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Superbike: a Portimão, Laverty risponde a Melandri

Doppio podio per l’Aprilia che domina il mondiale costruttori. Vittoria al fotofinish di Melandri (BMW) in Gara 1, mentre in Gara 2 vince in volata Laverty (Aprilia) sul compagno Guintoli. Disastro Sykes su Kawasaki in Gara 2, caduto al giro di schieramento 

Gara 1

Ore 13.00 in pole position parte il solito Tom Sykes su Kawasaki, dietro di lui Laverty (Aprilia) e Rea (Honda). Alla prima curva subito Tom si piazza davanti seguito da Laverty e Melandri (BMW) partito in quarta posizione. Seguono Guintoli (Aprilia) e via via gli altri. I primi giri è battaglia tra il trio di punta, dove Sykes fatica a tenere testa al connazionale britannico. Dietro di loro il nostro “Macho” Melandri segue studiando la situazione. Laverty supera il centauro di casa Kawasaki e sfoggia una guida precisa e pulita, a circa metà gara rompe il motore e colleziona uno “zero” pesantissimo per la sua classifica. Sykes tiene duro e fino alla fine cerca di tenere testa agli avversari che tallonano la coda della sua ZX-10R. Melandri non molla e lo segue come una lepre; dietro di loro Guintoli recupera e si posiziona a ridosso del duo di testa. Dopo una battaglia all’ultima staccata e scia…

Melandri quasi al fotofinish vince su Guintoli per 7 millesimi e Sykes è terzo. Dietro di loro si posizionano un ottimo Camier su Suzuki e il giovanissimo Lori Baz su Kawasaki. Migliora Fabrizio in settima posizione. Sempre male le Ducati in nona ed ultima posizione. 

Gara 2  

Ore 16.00 succede l’inaspettato:  al giro di schieramento Sykes cade con la sua Kawasaki non presentandosi in griglia di partenza. Errore fatale e gara compromessa! Da sottolineare l’incompetenza e la scarsa professionalità dei marshall a bordo pista, che non solo non aiutano il pilota, ma creano ancora più confusione facendolo cadere di nuovo. Voto ZERO! Quindi il primo a partire è Laverty su Aprilia, che si avvia forte seguito da Rea su Honda che lo tallona fino alla fine. Melandri recupera e li segue in terza posizione, ma per un eccessivo consumo della gomma posteriore in condizioni disastrose è costretto ad arrendersi e  cede la posizione a Sylvain Guintoli arrivando solo dodicesimo.

Alla fine le due Aprilia RSV4 tagliano il traguardo in solitaria con Laverty che la spunta sul compagno di squadra e “ragioniere” Guintoli che relega Rea in terza posizione. Ottimo Loris Baz su Kawasaki quarto ed un redivivo Carlos Checa su Ducati in quinta posizione che inizia a dare segnali di speranza. Da sottolineare il grande coraggio di Tom Sykes che riesce a partire a spinta, rientrare con la moto al box, partire ultimo per poi essere costretto ad un amaro ritiro. 

La nostra classifica: i voti 

Sylvain Guintoli (Aprilia): non vince una gara da Philip Island, tiene sempre duro ed è sempre a podio. Degno lavoro di un pilota di esperienza e che ragiona. Merita il voto più alto solo perché detiene ancora la testa della classifica rafforzando ulteriormente la sua leadership nel mondiale. In cuor suo vuole la vittoria anche per motivi di supremazia in seno al team. [Voto 9]

Eugene Laverty (Aprilia): meriterebbe lui tutti i podi di Portimão, peccato per Gara 1 persa per una rottura. In Gara 2 sfoggia una classe e una guida perfetta, se fosse un tantino più costante il mondiale potrebbe essere alla sua portata. [Voto 8,5]

Jonathan Rea (Honda): terzo in pole, terzo in Gara 2, tiene alta la bandiera di casa Honda mettendoci molto del suo. La moto è una delle meno sviluppate e lui compie autentici miracoli. Forse con un cambio di sella… [Voto 7,5]

