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Nuova Range Rover Sport in missione speciale!

Alluminio a profusione, una strizzata d’occhio all’Evoque, 2 posti “secret” in più. L’identikit di un prodotto promettente, che già annuncia il diesel ibrido per il 2014, presentato da James Bond…

 

Il debutto in società della nuova Range Rover Sport è avvenuto in quel cocktail di caos, lusso e glamour che è Manhattan, chiusa al traffico per l’occasione. All’attuale James Bond, ovvero Daniel Craig, l’onore della prima prova su strada. Al volante di questo nuovo SUV, infatti, l’agente 007 ha raggiunto un evento organizzato alla vigilia dell’apertura del Salone di New York (29 marzo-7 aprile 2013). E questo perché il mercato nord-americano rappresenta il più importante sbocco commerciale di quest’auto.

La Range Rover Sport ha rappresentato all’inizio, ossia otto anni fa, più un tentativo di stile che di sostanza, lo “snellimento” della classica Range. Nel tempo si è man mano affinata  sino ad arrivare  a questa  versione che, benché  dimagrita  di ben  420 kg,  riesce ad offrire due posti  in più. Questa nuova versione rappresenta, in  sostanza, l’anello  di congiunzione  tra  la  “classica”  Range e l’Evoque non  bisogna, infatti, dimenticare  che,

nonostante il nome, la Range Sport è stata in realtà sinora costruita sul telaio Integrated Body Frame della Discovery terza serie, della quale ha ripreso propulsori, trasmissioni, e parte della componentistica mentre della sorella maggiore manteneva – e mantiene tuttora – stile e lusso.

Esterni

Profondamente rinnovata, la nuova Sport conserva tuttavia il DNA che la accomuna a Range Rover ed Evoque e la pone in posizione intermedia fra le due; rispetto alla “vecchia” Sport si è allungata di soli 6,2 cm e – rimanendo abbondantemente sotto i 5 metri (4,85) – conserva dimensioni accettabili se paragonate a quelle di altri SUV in particolare a 7 posti. Nonostante la “mini-crescita”, il passo è stato allungato di ben 17,8 cm, il che offre maggiore facilità di accesso e spazio ai passeggeri dei sedili posteriori.

Pur crescendo anche in larghezza (+5,5 cm) la Sport è comunque più aerodinamica dell’8% (Cx 0,34) della versione precedente grazie alla maggiore inclinazione del parabrezza e ad un generalizzato arrotondamento delle forme sia del muso, caratterizzato da un nuovo frontale con una griglia che richiama chiaramente l’Evoque, che della coda, il cui lunotto è ora meno spiovente. Sempre all’anteriore, il fascione paraurti è ora più imponente del precedente mentre i fari sono stati posizionati più in alto; importanti anche i cerchi che, partendo da un diametro base di ben 19”, di per se notevole, sono ora offerti anche nei diametri 20”, 21” e 22” e, ovviamente, le possibilità di personalizzazione non si limitano a questo. Altri elementi che, assieme alle ruote di maggior diametro, hanno contribuito ad alleggerire la percezione visiva del nuovo SUV sono – rispetto alla Range – la minore altezza da terra (in opzione asfalto, come vedremo più avanti) e la maggiore compattezza: la Sport è infatti più corta e bassa di 14,9 e 5,5 cm.

Corpo vettura e meccanica

Le nuove Range Rover e Range Rover Sport sono state sviluppate in parallelo e la loro struttura di base condivide una combinazione di pannelli in alluminio stampato e di componenti in lega di alluminio laminati, pressofusi ed estrusi ma questo non significa che la “Sport” sia un clone strutturale della sorella maggiore, dalla quale si differenzia per la presenza di un significativo 75% di componenti esclusivi.

Il massiccio ricorso all’alluminio ha prodotto un abbattimento del 39% del peso (-420 kg) e del 15% nei consumi e nelle emissioni: 194 g/km CO2 che con l’arrivo del nuovo modello diesel ibrido – previsto per il 2014 – scenderanno a 169 g/km; tanto per dare significato alle cifre, portarsi a spasso 420 kg in meno è come aver fatto scendere dall’auto 6 adulti da 70 kg l’uno.

Il sistema Stop/Start è presente in tutte le motorizzazioni ma la sofisticazione prosegue con il sistema Dative Dynamics a smorzamento continuativamente variabile (CVD); il Terrain Response 2 installato sulle versioni più potenti è provvisto della modalità Dynamic per l’ottimizzazione della guida su strada. Quest’ultimo sistema è abbinato al Dynamic Response (controllo del rollio a tecnologia bicanale), al Differenziale Posteriore Attivo bloccabile e al Torque Vectoring by Braking, che riduce il sottosterzo trasferendo la coppia alle ruote esterne alla curva.

Quattro le motorizzazioni di lancio

Vengono offerti due benzina sovralimentati V6 3 litri da 340 cv e V8 5 litri da 510 cv e due turbodiesel TDV6 3 litri da 258 cv e SDV6 di pari cilindrata ma da 292 cv. In un secondo tempo farà la sua comparsa un diesel ad alte prestazioni (SDV8 4,4 litri da 339 cv) e la variante diesel-ibrida da 169 g/km di CO2; da non escludere – infine – l’esordio di un più piccolo e leggero 4 cilindri che porterebbe ad un ulteriore, consistente, calo dei pesi.

Grazie alla funzione Stop/Start ed all’abbinamento alla nuova trasmissione automatica ZF 8HP70 ad otto rapporti a controllo elettronico, tutti i propulsori ora consumano meno (mediamente del 7% sino, a seconda delle versioni, al 24%).

