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Arriva nei concessionari la Moto Guzzi V7 III Carbon

I 1.921 esemplari della speciale classic 750 cc di Mandello del Lario sono da oggi in vendita a 10.000 euro: stile vintage e tecnologia moderna per un’icona italiana vestita in nero con perle rosse

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Entra nei concessionari al prezzo di 9.990 euro la Moto Guzzi V7 III Carbon, limited edition di Mandello del Lario realizzata in 1.921 esemplari numerati che esalta la personalità di uno dei più grandi classici della tradizione italiana a due ruote. La V7 nasce nel 1967 e la terza edizione ne rimarca oggi in chiave tecnologica lo stile vintage ed esclusivo, puntando su quattro elementi distintivi per vincere la sfida del mercato: qualità costruttiva, maneggevolezza, facilità di guida ed ampia libertà di personalizzazione.

Stesso look dell’ammiraglia MGX-21

L’essenza dark di questa classic è impreziosita da componenti in carbonio, come i parafanghi accorciati e i fianchetti laterali, con sottolineature in rosso satinato sui coperchi delle teste del bicilindro a V da 744 centimetri cubici e 52 cavalli di potenza, omologato Euro4.

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È rossa anche la pinza freno anteriore Brembo, così come l’aquila sul serbatoio, il logo sui fianchetti e le impunture laterali sulla sella rivestita in Alcantara.

Sono invece in nero anodizzato gli scarichi, i coperchi degli iniettori, la cornice del faro anteriore rotondo e il tappo del serbatoio ricavato dal pieno. Il numero progressivo di produzione, da 1 a 1.921 come l’anno di nascita di Moto Guzzi, è sulla targhetta sovrastante al centro del manubrio, davanti alla singola strumentazione circolare con tachimetro e display incassato.

Nuda ma anche tecnologica

Il telaio in acciaio a doppia culla ripartisce il peso della moto per il 46% sulla ruota anteriore e il rimanente 54% al posteriore. Gli ammortizzatori Kayaba sono regolabili nel precarico molla e ad aumentare la sicurezza ci pensano l’ABS di serie e il MGCT (Moto Guzzi Controllo Trazione), regolabile su due livelli e disinseribile; qest’ultimo rileva la circonferenza del pneumatico posteriore, compensandone nel tempo l’usura o l’eventuale differenza del profilo montato rispetto a quello Pirelli di primo equipaggiamento.

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La seduta è a 77 centimetri da terra e le pedane in alluminio, mentre il cambio è a sei rapporti e la frizione monodisco a secco.

[ Daniele Venturi ]