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Peugeot 208 Pikes Peak: il count-down è iniziato

Soddisfazione del team transalpino per le prime prove ufficiali della prima parte del tracciato, anche se non tutti gli avversari erano ancora presenti

Chi si è goduto, comodamente seduto in poltrona oppure (molto ma molto tempo fa) al cinema, due delle più belle pellicole mai girate sulle corse – Grand Prix di John Michael Frankenheimer e la 24 Ore di Le Mans per la cui produzione Steve McQueen intaccò molto seriamente la sua pur cospicua fortuna – non può non ricordare alcuni momenti di particolare suggestione: quelli nei quali ai suoni della natura in risveglio subentra un lontano ronzio che, sempre più persistente, diviene un urlo lacerante che, attimo dopo attimo, torna sempre più ad affievolirsi restituendo la scena al silenzio.

Ebbene questo è quanto, probabilmente, hanno percepito gli osservatori presenti lungo le pendici del Pikes Peak quando all’alba di ieri Sébastien Loeb e la Peugeot 208 T16 Pikes Peak, in occasione della prima sessione di prove ufficiali, hanno fatto conoscenza con questo mito fra le cronoscalate mondiali.

Ma è anche quello che probabilmente hanno percepito gli stessi uomini della Peugeot che, preparando alle 4.00 del mattino l’auto per la sua prima prova, operano – mentre il Colorado è ancora immerso nel buio – con la calma scaturente dalla profonda professionalità ma anche con quell’impazienza ed eccitazione che derivano dalla voglia di vedersi confermata la bontà del loro lavoro invernale; ma la “levataccia” non pesa perché è finalmente arrivato il momento di sfidare questi famosi pendii per le prime prove.

Sébastien Loeb, che ha il casco già in testa, scorre mentalmente il percorso che il giorno prima ha avuto modo di conoscere per la prima volta accompagnato da Daniel Elena, il suo fedele navigatore, ma torna anche ad analizzare sensazioni e risultanze del collaudo finale della sua 208, effettuato sullo “speedway” di Colorado Springs e quanto l’auto gli ha già trasmesso in precedenza, sul Mont Ventoux a fine maggio, prima di saltare l’oceano.

Tre ore, alcuni treni di gomme, e quattro run: questo è ciò che il pilota ha gestito a partire dalle 5.20, quando, con le prime luci dell’alba a cacciare il buio, ha affrontato da par suo la prima delle salite nella parte inferiore del tracciato.

Fine delle prove, niente più natura e poesia ma solo riscontri tecnici e cronometrici con Loeb che sottolinea un bilancio “decisamente positivo. Non abbiamo dovuto modificare nessuna regolazione di base e la 208 T16 Pikes Peak si è rivelata molto prestazionale!” e la conferma arriva dal miglior tempo, ottenuto in ogni tentativo, confrontato con quello di Rhys Millen, il vincitore dell’edizione precedente anche se, va detto, non tutti gli avversari di rango erano ieri presenti.

Ovviamente soddisfatto anche Bruno Famin, Direttore di Peugeot Sport: “Dal 19 novembre 2012, data d’inizio ufficiale del progetto, spiega abbiamo fatto molta strada. E oggi, ci siamo! È ovvio che ci sia una certa eccitazione. È un evento particolarmente esotico, in cui abbiamo tutto da imparare”.

La vita normale riprende possesso dei suoi luoghi e dei suoi tempi; i bolidi tornano nei loro alvei lasciando il posto a turisti e natura.

Il 30 giugno sapremo chi sarà “The King of the Peak”!

Giovanni Notaro

 

 

 

 

 

 

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