L’ASI ha deciso di far rivivere la più antica corsa automobilistica italiana la: Torino – Asti – Torino che disputata il 18 maggio 1895, risulta essere la seconda gara europea in ordine di tempo dopo la Parigi Rouen del 22 luglio1894 e precede la Parigi – Bordeaux – Parigi partita circa un mese dopo l’11 giugno sempre del 1895.
La manifestazione sarà riservata alle auto costruite dalle origini fino al 1918, non ci saranno rilevamenti cronometrici e saranno ammessi 35 equipaggi.
L’ASI ha deciso di concedere il suo appoggio a questa rievocazione, con la finalità di ridare respiro a questa manifestazione, che ricorda un fatto storico importante, per la diffusione del movimento motoristico nazionale.
E’ peraltro giusto, che i collezionisti, che con tanta fatica e impegno economico, conservano questi veicoli abbiano la gioia di poterli esporre e usare su strada, contribuendo nel contempo alla conoscenza da parte del pubblico, di queste auto che sembrano curiose ai più, ma che hanno scritto le prime pagine del grande libro dell’Automobile. Sarà questa un’occasione per vedere in azione veicoli che purtroppo sono quasi sempre fermi nei Musei.
In altri paesi le manifestazioni delle cosiddette “ancêtres e vétéran” sono piuttosto diffuse, mentre in Italia la presenza di questa vetture è limitata alla buona volontà dei collezionisti, che partecipano ai raduni, in mezzo a vetture molto più giovani e performanti.
La più importante manifestazione riservata a queste categoria è la Settimana Bresciana, che si svolge ogni anno tra Brescia e Verona, che è in programma quest’anno dal 2 al 4 settembre. Anche questa manifestazione fruisce della collaborazione dell’ASI.
All’organizzazione della Rievocazione collabora il Registro Ancêtres Club Italia ed è patrocinata dal Comitato Esperienza Italia 150°, Comune di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Provincia di Asti, Comune di Asti, Comune di Santena, Comune di Chieri.
Il programma in sintesi
Venerdì 24 Giugno
Ore 14.30: Accreditamento presso il Castello del Valentino
Ore 16.30: Partenza per Piazza Palazzo di Città (Municipio di Torino)
Ore 17.00: Ricevimento in Comune alla presenza delle Autorità
Ore 18.30: Rientro al Castello del Valentino
Ore 19.00 Sistemazione presso Hotel Golden Palace
Ore 20.30 Cena presso Hotel Sitea
Pernottamento
Sabato 25 Giugno
Ore 08.30 Partenza dal Castello del Valentino
Ore 09.30 Arrivo al Castello di Cavour a Santena – Visita
Ore 10.30 Partenza per Asti
Ore 12.00 Arrivo ad Asti – Piazza San Secondo
Ore 12.15 Saluto delle Autorità
Ore 12.45 Pranzo
Ore 15.00 Partenza per Torino
Ore 17.00 Arrivo al Castello del Valentino
Ore 20.00 Cena di Gala al Castello del Valentino
Pernottamento
Domenica 26 Giugno
Ore 10.00 Visita al rinnovato Museo Nazionale dell’Automobile
Ore 11.30 Brunch presso il Circolo Canottieri ARMIDA
Ore 12.30 Premiazioni e Commiato.
Tutti i trasferimenti avranno luogo a bordo di autobus storici.
Per ulteriori informazioni e scheda d’iscrizione www.asifed.it; email: info@asifed.it;
La Torino – Asti – Torino 1895
Un po’ di storia. La gara nacque su iniziativa di un comitato cittadino, capeggiato dall’ing. Sacheri, che intendeva indire, in occasione della esposizione del Ciclo prevista al Valentino per la seconda metà del mese di maggio, un “esperimento di corsa per veicoli automotori” un modo curioso per definire una gara.
Gli effettivi partecipanti furono cinque: Simone Federmann, con un “omnibus” Daimler a 4 posti – Cleto Brena, con una vettura Benz Sclaverani, con un “break” a vapore a 6 posti “la staffetta”, costruito dalle Officine di Savigliano Giovanni Battista Ceirano, un nome destinato a diventare famoso, con un bicicletto a motore di Marca non specificata. Un altro bicicletto a motore Wolfmuller, iscritto sotto il nome dello stesso Wolfmuller e probabilmente condotto dal costruttore stesso. Il “via” venne dato alle sette e mezza di quel fatidico 18 maggio 1895 in Corso Moncalieri, primo a partire Federmann e a seguire, distanziati di cinque minuti, gli altri concorrenti. Alla partenza presenziava, tra gli altri, Gottlieb Daimler– già presente alla partenza della Parigi Rouen – che si trovava a Torino per contattare alcuni personaggi in relazione ai suoi brevetti e che tifava per Federmann, che era il rappresentante in Italia della Casa tedesca.
Il pubblico non era troppo numeroso: qualche appassionato del nuovo mezzo di locomozione, i soliti curiosi e gruppetti di ciclisti. Primo ad Asti era Federmann, che vi giungeva alle dieci e mezza; poco prima di mezzogiorno era la volta dei due bicicletti a motore, mentre soltanto alle due del pomeriggio arrivava la Benz di Brena. All’appello mancava la “staffetta” di Sclaverani, fermatasi prima di Villafranca.
Ad Asti, in piazza Alfieri il pubblico era più numeroso. Alle 15 ai superstiti veniva dato il segnale di partenza per la tappa di ritorno: i partenti però si riducevano a tre, causa l’abbandono di Brena, troppo affaticato. Anche in questa tappa, il più veloce era Federmann, che raggiungeva Corso Moncalieri alle 18 e si aggiudicava la prova alla media di km/h 15,500, avendo coperto i 93 km del percorso in un tempo, calcolato grazie ad un comune orologio, di 6 ore nette. Al posto d’onore Ceirano, terzo ed ultimo il biciclo Wolfmuller.
La corsa si concludeva così nella massima regolarità, ma senza aver suscitato particolari entusiasmi, né aver rivelato innovazioni tecniche: il suo maggior merito rimaneva quello di essere la prima organizzata in Italia. Alla sera, nel corso di una cerimonia, Federmann riceveva la medaglia d’oro, mentre il giorno dopo i veicoli rimanevano in mostra alla Esposizione del Ciclo.