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Usato: la scalata degli ibridi

Un giro su 14 siti italiani traccia la Top 10 delle auto ibride usate, un virtuoso parco auto new entry

Ogni paese ricorre a questo piuttosto che all’altro motore di ricerca dell’usato, e di solito i più gettonati non sono più di 3 o 4 per nazione.

Come è noto, i Paesi Nord Europei sono particolarmente sensibili ai temi ambientali e proprio in quell’area, complice la migliore situazione politico-economica, è maggiore il ricambio del parco auto e la diffusione di modelli ecologici. Ecco quindi che anche il sito www.AutoUncle.it, un motore di ricerca danese presente anche da noi, pone grande attenzione verso le auto più virtuose e verifica 14 siti italiani filtrando la ricerca (coerentemente a quanto rilevato nei filtri operati dagli utenti nelle loro ricerche) e pubblicando oltre 850.000 annunci in base ai quali ha stilato una Top 10 delle auto ibride in vendita.

La classifica

Questa particolare classifica vede la Toyota, con Prius, Auris e Yaris occupare il primo, secondo e quarto posto; segue la Honda al terzo e settimo posto con Insight e Civic; quinta, sesta e ottava posizione sono presidiate da Lexus con la RX450h, la CT200h e la RX400h; chiude questa particolare Top Ten la Peugeot che piazza 508 e 3008 al nono e decimo posto.

La Toyota Prius, antesignana fra le ibride (il debutto giapponese risale al 1997), è in questa tipologia di motorizzazione, la più venduta al mondo ed è oggi arrivata alla terza generazione, peraltro lanciata nel 2009.

Ma la Toyota è anche al secondo posto della classifica con l’Auris ed al quarto con la Yaris di terza generazione, da quasi vent’anni stabilmente presente (in tutte le versioni) nella classifica delle auto più vendute in Europa. Vale rilevare l’estremo gradimento a livello globale, per la versione ibrida di Yaris che «vale» un terzo del fatturato del modello.

L’Honda Insight, sul mercato dal 2000 è fuori dal listino italiano dallo scorso ottobre e non verrà più prodotta neppure in Giappone, e questo peserà sulle quotazioni dell’usato.

E siamo nuovamente al Gruppo Toyota con le Lexus RX450h (prima SUV ibrida ad essere immessa nel mercato) la CT200h (ibrida di maggior diffusione di questa prestigiosa gamma) ed un altro SUV, RX400h.

Al settimo posto torna la Honda con la Civic (sulla scena dal 2001) mentre l’unica europea in classifica (onore al merito!) è la Peugeot, che chiude al nono e decimo posto con le sue 508 e 3008.

Va comunque anche ricordato che il 2013 ha rappresentato un anno boom per le ibride in Italia che hanno venduto 15mila pezzi (+100% rispetto al 2012), un risultato dovuto sia alla progressiva presa di coscienza da parte di una porzione di utenza sempre più attenta all’ambiente e sia al fatto che cinque delle regioni italiane più popolose hanno deciso di deliberare l’esenzione dal bollo auto per vetture più ecologiche, ibride ovviamente comprese.

I vantaggi

Così chi possiede una vettura ibrida, nuova o usata che sia, non pagherà (il calcolo parte dal primo gennaio 2014) la tassa di possesso in Campania fino al 2016, per 3 anni in Lombardia e Veneto, per 5 anni in Puglia mentre la Regione Lazio esenta dal pagamento solamente gli ibridi elettrico-benzina ma non quelli elettrico-diesel (inspiegabile contraddizione…). In tutte le altre Regioni dal calcolo del bollo viene escluso il numero dei cavalli fiscali erogato dal motore elettrico e quindi l’«ibrida» in questione viene tassata come una normale vettura a combustione interna in base alla potenza del solo motore termico e non alla potenza complessiva dell’auto.

Giovanni Notaro

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