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Nuova Honda CB1100, tra presente e passato


La Casa nipponica presenta sul mercato la nuova naked dalle linee retrò ideale per i nostalgici e non solo… Ha 90 cv e fa 19 km con un litro

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Arriva la rivisitazione di una moto simbolo dei primi anni ‘70, la mitica CB 750 Four, prima vera Superbike di serie, col suo quattro cilindri da 67 cv e il freno a disco sull’anteriore. Sono passati tanti anni e la casa di Tokyo ha voluto omaggiare il suo celebre modello senza perdere di vista il presente.

Sembra un’impresa difficile ma la Casa nipponica ha saputo creare una moto bellissima, usando nuovi materiali e lasciando inalterato il vecchio design, con un risultato apprezzabile.

Parola al creatore

La storia di questo progetto è molto interessante, di seguito come introduzione riportiamo i commenti di Mitsuyoshi Kohama, progettista capo della CB1100:

Doveva avere necessariamente un motore raffreddato ad aria… In una moto, l’accelerazione bruciante ha il suo fascino, come lo ha del resto uno styling moderno che esprime agilità, velocità, potenza. Ma gli elementi che concorrono all’evoluzione del gusto dei motocicli sono molteplici. Quando dopo alcuni anni trascorsi in Europa tornai in Giappone, mi ritrovai per la prima volta a riflettere su questi concetti. Fu così che presi una matita e iniziai ad abbozzare alcuni disegni. Ruote. Motore. Telaio. Serbatoio. Sella. Pensai a come strutturare tutti gli elementi essenziali di una moto in maniera elegante, a come combinarli in un insieme perfetto. Volevo creare non solo una moto bella, da mostrare con orgoglio, ma che avesse una cura delle finiture di livello artigianale, e che fosse al tempo stesso accessibile da un vasto pubblico ma soprattutto piacevolissima da guidare.” 

Perché vuoi un motore con raffreddamento ad aria se sai già che in questo modo non otterrai il massimo delle prestazioni? Devi avere una spiegazione veramente convincente!

“Queste erano più o meno le obiezioni alle quali i ragazzi del mio team di progetto dovettero rispondere quando iniziammo il processo di sviluppo della CB1100 – prosegue Kohama e quei dubbi erano del tutto comprensibili. Creare un nuovo motore raffreddato ad aria era considerato un approccio troppo “retrò” per i responsabili del più grande Costruttore del mondo. Per un’azienda nella quale la ricerca continua delle più sofisticate soluzioni tecnologiche rappresenta il leit motiv nell’approccio a qualsiasi prodotto, un nuovo motore raffreddato ad aria sembrava rappresentarne l’antitesi.

Quando infine mi chiesero di spiegare la mia scelta, fui in grado di dire semplicemente: “La sola ragione è che a molti clienti piacciono i motori raffreddati ad aria.” Mi piace il suono metallico che fa il motore quando si raffredda… Il motore di una moto dovrebbe avere olio al suo interno, non acqua… Anche solo starsene lì a guardare l’alettatura del raffreddamento è per me  una fonte di ispirazione…

I motori raffreddati ad aria hanno qualcosa di speciale, un’emozione che non si può provare osservando i motori raffreddati a liquido delle moto ad alte prestazioni. A me, che sono motociclista e fan di tutte le moto, un futuro senza motori raffreddati ad aria pareva un’ingiustizia. Ed ero certo di non essere l’unico a pensarla in questo modo!

Basandomi sui miei bozzetti, questa “moto che sfida la logica e chiede semplicemente di essere guidata” divenne realtà. Il primo “concept model” della nuova Honda CB Four venne esposto al Tokyo Motor Show nel 1999 e con mia grande gioia fu accolto in maniera entusiastica. Nel 2007, con l’intento di soddisfare i desideri degli appassionati in modo ancora più completo, esponemmo, sempre al Tokyo Motor Show, un nuovo concept model: la Honda CB1100F. Fu questo a diventare poi la moto di produzione che oggi conosciamo come Honda CB1100.”

Andò in questo modo, ed anche noi la cosa che più apprezziamo di questo modello – oltre all’idea originale – è il “vecchio” motore raffreddato ad aria che circola nell’era tecnologica avanzata riscuotendo un’affidabilità unica, tipicamente giapponese. 

