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Ricordate la Fantic Motor? Adesso fa bici elettriche

Per i meno giovani, Fantic Motor è un tutt’uno con la parola «Caballero», che ha un solo, inequivocabile significato: il produttore di uno dei più performanti, caratteristici e iconici motocicli leggeri degli anni ’70 rilancia ora con le mobilità alternativa

Fantic Caballero

Ricordate Fantic Motor? Ricordate il «Caballero»? Guai a chiamarlo motorino: era una vera e propria piccola moto scrambler, che non disdegnava di andare in città benché fosse nata per il fuoristrada. Prestazioni generose, telaio indistruttibile e ambitissimo dai post-adolescenti di un’epoca, soprattutto nell’elegantissima versione GT, ha fatto la fortuna di uno dei marchi storici del motociclismo italiano.

Per un marchio che rinasce un altro scompare… quello dell’Aspes. Storico marchio motociclistico di Mornago, iniziò a produrre bici per evolversi con i ciclomotori da cross (Falco, Apache 125, Navaho ecc.); nel 2008 il marchio, sogno di chi era stato ragazzino negli anni Settanta, passa nelle mani della Menzaghi Motors di Gallarate (VA), capitanata dall’Amministratore Delegato Umberto Pertosa,  che assicura il rilancio con il sistema ibrido applicato ai suoi veicoli a due ruote «confezionando» il primo scooter ibrido Sirio, per passare ai scooteroni e terminare con le bici elettriche. Dall’anno scorso la clientela non ha più notizie…

La Fantic Motor, nata nel 1968 a Barzago (LC), attraversò così un trentennio di successi, producendo moto da trial, da cross e da competizione, aggiudicandosi tre titoli mondiali negli anni ’80 e continuando a calpestare i podi sino al 1995. Poi è stata la volta degli innumerevoli titoli internazionali nella categoria Enduro sino alla recente conquista del Campionato Europeo nella classe enduro 300 cc nel 2012 ed i titoli nazionali in Belgio ed Italia nel 2014 nella classe enduro 50 cc. Tutto questo, senza disdegnare escursioni nell’allora fiorente mercato dei ciclomotori.

Basti pensare al pratico «Rally», pensato per il mercato statunitense, all’elegante «Issimo» di fine anni Settanta e, un decennio dopo, al coraggioso «Koala» con le sue gomme larghissime.

Superato un complesso periodo di vicissitudini, la Casa torna ora sul mercato. E lo fa nel segno dei tempi, lanciando la commercializzazione di una gamma di biciclette elettriche, denominata «Fat Bike».

Le nuove biciclette posseggono il DNA dell’azienda Fantic Motor al 100%: lo stesso DNA che ha appassionato generazioni di ragazzi e che continua ad essere un sogno per i teenager di oggi.

Alla presentazione delle Fat Bike era presente anche Alberto Baban, Presidente di Venetwork, che ha acquisito il 100% di Fantic il 1° ottobre 2014 ed è già in grado di mostrare gli effetti della nuova gestione. Venetwork è una rete di imprenditori veneti che hanno la missione di investire in attività imprenditoriali del Nordest ad alto potenziale per rilanciare l’economia e l’occupazione nel territorio. L’acquisizione di Fantic Motor ha l’obiettivo di rendere il marchio un player di riferimento nel mondo delle motociclette.

Il Piano prevede di investire in tecnologie innovative, di valorizzare il design Made in Italy e di riorganizzare l’azienda rendendola pronta alla creazione di nuovi prodotti sia nel mondo dell’off-road che della fashionable urban mobility. La presentazione della collezione Fat Bike rappresenta un passo importante per l’azienda che si posiziona in modo concreto nel segmento della mobilità urbana trendy ed ecosostenibile.

Alberto Baban, Presidente di Venetwork S.p.A. e di Piccola Industria di Confindustria nazionale, ha aggiunto: “Devo assolutamente confermare con grande entusiasmo quanto io e Venetwork crediamo in questo nuovo e promettente progetto di Fantic Motor. Abbiamo voluto fortemente investire su questa realtà perché il team Fantic è davvero molto ambizioso, è una grande squadra che secondo noi ha delle forti e concrete potenzialità. La passione che loro emanano in tutto quello che fanno ci ha contagiati e ci ha convinto nel continuare a voler fare crescere questa azienda. Nel futuro, anche non troppo lontano, prevediamo un grande successo in termini sia di numeri che di soddisfazioni, iniziando da questa nuova e importante avventura delle bici elettriche Fat Bike”.

La gamma di Fat Bike Fantic presenta degli eccezionali punti di forza che la rendono leader naturale nel panorama dell’urban mobility: un motore potente, gioiello della tecnologia tedesca, con una coppia superiore del 50% alla migliore concorrenza, ma, al tempo stesso, il più piccolo e leggero della categoria. Una trasmissione così silenziosa che vi permette di sentire i rumori del bosco o le macchine che vi sia avvicinano in città e una batteria da 417 Ah che vi permette sino a 120 km di autonomia. Un impianto frenante sovradimensionato che vi dà la sicurezza di fermarvi prima di qualsiasi ostacolo e, per finire, delle ruote generose che vi permettono di assorbire le asperità di un sentiero così come sampietrini o i binari del tram in ogni condizione di manto stradale. Grazie all’esperienza Fantic sviluppata nelle moto da fuoristrada, la guidabilità è il punto di forza di questa due ruote che vi fa sentire subito a vostro agio nei sentieri impervi così come nella jungla cittadina. Vale la pena di menzionare alcuni particolari del telaio come il carro posteriore corto a vantaggio della maneggevolezza ed il supporto motore progettato per proteggere il motore da ogni urto, anche nelle condizioni di utilizzo più estremo. Nessun particolare è stato lasciato al caso.

Due i modelli presentati: Fantic Fat SPORT, la versione sportiva e Fantic SEVEN DAYS Urban Lifestyle Fat Bike, la versione metropolitana, un’alternativa trendy e dallo stile moderno per muoversi comodamente nel traffico della città.

Fantic Fat SPORT è la versione più sportiva, un mix di stile italiano e tecnologia tedesca con la migliore componentistica proveniente da tutto il mondo: motore Brose fornitore di motori elettrici alle più grandi marche automotive europee. Batterie della tedesca BMZ, leader di mercato nel suo segmento, forcelle Rock Shox, e cambio SRAM GX, il meglio in tema di innovazione.

Studiata per le attività outdoor, permette di sostenere le imprese più ardite e arrivare in luoghi che non tutti riescono a raggiungere, così l’avventura si trasforma in pura emozione.

Anche Fantic SEVEN DAYS, la prima Fat urban elettrica al mondo, permette di avere prestazioni comparabili a quelle di una sportiva ma che, nell’ambiente cittadino si trasforma in una instancabile macina chilometri senza l’ansia di finire la scorta di elettricità. La distingue un look contemporaneo che strizza un occhio al passato impreziosita da elementi strutturali che permettono di caratterizzarla esteticamente ed irrobustirla per farle superare le mille insidie del traffico e della strada.

La Seven Days viene presentata sul mercato in tre varianti: vintage, carbon con la forcella in carbonio e sport, con forcella ammortizzata.

[ Alessandro Ferri ]

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