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Volkswagen a Ginevra

Il Gruppo tedesco ha sempre tante novità nel suo programma e a Ginevra vedremo le prime del 2015, in attesa del Tiguan 2 e del Transporter T6 che debutteranno a Francoforte in settembre

Alla rassegna ginevrina oltre alla Passat Alltrack che debutta con un look molto accattivante e una gamma motori che va dai TSI a benzina da 1,4 litri e 150 cv e 2 litri da 220 cv ai Diesel TDI da 2 litri con potenze di 150, 190 e 240 cv, naturalmente anche con la trazione integrale 4Motion, il Marchio della tripla V presenta pure la Sharan con un restyling, la nuova Touran, e la 4a generazione del Caddy.

La novità maggiore riguarda la Touran II Model Year 2015 che abbandona il pianale PQ35 e adotta il nuovo MQB (Modularer Querbaukasten) già presente sulla maggior parte dei modelli del Gruppo. Oltre agli innumerevoli vantaggi di una struttura di nuova concezione e più leggera di circa 100 kg a tutto vantaggio del consumo di carburante, il nuovo pianale allunga il corpo vettura di 10 cm e migliora l’abitabilità interna. La gamma motori parte dall’entry level 1.2 TSI che ora ha 110 cv (+5 cv) fino al 2 litri TDI da 150 cv. A breve è prevista anche l’introduzione di una motorizzazione ibrida plug-in con una potenza totale di 220 cv.

Se qualcuno pensava che il T5 e il Caddy fossero solo dei mezzi da lavoro, Volkswagen ha già ampliamente smentito questa credenza e al Salone di Ginevra presenta l’ultima generazione del Caddy. Pur restando ancora in produzione, il T5 ha di fatto già salutato i suoi estimatori con la «Last Edition» nelle versioni California e Multivan presentate al Salone del Camping di Berna lo scorso ottobre.

Quest’anno ricorre il 65° anniversario del suo debutto avvenuto l’8 marzo del 1950, ora dopo 65 anni la 5a edizione del Transporter o «Bulli» se preferite, va in pensione e per festeggiare questo cambio generazionale, VW sta ultimando il suo erede: il T6. Ma per vederlo bisogna aspettare il Salone di Francoforte in calendario il prossimo settembre, dove vedremo dopo tanti anni anche una versione bicolore.

Nel frattempo e prima del suo debutto ufficiale al Salone di Ginevra, nel corso di una anticipazione presso lo stabilimento polacco di Września dove sarà prodotto, è stata presentata alla stampa la 4a generazione del meno capiente, ma non meno professionale Caddy. L’edizione 2015 si presenta, rinnovata in particolare nella calandra e nei gruppi ottici pur mantenendo le diverse varianti di carrozzeria, di finitura e allestimento a seconda delle esigenze, professionali o per il tempo libero.

Esteticamente non è molto diverso dal modello lanciato nel 2004 e le maggiori novità di questo Model Year 2015 che verrà commercializzato dal prossimo mese di maggio, riguardano la meccanica, l’equipaggiamento e le rifiniture interne. A confermare la vocazione del Caddy a sopportare qualsiasi utilizzo gravoso, è la scelta del responsabile VW Veicoli Commerciali Hans-Joachim Rothenpieler di utilizzare ancora il robusto pianale PQ35 della Golf V con ponte posteriore, piuttosto che il più nuovo pianale MQB.

Anche i motori disponibili hanno subito un assestamento, necessario sia per aggiornare le motorizzazioni che per contenere i costi di produzione. Dall’elenco è scomparso il 1.6 TDI da 102 cv, mentre è stata arricchita la scelta tra le potenze disponibili dal 2.0 TDI: 75 cv, 102 cv, 122 cv e 150 cv, con consumi ridotti del 15% ed emissioni di CO2 per la prima volta sotto 100 g/km. Per quanto riguarda i motori a benzina, l’entry level è rappresentato ancora dal 1.2 TSI da 84 cv al quale segue il 1.4 TSI da 125 cv. Per riempire il vuoto tra queste due potenze a breve si inserirà un 3 cilindri da 1 litro con 102 cv. Sarà disponibile anche una alimentazione a gas con il nuovo motore 1,4 TGI da 110 cv. Oltre al cambio manuale a 6 rapporti è possibile avere anche un cambio automatico e la trazione integrale 4Motion.

L’aggiornamento del Caddy riguarda anche e soprattutto gli interni, rivisti da Eckhard Scholz, Capo della sezione interni veicoli commerciali VW dal 2012, che ha voluto cambiare alcune soluzioni progettate dal suo predecessore Wolfgang Schreiber. La plancia è stata ridisegnata in modo da renderla simile a quella di una berlina anche se i materiali utilizzati sono ancora di plastica dura come nelle utilitarie. Le dotazioni sono complete fin dalla versione Trendline dove troviamo il regolatore di velocità Adaptive Cruise Control (ACC) e il sistema Front Assist che consente di frenare automaticamente fino ad una velocità di 30 km/h e mantenere la distanza da chi precede prevenendo i piccoli tamponamenti urbani; il rilevatore di stanchezza alla guida è disponibile di serie nella finitura Hightline. Tra gli optional, un equipaggiamento high-tech con uno schermo tattile a colori e la telecamera per la retromarcia.

[ Paolo Pauletta ]

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