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Le proposte dell’Associazione Motociclisti Incolumi onlus sul nuovo Codice della strada

Come ottimizzare il nuovo Codice della strada. Il Vice-Ppresidente Michele Vacca, convocato oggi, alle ore 13.00, dalla IX Commissione dei Trasporti alla Camera dei Deputati

L’Associazione Motociclisti Incolumi onlus (AMI), nella figura del Vice-Presidente Michele Vacca, è stata convocata oggi, alle ore 13.00, dalla IX Commissione dei Trasporti alla Camera dei Deputati, per illustrare le proprie proposte sul nuovo Codice della strada (CdS).

Le proposte presentate sono:

  1. costituzione di una banca dati unica nazionale delle sanzioni amministrative stradali per consentire a qualunque accertatore di individuare i trasgressori seriali e i veicoli che hanno cumulato sanzioni pecuniarie non pagate:
  2. centralizzazione dei proventi delle sanzioni stradali per gli artt. 142 (rilevazione automatica della velocità) e 40/146 (rilevamento automatico del passaggio col semaforo rosso) e redistribuzione proporzionale ai Comuni con vincolo di spesa per la sicurezza stradale;
  3. previsione espressa nell’art. 208 CdS, comma 4, della possibilità di impiegare fondi delle sanzioni per istituzione di mezzi di trasporto pubblico notturno:
  4.  blocco finanziamenti per i Comuni che non trasmettono al Ministero il resoconto di come hanno speso i proventi delle sanzioni al CdS;
  5. eliminazione dell’obbligo della segnalazione dei controlli della velocità con postazioni mobili e riduzione della distanza per le postazioni fisse in città perché attualmente non è possibile utilizzarle dove sarebbero più necessarie (centri abitati con distanza tra le intersezioni minore di 80 metri);
  6. art 143, comma 11, aggiunta delle parole “o controsenso, ovvero una rotatoria in senso contrario” alla formulazione attuale “chiunque circola contromano è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 167 a euro 665“. Tale sanzione sarebbe adeguata al pericolo, a differenza di quella di €42 senza decurtazione di punti attualmente prevista dall’articolo 7 per chi percorrere in controsenso una via a senso unico o una rotatoria;
  7. pignoramento automatico fino a un quinto del reddito di cittadinanza o altri ammortizzatori per il pagamento delle sanzioni amministrative non pagate;
  8. sequestro volto alla confisca come sanzione accessoria degli articoli 193 e 116 come vendita all’asta del veicolo se marciante e con meno di 10 anni di vita e rottamazione se non marciante o con più di 10 anni di vita in caso di omesso a pagamento della sanzione entro il 180 giorno;
  9. aumento delle sanzioni per il mancato arresto all’alt, attualmente sanzionato con una sanziona da 87 a 344€ e previsione di sanzioni accessorie come sospensione della patente e fermo del veicolo.

La storia della onlus 

L’Associazione Motociclisti Incolumi onlus (AMI) nasce nel 2003 dalle esperienze acquisite da piloti, medici, ingegneri e avvocati, nei settori dell’istruzione alla guida, della progettazione di strade, della tutela dei diritti degli utenti della strada, della prevenzione e del risk-management.

Il suo obiettivo è studiare gli incidenti stradali secondo il metodo scientifico della medicina, e il danno alla salute da essi provocato, per individuare i comportamenti atti a prevenirli. Nel 2007, con il progetto Forgiving drive, forgiving vehicles, forgiving roads vince a Madrid il «Prix Europeen De La Securite Routiere» indetto ogni anno dalla Fondazione Norauto per premiare le migliori iniziative europee per la sicurezza stradale.

Nel 2015 lancia sul circuito di Misano l’iniziativa #RunForSafety per riportare l’attenzione generale sul problema dei guardrail ghigliottina e sulle infrastrutture stradali inadeguate. È impegnata a migliorare la sicurezza dei motociclisti attraverso progetti, convegni, pubblicazioni, incontri con le scuole e le istituzioni, e AMI Riding School, la scuola di pilotaggio il cui motto è: “Un buon corso di guida fa guadagnare secondi in pista, anni di vita su strada”.