluminio che materiale plastico rinforzato con fibra di carbonio (CFRP), è lungo 4.200 mm, largo 1.850 mm e alto 1.410 mm con il passo di 2.510 mm.  I motori sono 3, uno endotermico e due elettrici. Sotto il cofano anteriore troviamo il propulsore a benzina TFSI turbo a 4 cilindri da 2 litri da 292 cv (215 kW) e 380 Nm di coppia. Accanto a questo è stato installato un motore elettrico da 40 kW (54 cv) e 270 Nm. L’altro motore elettrico lo troviamo sull’asse posteriore, al quale fornisce anche la coppia motrice, e dispone di una potenza di 85 kW (155 cv) con una coppia di 270 Nm. L’insieme di questi motori consente di disporre di una potenza totale di 408 cv e 650 Nm di coppia con la trazione integrale. Il cambio è e-S tronic a 6 rapporti. La velocità massima dichiarata è di 250 km/h con lo 0-100 coperto in 4,6 secondi. Molto buoni i dati relativi al consumo, con 1,9 l/100 km e un’autonomia di 820 km, e 45 g/km di emissioni. Le batterie da 8,8 kWh consentono di percorrere in modalità solo elettrica 50 km.

Gli interni sono molto simili a quelli della nuova TT salvo i due pulsanti – rosso e nero – sul volante per lo Start&Stop, la diversa impugnatura del pomello del cambio e la parte superiore della plancia con 3 incavi portaoggetti. 

Kia GT4 Stinger

Kia GT4 Stinger (2)

Molto appariscente questo coupé 2+2 della Casa coreana, caratterizzato da un frontale basso con due prese d’aria sul cofano, fari verticali con luci diurne Led e muscolosi passaruota. Il lunotto apribile con vetro nero si raccorda con la finitura nera della parte posteriore dove sono inseriti i gruppi ottici Led con la forma a “C”, in basso i due terminali cromati dello scarico. Il motore della GT4 Stinger è un 4 cilindri 2 litri T-GDI a benzina che eroga 315 cv, il cambio manuale a 6 rapporti trasferisce la coppia alle ruote posteriori. Molto efficace l’impianto frenante Brembo Gran Turismo specifico per vetture da competizione con dischi ventilati e pinze con 6 pistoncini in alluminio. I cerchi sono da 20” con pneumatici Pirelli P Zero.

Volvo XC coupé

Volvo Concept XC Coupè (2)

Se la Concept Coupé presentata allo scorso Salone di Francoforte voleva richiamare la P1800 coupé degli anni ’60, la Concept XC Coupé presentata a Detroit fa un omaggio all’ultima versione della storica coupé, la P1800 ES (Sport Estate) del 1973, caratterizzata dalla linea hatchback con portellone posteriore in vetro.

Questa Concept XC coupé è il secondo modello dei tre preannunciati a Francoforte con la Concept Coupé volti ad indicare quali sono i canoni stilistici dettati dal designer Thomas Ingenlath per le future vetture Volvo. Canoni che verranno mantenuti anche nel terzo modello della serie, la nuova XC 90, non più concept, che sarà presentata alla fine del 2014, probabilmente al Salone di Parigi.

Volvo Concept XC Coupè (1)

Come per la Concept Coupé, anche la Concept XC Coupé adotta l’esclusivo pianale modulabile SPA (Scalable Platform Architecture) in acciaio ad alta resistenza, che consente di aumentare ulteriormente le caratteristiche di sicurezza tipiche della Casa svedese.

Porsche 911 Targa

Porsche 911 Targa (1)

Porsche 911 Targa (2)Un richiamo al passato anche per Porsche che dopo i diversi modelli camuffati ripresi nel corso degli ultimi test al Circolo Polare artico, presenta ufficialmente la 911 Targa MY 2015, per ricordare i 50° Anniversario della 911 Targa del 1965. Da quello storico modello è stato ripreso il padiglione, caratterizzato dal roll-bar in metallo satinato a protezione dell’abitacolo.

Come nella sua antenata, il lunotto posteriore è in vetro, con il soft top sopra i passeggeri, tra il roll-bar e il parabrezza. Questa versione è disponibile sia nel modello Carrera con il motore da 3.4 litri e 350 cv che Carrera S con il 3,8 litri da 400 cv, naturalmente ambedue con il motore a 6 cilindri contrapposti. Dello stesso tipo anche il cambio manuale a 7 rapporti oppure a richiesta il PDK (Porsche Doppel Kupplung) con doppia frizione. Disponibili anche le varianti a quattro ruote motrici con la dicitura Targa 4 e Targa 4S.

Subaru WRX STI

Subaru WRX STI (1)

Logica evoluzione del modello WRX presentato al Salone di Los Angeles, la STI è la versione dal carattere più sportivo, dedicata in particolare ai rally.

Rispetto alla WRX che ha un motore turbo da 2 litri e 268 cv, la versione STI ha un motore turbo da 2,5 litri e 305 cv. Il cambio è manuale a 6 rapporti.

Subaru WRX STI (2)

Esteticamente si differenzia per i parafanghi maggiormente accentuati, il vistoso spoiler posteriore e gli eloquenti terminali di scarico, nonché per le scritte STI sulla griglia anteriore e sul cofano posteriore. Classico Subaru il colore della carrozzeria WR Blue Pearl ed i sedili sportivi in Alcantara neri.

Rispetto alla versione precedente, la STI ha una migliore distribuzione dei pesi, con il motore posizionato più in basso e maggiore peso sul posteriore. Nuove anche le sospensioni e l’impianto frenante che meglio interagisce con il DSC (Dynamics Stability Control).

Paolo Pauletta