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Risorge il marchio Maybach

Il gruppo Mercedes-Benz riprende il marchio Maybach per distinguere gli allestimenti più esclusivi di vetture  già top di gamma ed ha presentato, con l’occasione, la nuova nomenclatura dei propri modelli 

Il classico logo Maybach

Mercedes-Benz, ha presentato due importanti novità:

● l’ampliamento, verso l’alto, del suo esclusivo segmento di fascia superiore grazie all’introduzione del nuovo marchio Mercedes-Maybach destinato a quei clienti che considerano i già esclusivi allestimenti Mercedes un «semplice» punto di partenza;

● l’annuncio che a partire dal 2015 verrà introdotta una nuova nomenclatura per individuare e distinguere le varie serie e tipologie di motore, semplificando così al cliente l’orientamento all’interno dell’offerta, in costante crescita, dei propri modelli. 

Mercedes-Maybach

Nel 2013, Mercedes-Benz ha lanciato la nuova Classe S venduta, nel suo primo anno di produzione, nella cifra record di ben 100.000 esemplari; già oggi la gamma di questa vettura è notevole, visto l’ampliamento in corso dalle attuali tre a sei varianti (interessante, fra le altre, l’ecologica S 500 PLUG-IN HYBRID – cfr. art.: https://www.motori360.it/27763/mercedes-s-500-plug-in-hybrid-lecologica-in-smoking) ma lo sarà ancora di più in futuro con, appunto, l’introduzione del marchio Mercedes-Maybach.

Il primo esempio di quanto attenderà un’utenza dalle disponibilità adeguate alle sue sempre più sofisticate pretese è la Mercedes-Maybach Classe S, che è stata presentata in anteprima mondiale negli USA (Salone di Los Angeles) ed in Cina (Salone di Guangzhou), due mercati ovviamente di interesse primario per tutti i costruttori top di gamma.

La Mercedes-Maybach Classe S costituisce un nuovo capitolo nella storia della Stella e più che affiancare amplia commercialmente l’attuale gamma della Classe S con vero e proprio marchio a sé stante, una vettura i cui allestimenti ed equipaggiamenti la proiettano ancor più verso l’alto ma con una filosofia opposta a quella, ad esempio, di un altro prodotto d’eccellenza come la Bentley: mentre questa è stata concepita per essere guidata anche dal proprietario, la «S» Maybach, con il suo passo extralungo, è stata studiata per essere goduta – non condotta – dal proprietario che lascerà al proprio autista incombenze plebee quali quella di evitare l’imp(r)udente di turno o di svincolarsi dall’ingorgo del momento per arrivare per tempo in aeroporto nella consapevolezza che l’aereo – privato ovviamente – aspetterà comunque.

Nel frattempo il passeggero sbrigherà i propri affari isolato nel suo ovattato mondo composto da due sedute separate totalmente reclinabili. in pelle traforata, la stessa che riveste anche il tunnel centrale ed i cuscini concepiti solo per appoggiarvi le gambe e via dicendo. A breve ne sapremo di più anche sulla meccanica, anche se sembrerebbe logico pensare, a proposito di eccellenza, al 12 cilindri bi-turbo. 

La nuova nomenclatura

La strategia di Mercedes-Benz ipotizza entro il 2020 la presenza di oltre 30 modelli, di cui almeno undici totalmente nuovi e questo senza parlare delle diverse varianti di carrozzeria e sistemi di guida: un’articolazione che renderebbe ancora più complicato al potenziale cliente il districarsi in una pletora di sigle di base e relative varianti.

A questo proposito il responsabile di Brand Communications Mercedes-Benz Cars, Jens Thiemer, nel presentare la nuova nomenclatura delle sigle identificative dei diversi modelli, ha sottolineato che l’obbiettivo è quello di “semplificare e rendere più comprensibili la sigle delle vetture… il Piano prevede l’ideazione di un sistema più semplice, trasparente e logico per designare tutte le serie di modelli allo scopo di fornire un chiaro orientamento per i nostri Clienti e questo è il momento ideale per farlo, visto che nel 2015 verrà aggiornata l’intera gamma SUV, un punto di partenza perfetto per rinominare l’intera famiglia”.  La nuova nomenclatura sarà quindi:

per le vetture

● la denominazione del modello è sempre composta da un acronimo formato da 1 a 3 lettere maiuscole;

● ciascuna tipologia di motore è indicata da una lettera minuscola;

● per le vetture il sistema ruota su cinque serie di modelli principali di vetture (A, B, C, E ed S).

Per quanto riguarda le Coupé a 4 porte, le prime due lettere «CL» sono seguite da una terza di collegamento ad una delle serie di modelli principali: in sintesi CLA e CLA Shooting Brake, CLS e CLS Shooting Brake.

Dal 2016 il nome di tutte le Roadster comprenderà, per ricordare le proprie origini, la sigla «SL» che sarà affiancata da una terza lettera rappresentante il collegamento ad una delle serie di modelli principali. La SLK diventerà quindi la nuova SLC.

per i SUV

●la sigla inizierà, in omaggio alla mitica Classe G, con «GL», dove «G» si riferisce alla discendenza della vettura mentre la «L», essendo una lettera ricorrente nella storia di Mercedes-Benz, rende la denominazione dei modelli più facili da ricordare e pronunciare;

● la terza lettera indica il rapporto rispetto alle serie di modelli principali.

Più in dettaglio:

GLA              = GL Classe A

GLC             = GL Classe C; precedentemente GLK

GLE              = GL Classe E; precedentemente Classe M o ML

GLE Coupé   = GL Classe E Coupé

GLS              = GL Classe S; precedentemente GL

G                  = invariato

per i motori

Anche le sigle relative alle diverse tipologie di motore, seguiranno uno sviluppo parallelo a quello delle denominazioni di serie e modelli e saranno più corte e semplici rispetto a quelle attuali; in futuro sul cofano o portellone posteriore vedremo quindi le seguenti lettere minuscole:

c = a gas naturale compresso (oggi Natural Gas Drive)

d = diesel (oggi BlueTEC e CDI)

e = elettrico (oggi Plug-in Hybrid, BlueTEC Plug-in Hybrid ed Electric Drive)

f = a celle combustibili (oggi F-CELL)

h = ibrido (oggi HYBRID e BlueTEC HYBRID)

per i modelli 4×4

Anche in futuro non verranno utilizzati suffissi mentre continuerà a sussistere l’ormai consolidata denominazione 4MATIC (30 anni nel 2015!) che continuerà ad identificare tutte le vetture a trazione integrale.

L’intento di semplificare c’è, come pure è chiaro il filo razionale alla base di questa novità; tuttavia – come in tutte le cose – occorrerà un po’ di tempo per familiarizzare con questa vera e propria piccola rivoluzione ma quello che poi più importa è che la clientela Mercedes prima guarda alla stella e solo dopo alla sigla.

Giovanni Notaro

 

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