Home > Automotive > Jeep concept all’Easter Jeep Safari di Moab

Jeep concept all’Easter Jeep Safari di Moab

Gli ultimi 4 emozionanti concept realizzati da Mopar: unici, divertenti e altamente performanti

Motori360.it-Jeep concpt Moab-02

A Moab bisogna esagerare, non bisogna presentarsi con un fuoristrada di serie, i «giochi» sono spesso molto impegnativi. Per questa ragione, se i primi 3 concept erano solo delle Jeep personalizzate, questi sono realizzati da Mopar per un off-road più specialistico.

Motori360.it-Jeep concpt Moab-03

Dalle parole del responsabile Mopar Pietro Gorlier, l’entusiasmo di realizzare ogni anno dei concept emozionanti: “Jeep e Mopar collaborano da oltre 15 anni per creare concept unici, divertenti e altamente performanti per l’Easter Jeep Safari di Moab. Questi concept sono un perfetto esempio di come gli appassionati di off-road possono utilizzare Jeep Performance Parts al fine di personalizzare e migliorare le già eccezionali capacità Jeep”.

4- Una Wrangler Rubicon in versione hot rod, questa è la QuickSand

Un aspetto da fuoristrada tosta, pronta ad affrontare anche percorsi extrem. Via i parafanghi anteriori e posteriori per fare spazio agli pneumatici BF Goodrich MT T/A di misura diversa tra l’asse anteriore e quello posteriore, rispettivamente LT305/60R18 (32”) e 37×12,50R18.

Diversi anche i semiassi, Dana 44 davanti e Dana 60 dietro. Un altro aspetto ben visibile, è il motore, un poderoso V8 392 Crate Hemi (6,4 litri) con sistema di iniezione Borla e 8 tromboncini per l’aspirazione che fuoriscono da un’ampia apertura sul cofano. Il cambio è un manuale Getrag a 6 rapporti. 

5- Si chiama Safari questa Wrangler Unlimited «panoramica»

Al fine di offrire ai 4 passeggeri un’ampia visibilità sul paesaggio che li circonda, le portiere con apertura ad armadio per facilitare l’accesso, sono costituite da una cornice in alluminio sulla quale sono stati applicati dei pannelli trasparenti, parzialmente apribili con una zip. Inoltre, per migliorare la visibilità ai passeggeri posteriori, i 2 sedili sono leggermente ruotati verso l’esterno. Molto tecnico il portapacchi in alluminio sul quale è fissato un drone che nel suo utilizzo trasmette le immagini sullo schermo al centro della plancia.

Un body lift da 2” consente di migliorare gli angoli di attacco anteriore e posteriore, mentre i ponti Dana 44 con bloccaggio consentono di uscire anche dalle situazioni più difficili. Il motore è quello di origine, il V6 Pentastar da 3,6 litri con cambio automatico.

Modificando i parafanghi è stato possibile montare gli pneumatici BF Goodrich M/T KM2 da 35×12,50 R montati su cerchi da 18”. Pratici e utili gli attacchi per al compressore ARB sul parafango sinistro. 

6- Anche la Switchback deriva dalla Wrangler Unlimited

… e come la Safari adotta lo stesso motore V6 Pentastar da 3,6 litri con cambio automatico. Anche per questo concept i tecnici di Mopar hanno voluto offrire ai passeggeri l’effetto open air, ma lasciando le porte originali, sebbene con un’ampia apertura inferiore. L’hardtop si presenta rialzato nella parte posteriore e con 4 vetri fumé per rendere più luminoso l’abitacolo, mentre nella parte anteriore sono stati fissati 2 portapacchi simmetrici sagomati in tubo d’acciaio verniciato nero, sopra il parabrezza una barra Led a tutta larghezza.

La personalizzazione è completata da un lift kit da 4”, ponti Dana 44, ammortizzatori Fox, pneumatici BF Goodrich M/T KM2 37×12.50R montati su cerchi da 17” e verricello Warn Rubicon  fissato su un paraurti in acciaio rinforzato con bullbar ad arco con 4 fari Led. 

7- Wrangler Luminator per vederci chiaro

Oltre che da Mopar, il Luminator è stato sviluppato anche da Magneti Marelli che ha fornito tutto l’impianto elettrico e luminoso, una forza luce notevole. L’elenco è lungo e si può iniziare dalla barra sopra il cofano alla base del parabrezza, con 6 spot Led e al centro una camera ad infrarossi per segnalare (nonostante l’illuminazione) la presenza di pedoni o animali. Un’altra coppia di spot Led a lato del parabrezza.

Sul frontale, oltre ai 2 fari principali a Led da 7”, si nota sul paraurti 2 fari di profondità con 9 Led ciascuno, con a lato altri 2 Led per l’illuminazione laterale. Altri 2 spot Led sono inseriti a lato del paraurti. Per alimentare tutti questi fari, è stata montata una batteria ausiliaria nel vano bagagli posteriore alimentata da 2 pannelli fotovoltaici montati sul tetto.

Le capacità fuoristradistiche sono garantite dal body lift da 4”, ponti Dana 60 e pneumatici Goodyear Wrangler MT/R  37×12,50R montati su cerchi Mickey Thompson modello Deegan 38 Pro2 con beadlock. La sigla dice «38», ma sono da 37”.

[ Paolo Pauletta ]