Marco Melandri (BMW): vince Gara 1 e merita i complimenti per la prestazione, però non si capisce come una moto, senza cambiare nulla tra Gara 1 e Gara 2, possa passare dal gradino più alto del podio alla dodicesima posizione. Melandri meriterebbe di più ma per ora diamo… [Voto 7]

Tom Sykes (Kawasaki): arriva caricatissimo in Portogallo, fa la pole position ed arriva terzo in Gara 1 dopo una bagarre con Melandri e Guintoli. Ok, ci può anche stare!… Ma l’errore di cadere al giro di schieramento e portare la moto distrutta al box non è da valutare positivamente. Diamo la sufficienza solo per la tenacia dimostrata e perché forse non ha tutte le colpe… [Voto 6]

Carlos Checa (Ducati): arriva con la spalla malandata, tiene duro la prima gara e arriva nono; nella seconda ottiene un ottimo quinto posto. Certo non siamo abituati ad una Ducati così indietro, ma contiamo in un risveglio. [Voto 5,5]

Michael Fabrizio (Aprilia): da uno che ha vinto molto ed è il pilota più esperto in superbike ci si aspetta di più. Ottiene un buon settimo posto in Gara 1 mentre in Gara 2 scivola in decima posizione. Auspichiamo un decisivo avanzamento… [Voto 5]

Davide Giugliano (Aprilia): deve assolutamente cambiare il modo di correre altrimenti farà fallire il proprio team! In Gara 1 cade (di nuovo) in Gara 2 è più cauto ed arriva in nona posizione. Un team che ha vinto un mondiale forse pretende di più da lui! [Voto 4,5]

Commissari di gara: cosa dire … non aiutano il povero Sykes caduto lasciandolo da solo. Intervengono in ritardo, spingendolo male e facendolo nuovamente cadere. Poco pronti e forse troppo inesperti. [Voto ZERO!]

Le dichiarazioni

Marco Melandri: Non è stato facile vincere in Gara 1, all’inizio ho faticato parecchio con la trazione poi, dopo dieci giri la situazione è migliorata ed è stato più facile raggiungere i primi. Stare davanti era comunque altrettanto complicato per il vento forte. Quando Tom mi ha sorpassato, ha chiuso la traiettoria, forse pensando che fosse davanti, spingendomi fuori. Quando sono rientrato, non avevo nessun piano, ma ho spinto il più possibile. Ho tentato di superare Tom molto rapidamente perché Sylvain era molto veloce e stava cercando di scappare. Quando ho raggiunto Guintoli, l’ho passato. L’ultimo giro è difficile da raccontare, era così vicino che ho spinto al massimo. Sono felicissimo e ringrazio tutti in BMW. In Gara 2 potevo essere sicuramente sul podio, invece, dal secondo giro, la gomma posteriore ha iniziato a vibrare e poi, dal terzo, ha iniziato a perdere grip poi è crollata. Per questo motivo la moto vibrava ed era molto difficile guidare, ho cercato di portare a casa il miglior risultato possibile. Ora pensiamo a Imola”.

Eugene Laverty: “Quest’anno Gara 1 sembra stregata per noi, specialmente su piste come questa ed Aragon dove avevo il passo per centrare la doppietta. In ogni caso non è nel mio carattere lamentarmi, l’importante è partire sempre con il massimo obiettivo e, quando la sfortuna ci mette del suo, rispondere colpo su colpo. Ho cercato fortemente questa vittoria, e mi è piaciuto farlo dominando dal primo all’ultimo giro. Sono in corsa nel Mondiale anche con qualche zero di troppo, stiamo comunque crescendo gara dopo gara e guardo con fiducia ai prossimi appuntamenti”.

Sylvain Guintoli: “In Gara 1 sono partito con cautela, puntando a preservare le gomme. Questa tattica mi ha aiutato a lottare fino all’ultimo millesimo, peccato per la vittoria sfumata ma sono felice di come ho gestito la gara. Ho avuto qualche indecisione all’inizio di Gara 2, ma ho ritrovato presto il ritmo per concludere bene la corsa. Dopo aver sorpassato Rea ho spinto per creare del margine, rischiando anche qualcosa nell’ultima curva, fortunatamente tutto è andato per il meglio e lasciamo Portimão con un bottino importante in ottica campionato”.

Stefano Rondinelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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