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I dazi USA-UE preoccupano 156.000 lavoratori del settore due ruote

L’associazione europea dei costruttori di motocicli scrive al Commissario europeo per il commercio evidenziando i rischi di una guerra commerciale. Una moto su tre prodotta in Europa finisce negli USA

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L’Acem (Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli) è fortemente preoccupata dal confronto serrato tra Europa e Stati Uniti in merito alle importazioni di acciaio e alluminio. Pur comprendendo le ragioni di una possibile reazione UE a dazi americani, Acem sottolinea i danni all’industria motociclistica di una guerra commerciale. Harley-Davidson è già nel mirino delle possibili contromisure europee e l’associazione ha già inviato una comunicazione al Commissario europeo per il commercio, Cecilia Malmström, evidenziando il rischio delle ricadute sulle aziende statunitensi ma anche sull’economia e i livelli occupazionali del nostro continente.

Negli USA finisce 1 moto su 3 prodotta in Europa

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In Europa l’industria motociclistica conta 156.000 i posti di lavoro tra motocicli, ciclomotori, tricicli e quadricicli. Secondo i dati Eurostat, le esportazioni europee di motocicli negli Stati Uniti ammontavano a  483,1 milioni di euro nel 2016: una moto su tre prodotta in Europa ha varcato l’Oceano Atlantico. Le aziende europee, inoltre, hanno esportato negli Stati Uniti ricambi e componenti per 139,6 milioni di euro.

Serve una convergenza normativa

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Le aziende motociclistiche sono attori internazionali coinvolti in accordi commerciali liberi ed equilibrati – ha affermato Stefan Pierer,  Presidente dell’Acem e ceo di Ktm – e Gli Stati Uniti e l’Unione Europea dovrebbero cooperare per facilitare il commercio internazionale, giungendo a una convergenza sul piano normativo. Gli scambi non vanno limitati con misure unilaterali, motivate da ragioni politiche”. Il Segretario Generale dell’ACEM, Antonio Perlot, ha aggiunto: “L’UE è un mercato chiave per i brand dell’industria motociclistica americana e gli USA sono il primo partner commerciale dell’UE per le due ruote. Confidiamo che le autorità non incrementino i dazi commerciali globali”. 

Industria col fiato sospeso

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Tutti i membri di Acem guardano con apprensione l’evolversi della diatriba. L’associazione conta al suo interno 17 aziende e 17 associazioni nazionali di settore. Tra i marchi rappresentati, spiccano, BMW Motorrad, Bombardier Recreational Products (BRP), Ducati Motor Holding, Harley-Davidson, Honda, Kawasaki, Ktm, Kymco, MV Agusta, Peugeot Scooters, Piaggio, Polaris Industries, Renault, Royal Enfield, Suzuki, Triumph Motorcycles e Yamaha.

[ Daniele Venturi ]