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Nuova Bentley Continental GT: la potenza regna sovrana

A Crewe, quartier generale Bentley, mentre si rispetta il rito dell’afternoon tea con gli scones, si fabbricano anche missili terra-terra…

Che ci siano dei nuovi gruppi LED sotto le palpebre nascoste?

Walter Owen Bentley, narra la leggenda, ebbe l’intuizione di utilizzare leghe d’alluminio nella fabbricazione dei pistoni studiando un fermacarte realizzato in quel materiale, una scelta che avrebbe di lì a poco cambiato prima la storia dell’aeronautica e poi quella dell’automobile per come conosciamo Bentley ai giorni d’oggi.

È da ben 105 anni che la Casa automobilistica più british di ogni altra continua a far parlare di sé non più attraverso il fondatore – Walter Owen naturalmente – ma portando avanti l’imprinting del suo creatore in un retaggio di artigianalità, eleganza e lusso uniti alle evoluzioni tecnologiche che stiamo vivendo.

Lanciata nel 2022 questa Super Gran Turismo di lusso si è fatta nel corso degli anni sempre più apprezzare sia dal grande pubblico che, ancor di più, dai pochi fortunati che se la sono potuta permettere e che stanno già pensando di mettere nel proprio garage – a partire da giugno – la sua 4a generazione, il cui nome resta quello ispirato ai lunghi viaggi attraverso il continente.

Spazio al nuovo V8 ibrido da 782 cavalli

Se si guarda al nuovo design, noteremo che nulla è stato stravolto ma tutto affinato; nessuno stravolgimento quindi di quei tratti chiave che della Continental GT rispettano gli stilemi originali (aspetto poderoso, cofano esteso e posteriore corto) mentre fa la sua comparsa il nuovo propulsore Ultra Performance Hybrid, made in Crewe (UK) da 782 cavalli e 1.000 Nm di coppia massima, dati che fanno di questo modello la Bentley più potente di sempre!

Ancora avvolta dal mistero in formato muletto

Quindi dimenticate il mostruoso W12 della 3a generazione, che faceva tremare i muri, e fate spazio al nuovo V8 ibrido a dir poco pauroso che sicuramente lascerà, i fortunati della nuova B alata che potranno permetterselo, con un bel sorriso stampato in faccia anche grazie a un telaio completamente rivisto, ad una trazione integrale attiva con Torque Vectoring con 4 ruote sterzanti, ad un controllo antirollio elettronico di nuova generazione ed a nuovi ammortizzatori a doppia valvola, in grado di garantire, assieme alle altre caratteristiche dinamiche, un’esperienza di guida ancora più coinvolgente.

Ultima chicca, che non sarà determinante nelle motivazioni di acquisto ma che comunque acquieterà qualche «sensibilità» ecologica, riguarda i minori consumi ma soprattutto il fatto che il nuovo gruppo ibrido potrà garantire ben 80 km di autonomia nella modalità elettrica.

[ Lorenzo Pollini ]

 

 

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