Il nuovo «Mobility Barometer» di Europ Assistance, in collaborazione con Ipsos, evidenzia un cambiamento nelle abitudini degli italiani: si cammina di più ma non si rinuncia all’auto privata, sebbene con più attenzione alle offerte meno inquinanti. In aumento anche l’uso delle biciclette, mentre diminuisce quello di taxi e mezzi in sharing
Gli italiani si muovono a piedi più che in passato, ma il legame con l’automobile è ancora forte. È quanto emerge dalla più recente edizione del «Mobility Barometer» realizzata da Europ Assistance in collaborazione con Ipsos, che analizza abitudini e preferenze di mobilità in Europa.
Presente in Italia dal 1968, Europ Assistance accompagna da decenni i cambiamenti sociali, mettendo le esigenze delle persone al centro della propria missione. Opera in oltre 200 Paesi, offrendo servizi di assistenza quotidiana e di emergenza, oltre a coperture assicurative per viaggi, salute, mobilità e casa.
Grazie a una centrale operativa attiva 24 ore su 24 e a un’équipe medica di 20 professionisti, la compagnia garantisce supporto concreto e immediato. Nel 2024 ha fornito oltre 1,8 milioni di assistenze, confermandosi come punto di riferimento per la sicurezza e la tranquillità dei suoi clienti.
Con il motto “you live, we care”, Europ Assistance ribadisce il suo impegno a essere la «Care Company» più affidabile al mondo.
Lo studio rivela che “il 96 % degli italiani per i propri spostamenti quotidiani sceglie il walking e il 93% l’auto privata, con il 97% che ne possiede almeno una (il dato più alto in Europa)”. Sebbene l’auto rimanga il mezzo più utilizzato, cresce la percentuale di chi desidera ridurne l’uso nei prossimi dodici mesi (19%) o addirittura considera l’idea di non possederla in futuro (37%).
Camminate in aumento, meno interesse per il car sharing
Negli ultimi 5 anni, gli spostamenti a piedi sono cresciuti, così come l’utilizzo della bicicletta (sia muscolare che elettrica), adottata oggi da circa il 30% degli italiani, con un aumento del 20% rispetto al passato. In calo, invece, l’utilizzo di taxi e veicoli condivisi.
Fra i motivi che spingono a cambiare le proprie abitudini:
- nuove esigenze familiari o personali (30%);
- una maggiore attenzione all’ambiente (25%).
Le intenzioni per l’anno a venire confermano questo trend: molti si propongono di camminare di più (41%) e di utilizzare i mezzi pubblici o biciclette personali, soprattutto tradizionali, mentre solo una minoranza (19%) pensa di continuare a usare l’auto come mezzo principale.
Auto elettrica: cresce l’apertura, ma restano le criticità
Nel panorama automobilistico nazionale, prevalgono ancora i veicoli a benzina o diesel (77%). Tuttavia, un significativo 40% degli intervistati – “sopra la media europea” – “valuterebbe l’acquisto di un’auto elettrica nei prossimi 12 mesi”. Questo dato sale all’85% tra coloro che hanno intenzione di acquistare una nuova auto, con preferenza per veicoli ibridi (31%) o ibridi plug-in (32%).
Tra le motivazioni più frequenti che spingono verso l’elettrico ci sono la volontà di risparmiare sul carburante (35%) e quella di ridurre l’impatto ambientale, oltre al fatto che “i motori termici saranno sempre meno diffusi in futuro” (33%). Tuttavia, permangono due ostacoli principali:
- i costi (56%);
- la scarsa diffusione dell’infrastruttura di ricarica (27%).
Anche il possesso di biciclette è molto diffuso: “il 66% degli italiani possiede almeno una bicicletta”, soprattutto muscolare (63%), contro il 17% che dispone di una versione elettrica. Tuttavia, soltanto il 29% ha attivato una polizza assicurativa completa per questo mezzo, mentre il 37% non ha alcuna forma di copertura (in lieve calo rispetto al 2024).
Il potenziale di crescita nel settore assicurativo dedicato alla mobilità dolce è rilevante: “il 67% del campione si dice interessato alla possibilità di sottoscrivere una polizza per la propria bicicletta”, con un’attenzione crescente verso assistenza in caso di incidente o guasto (44%). Inoltre, il 27% degli intervistati sarebbe disposto a spendere oltre 100 euro per questo tipo di servizio.
[ Maria Vittoria Cocozza ]