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101 Cars, il primo museo in Realtà Virtuale, ha debuttato ad Automotoretrò

Scienza e tecnica dell’industria automobilista degli ultimi 150 anni visitabili in modo virtuale svincolato dai limiti fisici legati alle diverse fonti materiale

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Nell’era digitale anche le istituzioni permanenti come i musei possono diventare liquide, facilmente accessibili H24 e senza condizionamenti geografici o temporali.

Grazie a un semplice smartphone o ai più performanti visori per realtà virtuale gli utenti di tutto il mondo potranno fruire per fini di studio, educazione o diletto delle testimonianze materiali, e non, del mondo dell’industria automobilistica ma non solo.

Il progetto 101

Il progetto prende il nome dall’art. 101 che in Italia regolamenta i numerosi «Istituti e luoghi della cultura» e si pone l’obiettivo di creare una piattaforma potenzialmente riferibile a qualsiasi ramo dello scibile umano, resa funzionale per gli utenti che la navigheranno.

Si tratta in concreto di una «User Interface» – ottimizzata per rendere piacevole la navigazione e la permanenza in un certo Museo Virtuale – fatta di modelli disegnati in 3D, di ricostruzioni in computergrafica, di tecniche di fotogrammetria e di filmati sferici per consentire agli utenti di immergersi totalmente e viverli in prima persona.

La piattaforma, dunque, si presterà a contenere contenuti multidisciplinari che potranno spaziare dalla visita a un’area archeologica, a un viaggio nello spazio, alla scoperta degli oceani, con lo scopo comune di catalogare, virtualizzare, ordinare ed esporre i beni culturali per finalità di educazione e di studio.

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Inoltre, grazie ad una partnership sviluppata con aziende ad alta specializzazione specifica, i realizzatori del progetto hanno sviluppato servizi in Realtà Virtuale e Realtà Aumentata destinati a Organizzatori di fiere ed eventi, Aziende operanti nel campo della Comunicazione e del Marketing, Studi di consulenza operanti nel campo della Formazione e del Training sia di prodotto che di processo, organizzazioni operanti nella Vendita e nell’After Sales senza dimenticare che di tale Interfaccia possono usufruire anche Collezionisti e semplici appassionati.

Lo sviluppo 101∙C

Abbiamo appena visto il significato di 101, vediamo ora quello di «C» che, molto semplicemente sta per Cars: in altre parole la declinazione di 101 nel mondo dell’auto, tenendo anche presente che nel mondo anglosassone il numero 101 si riferisce, in qualsiasi area, ad un argomento per principianti e tratta, sotto tale «catalogazione», tutti i principi e concetti di base che ci si aspetta in un particolare campo.

101∙C rappresenta quindi la sintesi dell’evoluzione della scienza e della tecnica dell’industria automobilista degli ultimi 150 anni: un patrimonio storico reso accessibile a tutti grazie ad un applicativo di realtà virtuale.

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I nuovi strumenti tecnologici sono in grado di ricreare e riproporre scene e mondi in cui immergersi, catturano e fermano istanti di vita, permettendo a chi guarda di riviverli a distanza di tempo come se si fosse ancora presenti e questo vale, ovviamente, anche per le auto di 101∙C.

Questa «user interface» ci fa infatti percepire le dimensioni reali delle auto a suo tempo riprese, ci fa sentire il rombo del loro motore originale ma, ancor di più, ci può dare la sensazione, ad esempio, di essere a bordo delle prime cabriolet mentre si vaga per le campagne inglesi o si possono ascoltare le esperienze dei campioni che hanno scritto la storia delle corse imparandone i loro trucchi.

Automotoretrò ed il progetto 101∙C

Gli organizzatori della Kermesse torinese hanno immediatamente sposato il progetto ospitando una demo che, per l’occasione, ha ospitato la Subaru Impreza WRC del ’97 e un’intervista inedita al Campione WRC Piero Liatti; testimonianze storico-sportive fruibili a tutti grazie ad un applicativo demo di realtà virtuale al cui interno è stata sviluppata un’area espositiva forte di contenuti relativi a Impreza WRC’97 quali:

  • riprese a 360° di interni ed esterni autovettura;
  • un’intervista inedita al pilota Piero Liatti con notizie sul suo percorso sportivo;
  • un modello 3D dell’Impreza con livrea originale;
  • foto e filmati dell’epoca;
  • descrizione tecnica dell’Impreza.

Per la realizzazione del primo museo virtuale per il mondo dell’automobile sono state utilizzate tecnologie visive di ultima generazione come la Realtà Virtuale (VR), che permette di ricreare al computer un ambiente tridimensionale esplorabile e con cui è possibile interagire e come la Realtà Aumentata (AR) che permette, come facilmente intuibile, di «aumentare» la nostra percezione del mondo grazie a contenuti digitali virtualizzati in un contesto reale.

Un’esperienza interattiva con un applicativo di realtà virtuale che ha permesso di camminare in un Museo, e un’app in realtà aumentata che ha consentito di osservare le caratteristiche tecniche del motore dell’Impreza R12.

Il progetto 101.C si è avvalso della collaborazione di una serie di aziende partner quali Vispro Video and Engineering ltd, Puntoquindici srl, Hashtagluego sl., My Way srl.

[ Giovanni Notaro ]