L’annunciata “Rivoluzione” sul passaggio di proprietà e la conseguente riduzione dei costi, è in linea col sistema informatico dell’ACI. Esso alimenta le altre banche dati della P.A. e può già rilasciare un documento unico che attesti proprietà e caratteristiche tecniche dei veicoli
L’ACI ha già illustrato al Governo una serie di proposte in grado di ridurre fortemente la spesa pubblica legata alla gestione delle formalità automobilistiche. Sono soldi che lo Stato può risparmiare puntando su un ente pubblico non economico come l’ACI, che non costa nulla alla Pubblica Amministrazione e agisce a tutela degli stessi automobilisti.
Il sistema informatico dell’ACI alimenta le banche dati della P.A. e può già rilasciare un documento unico che attesti proprietà e caratteristiche tecniche dei veicoli, in tutta la sua rete territoriale di 106 Automobile Club provinciali e 1.500 delegazioni. “Non sono necessari nuovi esborsi di denaro pubblico per hardware, software, uffici e locali – assicura il Presidente dell’ACI – perché noi siamo già in grado di svolgere con capillarità ogni formalità necessaria, in linea con la normativa e con grande efficacia verso lo Stato e i cittadini”.
“La sostituzione dell’Imposta Provinciale di Trascrizione con una quota sul bollo, proposta oggi dal Ministro Lupi, è la misura giusta per far risparmiare davvero le famiglie e più volte auspicata da ACI – conclude Sticchi Damiani – in grado di ridurre di 365 euro il costo di un passaggio di proprietà che oggi sfiora i 600 euro. Dall’ACI ricordano, infine, che l’emolumento del PRA per il servizio svolto incide solo per il 4%. Questo intervento incentiverebbe efficacemente il ricambio del parco circolante, con benefici immediati per l’economia, l’ambiente e la sicurezza stradale.
Alessandro Ferri