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Dal Friuli a Samarcanda con una Harley del 1939

Alfeo Carnelutti non ha mai perso la passione per la moto e a 73 anni si appresta ad affrontare un viaggio di oltre 6.000 chilometri non privo di difficoltà ed imprevisti, cavalcando la sua fida Harley-Davidson fino alla leggendaria Samarcanda

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«Sono vecchio, ma quando salgo sulla moto mi pare di avere 40 anni», con queste parole Alfeo Carnelutti, chiamato amichevolmente «Cocco», chiarisce subito che l’idea di fare questo viaggio non è nulla di eccezionale, ma semplicemente una pagina della sua vita.

Una vita intensa e a volte carica di eccessi che comunque gli hanno forgiato quel carattere e quella tempra che lo accompagnerà anche in questo viaggio avventuroso. 

La partenza è fissata per sabato 8 settembre da Pozzis di Verzegnis (UD), un piccolo borgo abbandonato nell’alta Carnia, una sorta di ghost town dove «Cocco» vive la sua esistenza da eremita. Una scelta di vita da oltre 30 anni, da quando è stato costretto ad abbandonare le corse in sidecarcross a causa di un incidente in Germania. Biker da sempre, ha sempre prediletto le Harley-Davidson, negli anni ’70 era diventato un punto di riferimento per il custom, molti appassionati si rivolgevano a lui per farsi costruire le iconiche chopper divenute famose nel film «Easy Rider».

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Sono passati gli anni, ma non è passata la sua passione per le moto e per le Harley-Davidson in particolare, ed è proprio con una di queste, nata 5 anni prima di lui che si appresta ad intraprendere questo viaggio che sarà documentato dalla troupe degli Uponadream Studios capeggiata dal regista Stefano Giacomuzzi che realizzerà un film-documentario su questa impresa. Previsto oltre 1 mese di viaggio attraverso Slovenia, Bulgaria e Turchia costeggiando il Mar Nero, Georgia e poi la Russia sul Mar Caspio, Kazakistan e infine gli ultimi 500 km attraverso il deserto dell’Uzbekistan prima di entrare nella leggendaria Samarcanda.

[ Paolo Pauletta ]