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Mercedes-AMG sta a MV Agusta come il gruppo VW sta a Ducati

I market leader tedeschi continuano a rastrellare eccellenze italiane. Ultima in ordine di tempo la gloriosa MV Agusta mentre BMW, forte della posizione del marchio anche nel mondo delle due ruote, segue con attenzione…

 Una vera e propria campagna d’Italia, grazie al Cielo commerciale, quella che le armate industriali tedesche stanno conducendo nel bel Paese. La recentissima acquisizione del 25% di MV Agusta da parte di Mercedes-AMG è solo l’ultimo passo di questo processo di assimilazione dell’automotive d’eccellenza iniziato nel 1998 da Volkswagen, con Bugatti e Lamborghini e proseguito nel 2012 con Ducati.

 

Ultimo atto di questi giorni è la sigla di un accordo di collaborazione che lega Mercedes-AMG e MV-Agusta in una partnership a lungo termine relativa alle strategie di marketing e commerciali, nonché l’immediata, successiva acquisizione da parte del marchio della Stella del 25% in MV Agusta Motor S.p.A. nel cui CdA siederà un esponente del Gruppo tedesco. Il tutto soggetto all’approvazione da parte delle autorità competenti, attesa per la fine di questo mese, mentre i dettagli sul prezzo di acquisto non sono stati resi noti. 


Tobias Moers, A.D. Mercedes-AMG GmbH
, ha dichiarato: “Con MV Agusta abbiamo trovato un partner perfetto per Mercedes-AMG nel mondo delle due ruote. Questo produttore di grande tradizione e Mercedes-AMG sono idealmente unite non solo da una lunga tradizione e storia di successi nelle competizioni sportive, ma anche da valori e obiettivi futuri comuni: perfezione, massime prestazioni e sviluppo di tecnologie dal Motorsport alla strada. La collaborazione con MV Agusta sottolinea anche il ruolo di AMG quale sports car e high performance brand di Mercedes-Benz Cars. La partnership ci consentirà di entrare in contatto con un nuovo mondo di appassionati delle alte prestazioni”.

Mentre per parte MV-Agusta, Giovanni Castiglioni, Presidente e A. D., ha commentato: “I marchi MV Agusta e Mercedes-AMG si sposano e completano perfettamente e basano il loro successo e storia sul design, le elevate prestazioni e l’eccellenza. Grazie a Mercedes-AMG, MV Agusta potrà accelerare la sua crescita ed espandersi ulteriormente a livello globale. L’unicità di MV Agusta contribuirà a sottolineare la leadership di Mercedes-AMG nel segmento delle vetture high performance“.

Le parole di Wilko Stark, vice-Presidente Daimler Strategy&Mercedes-Benz Cars Product Strategy and Planning, sembrano chiarire la strategia che ha portato alla costruzione di questa operazione: “Il posizionamento di Mercedes-AMG come marchio high performance di casa Mercedes-Benz sarà ulteriormente rafforzato dalla partnership strategica con MV Agusta. La collaborazione con MV Agusta consentirà di raggiungere tutti gli appassionati delle alte prestazioni a due e quattro ruote. Grazie alla partnership nell’area marketing e vendite saremo in grado di attirare, verso entrambe le società, nuovi target in tutto il mondo. Nella fabbrica di propulsori AMG di Affalterbach, meccanici altamente qualificati costruiscono i motori a mano secondo i più elevati standard qualitativi e secondo il principio «one man, one engine» come testimoniato dalla firma sul motore del meccanico responsabile della produzione. Questa esclusiva artigianalità si adatta perfettamente alla filosofia di MV Agusta, di raggiungere un livello superiore nello sviluppo e produzione di moto: «Motorcycle Art»”.

Va comunque ricordato che nel 2010 vi furono tentativi di abboccamento fra AMG e Ducati concretizzatisi, al Salone di Los Angeles di quell’anno, con la presentazione della CLS 63 AMG affiancata ad una Ducati Diavel; quell’episodio diede inevitabilmente la stura ad una serie di voci sul comune futuro delle due Case ma la storia andò in modo diverso e fu Audi a concretizzare al posto di Mercedes-AMG. Curioso poi che sia stato sempre un Salone, l’Eicma nella sua centesima edizione, a vedere ufficializzato il rapporto di collaborazione, corroborato dall’acquisizione azionaria, fra MB-AMG e MV-Agusta che già lo scorso anno si presentarono, per così dire a braccetto, a Fregene in occasione del debutto della Classe A45 AMG, affiancata da una MV Agusta F800. Vedremo dove porterà concretamente questa nuova partnership…

Oggi i grandi Costruttori tedeschi delle 4 ruote hanno tutti un diretto interesse anche nel mondo delle 2 ruote; detto quindi di Mercedes-AMG-MV Agusta, ricordiamo che:

BMW da tempo immemorabile si impegna con successo sui due fronti traendo dai due sinergie che in un lontano passato si sono concretizzate nelle BMW prima 600 e poi 700, che dimostrarono la validità dell’accoppiamento di un corpo vettura compatto e leggero con l’omonimo boxer di derivazione motociclistica.  Tale fu il successo di questa formula (oltre 188mila le vetture prodotte) che la BMW riuscì a scrollarsi di dosso i problemi derivanti dal periodo post bellico tanto che negli anni ’60 del secolo scorso abbandonò gradualmente questo segmento di minor appeal per dedicarsi alla produzione di vetture medie ed alto di gamma.