Mobilità

Nuovo servosterzo, ora più leggero e diretto, e nuove sospensioni indipendenti (siamo alla quinta generazione) sono anch’esse in alluminio con doppi bracci oscillanti anteriori e multilink al retrotreno. L’escursione delle ruote è di 26 cm sull’asse anteriore e di 27,2 cm al retrotreno mentre la luce a terra è ora di 27,8 cm (+5,1 cm rispetto al modello precedente). Ai fini in particolare delle prestazioni in 4×4, questo già confortante quadro viene implementato dall’impostazione automatica delle sospensioni pneumatiche fra due altezze di marcia che il sistema Terrain Response 2 seleziona in automatico in funzione delle caratteristiche del fondo. L’altezza può variare di 11,5 cm fra la posizione più bassa (quella per la marcia stradale, per intenderci, che ora è più bassa di 1 cm rispetto alla precedente “Sport”) e quella standard più alta; standard, abbiamo detto, poiché in realtà il guidatore può contare su due ulteriori possibilità: un secondo aumento, automatico, di 3,5 cm ed un terzo incremento, a comando manuale, di ulteriori 3,5 cm per un’escursione totale di ben 18,5 cm rispetto alle modalità fuoristrada standard. Tutto questo consente alla nuova Sport di raggiungere in fuoristrada gli 80 km/h contro i 50 precedenti. Il fortunato acquirente può scegliere oggi tra due sistemi di trazione integrale. Il primo – più specialistico – offre una doppia riduzione (in pratica riduttore + super-riduttore con una suddivisione di default della coppia 50/50 e 100% di bloccabilità. Il secondo (18 kg in meno), ha un solo rapporto di riduzione e differenziale Torsen, che distribuisce automaticamente la coppia all’assale con più aderenza lavorando insieme ai sistemi di controllo della trazione in modo da garantire motricità in ogni condizione. La suddivisione di default della coppia è 42% sull’asse anteriore e 58% sul posteriore. Non poteva essere infine trascurata la capacità di guado che ora è arrivata a ben 85 cm (+15 rispetto al modello precedente) ma con la possibilità per il conducente di ottenere informazioni, grazie all’esclusivo Wade Sensing System, sulla profondità del guado che si sta attraversando.

 

Interni

Per gli interni della Sport siamo sempre, e non potrebbe essere altrimenti, nel solco della tradizionale interpretazione del lusso all’inglese; sono chiaramente ispirati a quelli dell’Evoque, cosa positiva ai fini dell’alleggerimento dell’atmosfera, ma sempre nel rispetto della tradizione. Il design interno non cede a stravaganze ma al contrario si mantiene linearmente stilish, offrendo impressione di grande sostanza e solidità; pelle e materiali “soft-touch” sono presenti in tutto l’abitacolo, vivacizzato dalla presenza – discreta ma ben percepibile – di inserti metallici e da un sistema di illuminazione configurabile. Sedili ancora più sportivi ed avvolgenti grazie ai nuovi supporti laterali più grandi mentre la posizione di guida si rifà a quella dell’Evoque, improntata alla sportività più che alla solennità. Gentilmente squadrata la plancia, caratterizzata dalla presenza di un volante di diametro ridotto. Ma le novità sostanziali sono nella parte centrale e posteriore dell’abitacolo i cui sedili posteriori ora offrono 2,4 cm di spazio in più alle ginocchia dei passeggeri che godono di maggiore spazio anche per le spalle; a richiesta è disponibile una terza fila di sedili “secret” (così chiamati in quanto, una volta ripiegati a filo del pavimento, risultano non più visibili) che può ospitare alla bisogna due passeggeri in più. La possibilità di ottenere questi sedili a scomparsa e la suddivisione dello schienale del divano posteriore 60/40 oppure 40/20/40, dà grande flessibilità di utilizzo al già grande bagagliaio.

Le opzioni offerte potrebbero far venire un po’ di emicrania agli animi più semplici (che forse non rientrano nel target di utenza individuata…): una gamma di 11 combinazioni di colore per gli interni, colore dei sedili a parte…, 4 scelte per le finiture interne in alluminio, 3 scelte per i rivestimenti in legno, 3 colori del cielo del veicolo, 19 colori di carrozzeria, 3 colori di tetto a contrasto; nove modelli di cerchi in lega che, come già evidenziato, vanno inoltre da 19” a 22”. Infine le rifiniture esterne sono ottenibili in 3 diverse declinazioni cromatiche.

Ed eccoci all’infotainment, presenza sempre più richiesta, obbligata in questa tipologia di vetture. La nuova Range Sport non fa eccezione ed anzi anche in questo campo si distingue grazie all’offerta di un pacchetto completo di connettività (tecnologia “Connected car”) fra cliente, veicolo, casa ed ufficio. Ricorrendo a questa tecnologia il conducente può controllare lo stato del veicolo tramite un’App installata nello smartphone e di attingere a ulteriori funzioni, come lo Stolen Vehicle Tracking, l’Emergency Call e il Land Rover Assist Call. Sulla nuova Range Rover Sport si può ottenere un Wi-Fi Hotspot a banda larga per la navigazione internet a bordo. In opzione è ottenibile un nuovo Head-Up Display a colori, mentre un sistema di telecamere digitali gestisce tre diverse applicazioni di assistenza alla guida: il Lane Departure Warning (superamento della linea di corsia), il Traffic Sign Recognition (riconoscimento segnali stradali) e l’Automatic High Beam Assist (assistenza automatica abbaglianti).

Prezzi e dotazioni per il mercato italiano saranno comunicate in un secondo tempo. La speranza di Land Rover, che noi crediamo realizzabile, è ovviamente che la nuova Sport faccia registrare il medesimo successo della prima serie, venduta dal 2005 ad oggi in oltre 380mila unità. Le premesse sembrano esserci tutte!

Redazione Motori360