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La Federazione Motociclistica Italiana in Commissione Lavori Pubblici del Senato

Alla Commissione Lavori Pubblici del Senato si è svolta oggi una Audizione della Federazione Motociclistica Italiana in merito al Disegno di Legge di modifica del Nuovo Codice della Strada (AS 1638).

Tra gli argomenti proposti dalla FMI:

1) La richiesta di una attenzione maggiore da riservare alla manutenzione delle strade, in particolare alle barriere di sicurezza e ai guard-rail, con la necessità di applicazione della terza fascia per salvaguardare la vita dei motociclisti.

2) La possibilità di incentivare l’uso della pista per chi ama correre in moto, per scoraggiarne poi la corsa sulla pubblica strada.

3) La diffusione dei corsi di guida sicura avanzata per rinforzare le  consapevolezze di guida dei motociclisti già patentati.

4) La certezza che parte dei proventi delle sanzioni amministrative venga destinata all’educazione stradale, secondo quanto già previsto dalla legge, ma spesso disatteso. La FMI ritiene infatti che l’educazione stradale sia lo strumento fondamentale per incrementare la sicurezza e che vada offerta gratuitamente sin dai primi anni di scuola.

5) La possibilità per le moto di utilizzare una targa sostitutiva in occasione delle competizioni e degli allenamenti fuoristrada al fine di evitare perdite e danneggiamenti.

6) La possibilità per moto e quad di trainare un carrello appendice, al pari di quanto già avviene in molti paesi europei.

7) L’attenzione e la salvaguardia, attraverso una oculata regolamentazione, del patrimonio dei veicoli storici.

8) La pratica del fuoristrada in armonia con l’ambiente e nel pieno ossequio delle regole, che attesta, da parte dei motociclisti, un profondo rispetto per il territorio.

A questo proposito il Presidente della FMI, Paolo Sesti, ha dichiarato: “Mi auguro che si giunga presto all’approvazione di questo disegno di legge (il n. 1638, n.d.r.), che contiene già molti argomenti che vedono la FMI favorevole, primo tra tutti il riconoscimento dei motociclisti come utenti vulnerabili della strada, concetto che, ci auguriamo, possa portare  all’elaborazione di iniziative per aumentare la loro sicurezza”.