 

Il gruppo Volkswagen ha, nella sinergia con il mondo a due ruote, quasi quattro di anni di vantaggio sulla casa della Stella e quindi, a parte le strategie commerciali e di immagine (all’ultimo Salone dell’Auto di Parigi, recentemente conclusosi, lo stand Audi ospitava in bella mostra la nuova Ducati Scrambler) la sinergia tra Wolfsburg e Borgo Panigale si è concretizzata nella concept Volkswagen XL Sport che della Ducati adotta il bicilindrico desmodromico da 200 cavalli (a 11.000 giri/min.) montato sulla 1199 Superleggera, un’unità da 1.200 cc in grado di spingere il corpo vettura (questo di progettazione Volkswagen) a 270 km/h con un’accelerazione 0-100 km/h in 5,7”; da sottolineare che l’auto, al di là del suo ruolo di concept, è frutto della diretta volontà di Ferdinand Piech, numero uno Volkswagen, di verificare le reali possibilità di integrazione tecnologica tra i due marchi sulla scia della precedente XL1, l’auto da un litro per 100 km di Volkswagen, costante «pallino» di Ferdinand Piech.

E sempre a proposito di Audi, va ricordato che già nel 1976 lo stesso Ferdinand Piech, che allora lavorava al Centro sviluppo dei quattro anelli, progettò fuori orario di lavoro assieme ad altri due tecnici, un prototipo di motocicletta derivata da una BMW 90S usata sulla quale era stato montato il motore 1.093 cc della Audi 50 da 60 cv. Mentre l’avviamento era il classico «a pedale», la trasmissione finale aveva abbandonato la tradizionale catena a favore di una più moderna cinghia dentata. L’Audi è stata peraltro lungamente legata alla DKW, ben nota per le sue motociclette tanto che prima dell’operazione Ducati, si pensò di rievocarne il nome salvo poi preferire focalizzarsi sulla Ducati, acquistata il 19 aprile 2012.

Giovanni Notaro

 

Mercedes-AMG GmbH

È il marchio produttore di auto sportive ad alte prestazioni di Mercedes-Benz Cars. Fondata nel 1967 da Hans Werner Aufrecht e Erhard Melcher, Mercedes-AMG GmbH ha costruito la propria reputazione sul grande successo nel Motorsport ed un portafoglio di prodotti unico. Attualmente, l’azienda di Affalterbach occupa circa 1.200 persone, di cui 700 attive nel settore dell’ingegneria di sviluppo. Ciò riflette gli elevati standard tecnologici, prestazionali e d’immagine delle vetture Mercedes-AMG.

Il DNA Motorsport di Mercedes-AMG viene potentemente dimostrato per la prima volta con la AMG Mercedes 300 SEL 6.8 (che alla 24 Ore di Spa del 1971 vinse la propria categoria giungendo seconda assoluta) e perpetuatosi poi con la partecipazione alla Formula 1, all’ancor più combattuto campionato DTM ed assistendo l’attività competitiva dei clienti sportivi. Questo DNA si riversa nella produzione «di serie» forte di 22 modelli con potenza e compresa tra i 422 cv e i 751 cv la cui ultima e più recente espressione è la recentissima Mercedes-AMG GT.

MV Agusta S.p.A.

L’Azienda varesina, cui fa capo anche Cagiva, è stata fondata nel 1945 (dopo più di trent’anni di attività nel settore aeronautico) da Domenico Agusta. La Casa varesina ha conquistato fama mondiale grazie a tecnologia avanzata, prestazioni di altissimo livello e design accattivante. L’Azienda dà attualmente lavoro a circa 260 dipendenti, 90 dei quali (quasi il 30% !…) attivi nel campo della ricerca e sviluppo. La produzione si sviluppa su due piattaforme distinte e comprende modelli a tre e quattro cilindri da 675 a 1.100 cc nei segmenti supersport, superbikesport-naked e crossover con un fatturato che il cui incremento annuale ha fatto registrare, nell’ultimo quinquennio, un tasso di crescita a due cifre. Va infine ricordato come il DNA sportivo di MV-Agusta si sposi perfettamente con quello di MB-AMG, infatti la Casa italiana, esattamente come AMG, esordì nello sport proprio nel primo periodo della sua attività (nel caso concreto 21 anni prima del partner tedesco): nel 1946 il modello «98» condotto da Vincenzo Nencioni vinse a La Spezia una gara di regolarità, cui seguirono 75 titoli iridati e 270 Gran Premi che videro le moto della casa di Schiranna pilotate da nomi quali Giacomo Agostini (13 dei suoi 15 titoli sono «marchiati» MV), Ubbiali, Surtees, Hailwood e Read. Nel 2014 il debutto nel Mondiale Superbike che proseguirà, sempre con Claudio Corti in sella alla F4 aggiornata, anche nel 2015.

 

 

 

 

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