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Nuova configurazione antincendio per il C27J di Leonardo

Leonardo ha appena presentato al salone Aerial Firefighting Europe il C27J Spartan in configurazione antincendio. Il sistema può essere montato e smontato senza alcune modifiche al velivolo in circa un’ora

Il C27J Spartan nella nuova configurazione da aereo antincendio è stato presentato ieri all’apertura del salone Aerial Firefighting Europe di Nimes, in Francia. L’intero sistema antincendio, realizzato dall’azienda Simplex Aerospace, potenzia le capacità multiruolo del velivolo evitando al contempo l’acquisto di velivoli antincendio dedicati, sicuramente più costosi.

Il sistema è modulare e retrofit

Il modulo antincendio della Simplex può essere facilmente installato o rimosso dai membri dell’equipaggio in circa 60-90 minuti attraverso la rampa di carico posteriore e senza altre modifiche strutturali. Il serbatoio principale ha una capacità massima di 10.600 litri, ai quali si possono aggiungere altri 568 litri di liquido ritardante. L’intero sistema è optional e può essere acquistato anche con la configurazione basica del C27J, caratterizzata da avionica di ultima generazione, nuovi pannelli di controllo nel cockpit e un nuovo sistema di illuminazione al LED. Inoltre, essendo un sistema modulare che necessita solamente del montaggio nel vano di carico, il sistema antincendio può essere acquistato anche come retrofit per essere montato sugli attuali C-27J.

In futuro si ricaricherà senza atterrare

Oltre al sistema Simplex, Leonardo sta studiando e sperimentando insieme al consorzio europeo SCODEV (SCOping DEVice) un’ulteriore soluzione che prevede la possibilità di riempire il serbatoio volando su un breve tratto di mare/lago o sul corso di un fiume senza ricorrere al rientro in base. Tale soluzione prevede un sistema aspirante da calare in volo per effettuare il rifornimento d’acqua e, secondo i dati resi pubblici, basterebbero circa 30 metri per riempire i serbatoi. Un valido up-grade che potenzierebbe le già elevate performance del velivolo italiano, successore del G222, che potrebbe sostituire l’intera linea dei vetusti Canadair operanti  in Italia.   

[ Gianni Heidelberg ]