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Peugeot 106 Proto, sì ma solo in pista

Pianale della «106» con motore centrale della Honda CBR1000RR

Il Regolamento Tecnico della Formula Driver suddivide le vetture ammesse per Classi che a loro volta devono rispettare le rispettive norme e limiti di trasformazione, e questa Peugeot 106 Proto fa parte della Classe Sport, dove i vincoli sono meno stretti.

In breve, il motore può essere sia di derivazione automobilistica che motociclistica, può essere anche senza retromarcia e la misura degli pneumatici è libera. Si può anche ricostruire il cofano, le porte e i parafanghi con materiali più leggeri, basta che il pianale e il tetto rimangano come nella vettura di origine. Inoltre, la vettura deve essere provvista di roll-bar a gabbia e il suo peso complessivo non deve essere inferiore a 600 kg.

Una super bike con 4 ruote per prestazioni esaltanti

Questa Peugeot 106 Proto è stata costruita da TRC Racing di Noventa di Piave (TV) e come imposto dal Regolamento Tecnico, il modello di origine è stato svuotato completamente, salvo il pianale e il tetto. Il resto della carrozzeria, cioè porte, cofani e parafanghi sono stati ricostruiti in vetroresina. Su quelli posteriori, più bombati per consentire l’alloggiamento dei pneumatici slik da pista, sono state realizzate 2 prese d’aria che, con l’apertura del lunotto, creano una sorta di circolazione d’aria per favorire il raffreddamento del motore posizionato al centro della vettura.

Il motore è il 4 cilindri DOHC raffreddato a liquido della Honda CBR1000RR che eroga una potenza di circa 170 cavalli a 12.000 giri. Per trasferire la coppia motrice alle ruote posteriori si è raccordata la catena di trasmissione ad un differenziale dell’Alfa 75 opportunamente adattato. Anche per la manovrabilità del cambio, a 6 rapporti, è stato necessario realizzare uno specifico leveraggio in modo che il pilota lo possa manovrare dal posto di guida.

I freni sono a disco sulle 4 ruote, con dischi maggiorati su quelle anteriori. Anche la scatola guida è stata modificata, con un rapporto meno demoltiplicato in modo da avere una risposta dello sterzo più rapida.

I suoi punti forti sono il rapporto peso/potenza e la coppia

Pur avendo un peso triplo rispetto alla Honda CBR1000RR, il rapporto peso/potenza della Peugeot 106 Proto è di 3,5 kg/cv. La velocità massima è senz’altro inferiore agli oltre 200 km/h della 2 ruote, ma non un valore determinante in quanto per il tipo di gare che deve affrontare va privilegiata la coppia per la massima ripresa in uscita dalle curve e quel motore ha ben 112 Nm.

Ha vinto il titolo italiano Formula Driver

Essendo una vettura prettamente da corsa, non possiede le omologazione per la circolazione, perciò averla vista e sentita su strada è stata un’occasione unica. Opportunità avuta in occasione della «Salita dei Campioni Trieste-Opicina» dove ha fatto da apripista con al volante il pilota triestino Matthias Lodi.

La carriera agonistica di questa promessa dell’automobilismo inizia nel 2000 quando a soli 12 anni vince il Campionato regionale kart. Dopo un periodo di pausa, nel 2013 esordisce alla grande e con la Grande Punto vince il Campionato Europeo Turismo under 1600 e nel contempo partecipa anche alla Formula Driver con una Clio RS 2000 per poi passare alla guida della Peugeot 106 Proto e vincere nel 2016 il Master Driver Triveneto e il titolo italiano Formula Driver. Un 1° posto nella Categoria Sport con 142 punti, quasi il doppio rispetto ai 77 del 2° classificato.

[ Paolo Pauletta ]

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