Sullo Stelvio per l’iniziativa di Assogomma: ecco i risultati dei test sulla neve
Bormio. Scegliere le giuste coperture per ogni stagione, accresce esponenzialmente la propria sicurezza e quella degli altri. Questo, in sintesi, il risultato degli ormai consueti test promossi e organizzati da Assogomma nell’ambito della campagna “Pneumatici sotto controllo“.
Immersi tra le nevi del Passo dello Stelvio, abbiamo potuto toccare con mano le diferenze di performance, maneggevolezza e trazione di vetture equipaggiate con gomme estive ed invernali. I primi test volti a stabilire gli spazi di frenata, avevano protagoniste 4 Alfa Romeo 159 JTD, identiche, rispettivamente con: un treno di gomme invernali di serie, uno di gomme sperimentali a mescola invernale e disegno battistrada estivo, uno con mescola estiva e disegno battistrada invernale e uno con un equipaggiamento di serie estivo. Fatto 100 la frenata della vettura equipaggiata con gomme invernali di serie, la stessa vettura con il pneumatico sperimentale a mescola invernale e tassello pieno, ha frenato in 33 % in più. La vettura con tassello invernale, ovvero lamellato e mescola estiva si è arrestata in 110 % in più, mentre la vettura con un equipaggiamento estivo si è arrestata in 122 % in più.
Questo risultato esemplifica un concetto che ha più volte sottolineato il presidente di Assogomma Fabio Bertolotti: “non basta assicurarsi che il proprio treno di gomme presenti lamellature e lamarcatura M+S, come previsto per legge, ma bisogna accertarsi che sia un vero invernale, controllando che ci siano le tre montagnette con all’interno un fiocco di neve”.
La successiva prova ha visto come protagoniste tre coppie di vetture diverse tra loro impegnate nel medesimo percorso, equipaggiate rispettivamente con pneumatici estivi e invernali. Due Alfa Romeo Mito a trazione anteriore, due Toyota Rav4 a trazione integrale e due Jaguar XF a trazione posteriore. Pur trovandoci in presenza di un fondo non innevato, il vantaggio delle coperture invernali in condizioni di umido e temperature ben al di sotto dei 7 gradi, rendevano la guida con gli M+S rilassata e sicura, mentre con gli estivi non sono mancate perdite d’aderenza improvvise.
Sui piazzali del Passo con tre Alfa Romeo Giulietta, una con pneumatici estivi nuovi, una con pneumatici invernali nuovi ed una con pneumatici invernali usurati a 2,5 millimetri, sono state effettuate delle prove di spunto in accelerazione, con risultati piuttosto evidenti.
Con tutte e tre le configurazioni, si rilevano, 30 metri dopo una partenza da fermo, con un fondo di neve bagnata, i tempi di percorrenza e le velocità di passaggio: fatto 100 il pneumatico invernale nuovo, lo spunto dell’invernale usurato avviene con una velocità di uscita inferiore del 10% circa, mentre la configurazione estiva sale a circa il 30% in più.
Ci siamo poi spostati su un circuito ghiacciato per dimostrare quanto sia importante un equipaggiamento omogeneo sugli assi, è stato messo a confronto il comportamento di tre Abarth 500, a trazione anteriore su lievemente innevata e fredda, con temperatura esterna intorno allo 0°. Le configurazioni impiegate sono: vettura con quattro pneumatici estivi nuovi, vettura con quattro pneumatici invernali nuovi, vettura con equipaggiamento misto, due pneumatici invernali all’asse trattivo anteriore e due pneumatici estivi al posteriore.
Si parte da fermo in rettilineo, si arriva a circa 30 km/h, poi si affronta una curva a destra: con la vettura equipaggiata con pneumatici estivi l’auto diventa poco controllabile e tende a sottosterzare; nella configurazione mista invece, nessun problema in partenza, ma a metà della curva l’auto parte di posteriore e occorre sovrasterzare bruscamente per non finire in testacoda.
Nella configurazione invernale, infine, la Abarth procede (quasi) come su di un binario, anche cercando volontariamente di mettere le ruote interne dove la neve è più densa. Nonostante non sia espressamente vietato dal Codice della Strada ma solo “consigliato”, crediamo sia del tutto controproducente impiegare gomme di natura differente sui due assi, perchè in questo modo viene compromesso l’equilibrio complessivo. Meglio, allora, tenere 4 estivi.
Ultima prova, ancora le Alfa Romeo Giulietta protagoniste, stavolta equipaggiate rispettivamente con: un treno di gomme invernali, un treno di gomme estive e un treno di gomme estive catenate sull’asse trattivo.
La prova si è svolta su un ampio tratto di strada misto asfalto/neve con partenza in lieve salita e ha dimostrato la generale superiorità dell’ equipaggiamento invernale. Addirittura la vettura con equipaggiamento estivo non supera la prova, mentre quelle equipaggiate con i pneumatici invernali e con gli estivi catenati riescono a partire. Poi però il pessimo confort dei catenati emerge, rendendo uno strazio la marcia in presenza di poca neve.
Poche storie, dunque. Con temperature sotto i sette gradi, fondo umido e, soprattutto, innevato, i vantaggi di un pneumatico invernale sono tangibili e l’acquisto di un treno M+S, raddoppia la vita del set estivo che rimane inutilizzato durante i mesi più freddi.
Valerio Maura