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Cantiere Mimì: equilibrio tra innovazione e tradizione nautica

La storica azienda napoletana, con la sua ampia gamma di imbarcazioni, diventa promotrice del rinnovamento del settore dei gozzi grazie a modelli sempre più confortevoli e performanti

Libeccio 9.5 WA

Un design classico orientato al futuro

La variegata produzione del cantiere è rivolta allo sviluppo di imbarcazioni in grado di coniugare uno stile tradizionale con soluzioni moderne e innovative. L’utilizzo di materiali di prima qualità, come il legno teak massello lavorato e curvato a mano, conferma l’eccellente qualità manifatturiera del marchio.

 

Tecniche produttive all’avanguardia

La lavorazione delle imbarcazioni avviene tramite il processo di infusione sottovuoto che consente una diminuzione del peso ed un migliorato rapporto resina/fibra. La tecnica permette inoltre di ottenere uno spessore costante senza bolle d’aria interlaminari. Grazie all’uniforme compressione esercitata dal sacco di vuoto, il laminato presenta proprietà meccaniche potenziate.

 

Il successo ai saloni europei e nazionali

Reduce dal trionfo del Boot di Düsseldorf, ottenuto con la collaborazione del partner Watersport Paradise, il Cantiere Mimì ha preso parte lo scorso febbraio al Nauticsud di Napoli, una delle più importanti fiere nautiche italiane. Per l’occasione è stato scelto di esporre ben dieci imbarcazioni, dai 6,6 agli 11 metri di lunghezza, e di affiancare le novità del cantiere ai i modelli storici della gamma Fisherman.

Le dichiarazioni

Salvatore Senese, CEO del Cantiere Mimì: “Quando presenzio ai boat show […] mi fa piacere esporre modelli molto diversi tra loro, includendo anche i Fisherman, la prima linea della nostra storia che vedo spesso nei porti e nelle baie italiane, specialmente qui nel Sud Italia. Ultimamente ci siamo concentrati molto sulla progettazione e il lancio dei modelli più grandi, andando a sviluppare gli spazi per aumentare accoglienza e comodità – come con il Libeccio 13.5 Cabin -, ma restiamo un’azienda con una gamma variegata che si rivolge agli armatori moderni come a quelli con gusti più tradizionali e i modelli più venduti variano molto a seconda dei diversi mercati. Esporre modelli tanto diversi tra loro è anche un modo di ripercorrere la nostra storia e omaggiare il legame con il nostro territorio d’origine”.

[  Silvia Borgonovi ]