C’è tanta Italia nel progetto del jet regionale russo, economico ed affidabile, di nuova generazione!
È storia recente la partnership strategica tra Sukhoi ed Alenia Aermacchi, (gruppo Finmeccanica). L’accordo siglato nel 2007 delinea i contorni della collaborazione nel progetto del Sukhoi Superjet 100 e dà inizio a una joint venture, la SuperJet International, con sede a Venezia.
L’accordo prevede l’acquisizione da parte di Alenia:
● del 25% +1 delle azioni della Sukhoi Civil Aircraft Company (SCAC) del 51% della SuperJet International, responsabile del marketing, delle vendite e della consegna dei velivoli per i clienti in Europa, Americhe Africa, e Oceania. La joint venture offre anche la possibilità di eventuali personalizzazioni, un pacchetto completo per l’assistenza post-vendita e si occupa dell’addestramento dei piloti, nonché del progetto e sviluppo delle versioni VIP, business e cargo del velivolo.
Quanto appena descritto rende il Sukhoi Superjet 100 il programma di partnership, in ambito aeronautico civile, più importante mai stipulato tra Europa e Russia.
Il Sukhoi Superjet 100 (SSJ 100)
L’SSJ 100 è un aereo di linea regionale 100 posti, ottimizzato per servire collegamenti di corto/medio raggio.
Poiché il comfort è uno degli elementi caratterizzanti del progetto, dimensioni della fusoliera, disposizione dei sedili e vani per l’alloggiamento dei bagagli a mano sono stati subordinati a tale requisito.
Dal punto di vista delle tecnologie, il Superjet 100 è, a tutti gli effetti, un aereo di nuova generazione (motore di nuova tecnologia, sistema fly-by-wire).
L’ottimizzazione del volo in modalità automatica assicura efficienza nei consumi, attraverso l’implementazione di algoritmi di guida che prevedono il calcolo e l’inseguimento della traiettoria ottimale. Il processo di ottimizzazione si basa sulla minimizzazione di una funzione obiettivo, in questo caso il consumo di carburante, nel rispetto di vincoli definiti, che tengono conto delle caratteristiche e dei limiti del velivolo. Il risultato dell’ottimizzazione sarà l’insieme dei parametri che descrivono la migliore traiettoria possibile in funzione del minor consumo.
Il sistema fail-safe rende il volo sicuro, non più con sistemi di ridondanza meccanica, ma grazie alla presenza di sensoristica capace di percepire in tempo reale situazioni di pericolo e innescare le conseguenti reazioni correttive.
Il Primary Flight Actuator Control Unit (PFCU) processa i segnali di comando provenienti dal cockpit, dall’autopilota e dall’avionica, ottimizzando le prestazioni in ogni modalità di volo.
Il sistema di controllo si basa interamente sulla tecnologia fly-by-wire (L’SSJ 100 è l’unico velivolo «Full Fly by Wire» della sua categoria), per cui il collegamento tra barra di comando ed attuatore è realizzato mediante una connessione di tipo informatica. Anche lo stabilizzatore orizzontale è controllato fly-by-wire, garantendo una riduzione della resistenza aerodinamica al trim. Un particolare algoritmo protegge il velivolo dal contatto stabilizzatore/pista, che potrebbe derivare da errori del pilota o da condizioni meteo particolarmente avverse.
L’avionica di bordo è della francese Thales ed include un sistema di comunicazione «triple ultra-short-wave» con funzione ACARS, sistema di datalink tra aeromobile e stazione di terra, che facilita la gestione del traffico aereo da parte dei Controllori di terra.
Il Superjet 100 dispone inoltre del sistema anti-collisione di seconda generazione T2CAS, in grado di avvertire i piloti della presenza di altri aeromobili equipaggiati con transponder operanti nelle vicinanze. Tale sistema si basa esclusivamente sul «dialogo» che si instaura tra velivoli dotati di tali transponder ed opera indipendentemente dalle stazioni di terra.
L’SSJ 100 il 3 febbraio 2012 ha conseguito la certificazione EASA.
La capacità dell’aeromobile di atterrare e decollare in un ampio range di condizioni meteo offre alle compagnie aeree una maggiore libertà nella scelta delle rotte e la possibilità di pianificare i propri voli con debito anticipo.
Oltre che dalle leggi di controllo del modo autopilota, la grande efficienza nei consumi deriva anche dai profili supercritici di terza generazione e questo grazie al fatto che la configurazione aerodinamica del velivolo è ottimizzata per Mach di crociera elevati in modo da ottimizzare il rapporto fra alte velocità e bassi consumi.
La progettazione aerodinamica di un profilo alare ha in generale l’obiettivo di massimizzare il Mach di volo e la portanza nonché di minimizzare la resistenza. Nel caso di profili per l’alto subsonico, ossia per velocità di volo che si avvicinano al Mach unitario, bisogna pertanto evitare che all’aumento del Mach si accompagnino il calo della portanza e l’aumento della resistenza, comportamenti tipici del funzionamento transonico. Un profilo supercritico è caratterizzato da un numero di Mach critico (Mach di volo al quale convenzionalmente si entra in regime transonico) più basso, il che provoca la formazione della bolla supersonica sul dorso del profilo a velocità di volo inferiori. Ma nel caso dell’SSJ 100 il disegno del profilo è tale per cui si assicura una ricompressione dolce, senza la formazione di un’onda d’urto, che è causa della perdita di portanza e dell’aumento di resistenza.
