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Piero Taruffi, Campione e recordman delle 2 e 4 ruote, ricordato alla terza edizione de «La Volpe Argentata Event»

Auto storiche e la famosa Rondine Gilera sono state esposte al Golf della Montecchia in ricordo dell’ultimo vincitore della Mille Miglia

«La Volpe Argentata Event» al Golf della Montecchia è stato un evento organizzato per celebrare un eroe d’altri tempi, Piero Taruffi, pilota intelligente e temerario che ha collezionato ben 34 record e tantissime vittorie guidando, con astuzia e studio dell’aerodinamica, sia moto che auto guadagnandosi da una parte l’appellativo di «uomo freccia» e dall’altra il soprannome di «volpe argentata» dovuto in questo caso al colore dei suoi capelli. 

L’organizzazione è stata curata della Campionessa di rally – e non solo – Prisca Taruffi, figlia del grande pilota, in partnership con Play Golf54, Golf Frassanelle, Galzignano Terme Course e il Golf della Montecchia con il significativo Patrocinio del Coni, di Aci Storico e del Museo Mille Miglia.

L’ing.Piero Taruffi, considerato dallo stesso Nuvolari, “lo stradista più forte del mondo”, iniziò la carriera di pilota con le moto, esattamente come lo stesso «Nivola» e a raccontare la storia della grande Italia motociclistica, è stato Massimo Lucchini Gilera, Presidente del Registro Storico Gilera, durante il salotto con Prisca Taruffi.

Regina della giornata, grazie alla collaborazione del Museo Piaggio che ne ha permesso l’esposizione in anteprima, è stata la famosa Rondine Gilera 500, legata a doppio filo proprio a Taruffi, pilota-collaudatore ufficiale della stessa Gilera, e in seguito anche Direttore Sportivo della squadra corse.

Proprio con la Rondine Gilera Taruffi raccolse numerose vittorie tra cui il Gran Premio di Tripoli nel 1935 e in seguito, con la versione carenata, nuovi record mondiali tra cui quello sul chilometro lanciato a 274,181 km/h stabilito nel 1937 sull’autostrada Bergamo-Brescia.

La «Volpe Argentata Event» è stata anche l’occasione per celebrare il 70°Anniversario del primo dei 12 record di Taruffi con il Bisiluro Tarf 1 del 12 Febbraio 1949 e a ricordarne la figura sono stati grandi piloti come Pierluigi Martini, Miki Biasion e la campionessa Alexandra Gallo insieme all’appassionato di motori e golf Beppe Dossena, ex giocatore di calcio.

L’evento ha avuto il sostegno di Artcurial Casa d’Aste, Gruppo Casa Re, Diemme Caffè, Maison Eberhard & Co. che metterà in palio un prestigioso orologio, Giotto Sim, Sara Assicurazioni. Partner tecnici Adamas Caviar, Hotel Bristol Buja, Argenteria Calegaro, Fidelitas e Shopper Center.

Oltre 50 le squadre alla Pro Am PGAI composte da celebrities, sportivi e giornalisti, in campo già dalle 7.00 del mattino fino a tarda serata. Ad aggiudicarsi il primo lordo un team di casa, prevalentemente femminile con Veronica Zorzi, Lucia Zanettin, Clara De Rysky e Fabrizio Marconati.

Tra i Pro vittorioso Alessandro Tadini a pari merito con Andrea Rota, seguiti da Francesco Bonaga.

Nell’atmosfera d’altri tempi delle Mille Miglia, che Taruffi vinse con la Ferrari nel 1957, sono state esposte sul parco del Golf della Montecchia quasi 30 auto per il Concorso di Eleganza inserito nel calendario A.S.I (Automotoclub Storico Italiano) e in quello F.I.V.A (Fédération Internationale des Véhicules Anciens), coordinato da Stefano Chiminelli, Presidente del Circolo Veneto Auto Moto d’Epoca e Vice Presidente del Museo Bonfanti.

Il Best of Show è andato alla gialla Lamborghini Miura P 400S del 1969 di Renato Bruno Di Belmonte, premiata con la preziosa riproduzione in scala del Tarf 1 di Taruffi offerta da Intecs Solutions, mentre golfisti e ospiti della giornata hanno scelto la MGA Twin Cam Le Mans del 1959 di Bottoli.

A vincere il riconoscimento per la «Miglior Auto Anteguerra» la Bugatti 57 Ventoux del 1934 di Battiston, «Miglior Sportiva» l’Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1930 di Comelli, «Miglior Conservata» alla Ferrari 330GT 212 del 1962 di Turetta.

I premi sono proseguiti con l’«Icona di Stile» alla Chevrolet Corvette C1 del 1959 di Poncina e con il «Premio Museo Bonfanti» alla Mercedes 220S Cabrio del 1956 di Galtarossa.

In mancanza della Hole in One, tra tutti i partecipanti è stato estratto a sorte un prestigioso orologio Eberhard Champion V solo tempo con quadrante blu e cinturino blu.

In giuria oltre a Chiminelli, il giornalista Attilio Facconi, Matthieu Lamoure di Artcurial, il Presidente Paolo Casati e il rag. Pino Schiavon del Golf Frassanelle.

[ Redazione Motori360 ]