Si è svolta al circuito di Monza la mostra – evento «Monza Historic»: una nuova occasione per gli amanti delle auto da corsa storiche per rivivere le grandi emozioni del passato.
Ideata e organizzata del famoso promoter francese Patrick Petercon, ha schierato oltre 230 splendidi modelli, che non si sono limitati a sfilare sul circuito a velocità di parata. L’intento era dimostrare come questi gioielli non si considerino unicamente pezzi intoccabili da museo: sia nelle varie prove, che soprattutto in gara, le auto hanno potuto dare il meglio di loro stesse, come se il tempo non fosse trascorso. Il Trofeo Nastro Rosso, che ha radunato protagonisti alcuni pezzi della migliore e più prestigiosa tradizione italiana, ha permesso di assistere a un’avvincente – e forse irripetibile gara. Per 35 intensi, entusiasmanti minuti quattro Ferrari degli anni Sessanta si sono date battaglia sull’impegnativo tracciato del Tempio della Velocità, senza risparmiarsi nei sorpassi e nell’impegno dei piloti. Oltre alla 250 Le Mans del 1964, che ha mantenuto la testa alla Prima Variante, una 275 GTB del 1966 e la 330 GTO del 1963 (uno dei due esemplari esistenti al mondo). Completava la serie un modello unico: la 250 GT Breadvan del 1962.
Nel presentare la manifestazione, il Presidente dell’Automobile Club Milano Ivan Capelli ha sottolineato il significato di “dare un riconoscimento alla storia dell’auto in un luogo che ha fatto la storia dell’auto valorizzando vetture che, sia da un punto di vista tecnologico che da quello emotivo, rappresentano un bene prezioso, testimoni di un rapporto diverso con il mezzo e con lo sport dell’auto rispetto ad oggi”.