Propulsore e ciclistica

Il motore è un DOHC da 1.140 cc raffreddato ad aria con alette da 2 mm di spessore; questo componente è il più fine mai visto su una Honda. Per realizzare questo particolare sono stati adottati nuovi metodi di produzione. L’olio viene raffreddato tramite un radiatore frontale da 335 mm e permette al motore di migliorare le prestazioni. Il quattro cilindri raggiunge un regime di rotazione di 8.500 giri/min e sfrutta un rapporto di compressione pari a 9,5:1. Interessante la potenza che può raggiungere questo propulsore: 90 cv (66 kW) con un picco di coppia di 93 Nm erogato a soli 5.000 giri. Tutto ciò rende questo modello molto divertente con un’erogazione corposa e fluida, ottima la risposta del gas con una spinta che solo i motori Honda sanno regalare, grazie all’iniezione elettronica PGM-FI (Programmed Fuel Injection) che, per via dei corpi farfallati da 36 mm, riesce ad ottenere degli ottimi consumi sfiorando i 19 km/l. La distribuzione è a bialbero a camme con 16 valvole e a catena centrale, le valvole di aspirazione misurano 27 mm mentre quelle di scarico sono da 24 mm. Per migliorare il bilanciamento è stato inserito un singolo contralbero che permette di migliorare il sound del motore. Il gruppo motore si chiude con cambio a 5 marce, frizione a bagno d’olio e trasmissione finale con catena passo 530 garantendo un’ottima robustezza.

Su strada

Un po’ sportiva, un po’ turistica, la CB1100 è capace di regalare delle belle sensazioni, grazie anche al telaio in acciaio a doppia culla dove viene alloggiato il propulsore, con attacchi rigidi ed in gomma per migliorare la rigidezza e contenere le vibrazioni dello stesso.

Gli ammortizzatori sono regolabili nel precarico delle molle; al posteriore troviamo due ammortizzatori che richiamano il passato che vengono fissati al forcellone scatolato in acciaio. Le sospensioni anteriori invece sono delle forcelle telescopiche con steli da 41 mm che danno un’ottima solidità all’anteriore soprattutto in frenate brusche, grazie anche all’impianto C-ABS di serie con dischi da 296 mm all’anteriore e da 256 mm al posteriore. Tutto ciò rende questa moto molto confortevole anche sulle lunghe percorrenze, ma le sue dimensioni compatte la fanno essere anche maneggevole e stabile, dando un ottimo piacere di guida.

Design

Come rendere un modello tra il retrò e il moderno? La Honda ha risolto il problema utilizzando il vecchio design accoppiato con linee più attuali e arricchendolo con i materiali del momento. Le linee sono pulite e semplici ma rievocano l’eleganza del passato. Si parte con il classico faro tondo rimasto quasi invariato ma con l’inserimento di luci e materiali cromati moderni, il serbatoio rievoca la “vecchia conchiglia” ma reso però più snello ed ergonomico per migliorare la posizione di guida. 

Ottimo il lavoro fatto sulla strumentazione totalmente analogica e dall’aspetto molto simile alla vecchia CB Four, con scarichi e parafanghi cromati. Ogni cosa è messa al punto giusto ordinata (classico stile nipponico) senza perdere di vista lo stile e l’eleganza. Il pezzo pregiato per noi è sempre il motore che con il raffreddamento ad aria ha eliminato il radiatore che spesso rovina l’estetica delle “naked”. I materiali usati, per realizzare questa moto, sono i classici acciaio, alluminio, morbida pelle, resistente gomma e plastiche di alta qualità. Il tutto sembra assemblato artigianalmente come le motociclette di un tempo.

Affascinante ed elegante, virtuosa e retrò, la CB1100 è un modello capace di soddisfare  ogni esigenza del cliente. Una moto che può essere usata praticamente in ogni momento della giornata: in città, per gite fuori porta e viaggi. E viaggi anche sul ponte virtuale che collega il passato al futuro…

Stefano Rondinelli

 

Scheda tecnica [ Honda CB1100 ] 

Prezzo: 10.800 euro f.c.

Prodotta dal 2013

Tempi: 4

Cilindri: 4

Cilindrata: 1.140 cc

Raffreddamento: ad aria

Avviamento: elettrico

Potenza: 90 cv (66 kW) a 7.500 giri/min

Marce: 5

Freni: D-D

Misure freni: 296-256 mm con C-ABS

Misure cerchi (ant. / post.): 18” / 18”

Normativa antinquinamento: Euro3

Altezza sella: 795 mm

Peso: 248 kg

Capacità serbatoio: 14,6 l

Segmento: Naked

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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