Inoltre i turbofan SaM146 della PowerJet sono stati progettati appositamente per motorizzare il velivolo e dunque, come “un abito tagliato su misura cade a pennello sul modello”, tale tipo di propulsione contribuisce a ottimizzare le prestazioni rispettando, le norme ecologiche più stringenti in tema di livelli di rumore ed emissioni oltrepassando i requisiti ICAO attuali e futuri.
Propulsori efficienti in una struttura leggera aumentano il numero delle possibili rotte, incrementando la massima autonomia dell’aeromobile.
Gli interni dell’SSJ 100 – firmati Pininfarina – sono caratterizzati da un design sobrio ed elegante che sottolinea l’ariosità degli ambienti ariosi e la ricchezza di spazio tipici di questo velivolo.
Sotto il profilo commerciale va sottolineato che ad oggi il Superjet 100 vanta 182 ordini, mentre 56 sono stati i velivoli già consegnati.
Il Programma SSJ 100: non più start-up
Il Sukhoi Superjet 100 nasce da un progetto della russa Sukhoi Civil Aircraft Company (SCAC), cioè la divisione civile di Sukhoi Holding, la più importante azienda aeronautica in Russia ed una delle principali al mondo.
Anche se conosciuta in primis per i suoi aerei da difesa, nel 2001 Sukhoi sceglie di andare oltre ed entrare nel settore aeronautico civile, progettando e sviluppando un aereo commerciale di nuova generazione, l’SSJ 100 appunto.
Da qui nacque l’alleanza con Finmeccanica Alenia Aermacchi e quindi la joint venture SuperJet International, responsabile delle vendite e del supporto post-vendita in tutto il mondo.
Si trattava di un Programma nuovo e all’inizio non fu certo facile per il Superjet affermarsi sul mercato mondiale, ma i dati attuali riguardanti le performance e l’operatività del velivolo dimostrano che nel progetto SSJ 100 valeva la pena crederci!
Dall’entrata in servizio nel 2011, 56 velivoli sono stati consegnati a diverse compagnie aeree in tutto il mondo (Aeroflot, Gazpromavia e Interjet le principali). L’affidabilità operativa si attesta attorno al 98% con punte del 99% come dimostra la compagnia messicana Interjet, che opera oggi 12 velivoli SSJ 100.
Non solo, il nuovo anno ha già portato buone notizie e nuovi ordini sono in arrivo: il 15 gennaio 2015 Aeroflot ha firmato un LoI per ulteriori 20 SSJ 100 che si aggiungono all’ordine iniziale di 20 velivoli. Sempre nei giorni scorsi (gennaio 2015) è entrato in servizio il primo SSJ100 con la compagnia russa Red Wings. Ne seguiranno presto altri due. Nel frattempo, in Messico, l’SSJ 100 viene operato su oltre 40 rotte domestiche con un utilizzo giornaliero che va dalle 9 alle 11 ore. La compagnia messicana Interjet sta infatti valutando la possibilità di esercitare ulteriori 10 opzioni, oltre ai 20 velivoli già ordinati.
Nuovi potenziali clienti, anche dall’Europa, come la compagnia belga VLM che ha firmato recentemente un LoI per 2+2+10 SSJ 100, si stanno avvicinando con interesse al programma SSJ 100, accorgendosi della sua affidabilità e dei reali vantaggi del velivolo.
I confini della vecchia Unione Sovietica non fanno più paura, e in un mercato globale come quello di oggi l’SSJ 100 sta diventando a tutti gli effetti un player importante nel segmento dei 100 posti.
SuperJet International è attiva in diversi Paesi, in particolare Europa, America Latina ed Africa, dove proseguono le negoziazioni. Oggi l’SSJ 100 ha infatti il vantaggio di essere il risultato di un progetto molto più moderno rispetto a quello dei competitors, è un aereo all’avanguardia, capace di soddisfare i requisiti del mercato, con costi di sviluppo ridotti rispetto ai concorrenti, prestazioni più interessanti, comfort maggiore e una cabina più grande. Insomma ha tutte le carte in regola per diventare un best seller nei prossimi venti anni. Entro il 2015 la società prevede infatti di consegnare 800 esemplari.
[ Francesco Lani ]
[Scheda tecnica: Sukhoi Superjet 100 ]
Lunghezza: 29,94 m
Apertura alare: 27,80 m
Superficie alare: 83,80 m2
Altezza: 10,28 m
Peso massimo al decollo: 49.450 kg per la versione long range
Velocità di crociera: 0,78 Mach
Motore: 2 turbofan PowerJet SaM146 ciascuno con spinta fino a 17.800 lbf
Autonomia massima: 4.600 km circa (carico massimo)
Capacità passeggeri: fino a 103